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Questo articolo è stato aggiornato il Ottobre 15, 2021
La Tortionata è il dolce tipico della città di Lodi e della sua provincia. E’ una torta di mandorle diventata largamente diffusa solo nel 1885 dal pasticcere lodigiano Alessandro Tacchinardi ma presumibilmente risale al tardo medioevo, avendo le caratteristiche tipiche dei dolci dell’ epoca come la forma tonda, la presenza delle mandorle, l’assenza di lievito e delle uova forse legate alla povertà delle persone di campagna che probabilmente utilizzavano persino il miele per legare gli ingredienti.
Di certo la torta è già diffusa a Lodi nei primi dell’800, grazie all’opera di Carlo Tacchinardi, capostipite della famiglia di offellieri (produttori dell’ofella, una focaccia dolce).
La tradizione viene portata avanti dai figli Giovanni e Gaetano e poi dal figlio di quest’ultimo Alessandro a cui, secondo la tradizione popolare, si deve il nome Tortionata. Alessandro l’avrebbe chiamata così perché era la “torta di quando io sono nato, ovvero torta io nata“. Altra versione attribuisce il nome a tortijon, fil di ferro attorcigliato, al quale la torta veniva equiparata per la difficoltà ad essere tagliata a fette e da qui il motivo per cui si rompe a pezzetti.
La ricetta della Tortionata miscela in gran quantità del buon burro fresco, ingrediente di cui c’è sempre stata abbondanza grazie alla produzione delle stalle e delle casere lodigiane e le mandorle della Puglia che giungevano nel lodigiano grazie ai mercanti che esportavano vini marsalati molto apprezzati a quei tempi.
La degustazione della Tortionata, imbiancata con una spruzzata di zucchero a velo, è suggerita accompagnandola dal moscato o dal malvasia dolce ma anche dallo spumante, dal vino secco o passito che ne risalta il gusto raffinato dato dalla sua semplicità. La torta è ancora oggi molto apprezzata infatti i lodigiani non dimenticano di portarla sulla propria tavola o di recarla in dono nelle loro trasferte. Oggi è entrata a far parte di diritto del Consorzio di Tutela dei Prodotti Tipici Lodigiani.
Informazioni pratiche
Difficoltà: facile
Preparazione:
20 min circa per la preparazione dell’impasto
Cottura:
30/40 min a 180’
Dosi: per una torta, indicativamente 3/4 persone
Ingredienti:
225 gr di farina 00
190 gr di burro
100 gr di mandorle con la buccia
100 gr di zucchero semolato
la scorza grattugiata di un limone bio
1 stecca di vaniglia
zucchero a velo per lo spolvero finale
Preparazione:
Per poter preparare al meglio l’impasto di questa torta semplicissima occorre avere a disposizione tutti gli ingredienti nelle quantità consigliate ed estrarre il burro dal frigorifero almeno due ore prima della preparazione.
Iniziamo tagliando il burro a pezzetti e montiamolo con lo zucchero, fino ad ottenere una massa chiara e spumosa. È opportuno utilizzare la planetaria oppure le fruste elettriche per ottenere un risultato migliore e più omogeneo ma è tuttavia possibile farlo anche a mano.
Nel frattempo mettiamo a tostare le mandorle nel forno preriscaldato a 180’ per 5 minuti avendo cura di scuotere la teglia ogni tanto.
Lasciarle intiepidire e tritarle con la mezzaluna o con un coltello dividendole in due, la maggior parte andrà tritata abbastanza finemente e una manciata in modo grossolano.
A questo punto unite le mandorle al burro e mescolate con una spatola.
Aggiungere la scorza del limone biologico grattugiata e i semi della bacca di vaniglia.
Unire la farina poco alla volta continuando a mescolare con la spatola.
Infarinare ed imburrare bene una teglia del diametro approssimativo di 25 cm di diametro e travasare il contenuto all’interno della teglia appiattendolo con le mani cercando di mantenere uno spessore omogeneo e con i rebbi di una forchetta cercare di andare a disegnare una griglia sulla superficie (in parole povere utilizzare i “denti” della forchetta per creare una texture che alterna segni verticali a segni orizzontali).
Cuocere la Tortionata in forno statico preriscaldato a 180’ per 30/40 minuti posizionando la teglia a metà altezza.
Il dolce risulterà pronto quando avrà cambiato colore e sarà perciò diventato color biscotto.
Togliere la Tortionata dal forno, lasciarla raffreddare completamente perché appena tolta è molto fragile, sformarla con l’aiuto di un piatto.
Infine occorre cospargerla con abbondante zucchero a velo.
Curiosità e Consigli
Come avrete notato questo dolce non è per niente complesso da realizzare ma occorre seguire alcuni accorgimenti molto importanti al fine di ottenere la Vera Tortionata. Questa torta infatti non prevede l’utilizzo di uova, non serve nessun tipo di lievito e soprattutto non deve essere tagliata a fette, va spezzata con le mani staccando ognuno il proprio pezzo, un piccolo e simpatico gesto di condivisione. A Lodi questo dolce si trova ovunque, bar, panetterie, pasticcerie e persino al supermercato. La si può gustare in qualsiasi momento della giornata, anche a colazione accompagnata da un ottimo caffè o come merenda accompagnato magari dalla crema di mascarpone tipica dell’area lombarda.
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