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Questo articolo è stato aggiornato il Dicembre 2, 2021
Se passate per Barcellona durante il periodo di Natale noterete che le principali botteghe di oggettistica, tra i banchi dei mercatini ed in esposizione nei negozi di souvenir troverete numerose statuette, raffiguranti personaggi di vario tipo, intenti a fare la pupù. Si tratta, infatti, dei Caganer.
Proveniente dalla cultura catalana, al principio ad essere raffigurato era un abitante della campagna vestito con gli abiti provenienti dalla tradizione curato nei particolari: doveva essere completo di cintura e berrettino rosso. Tuttavia, nei secoli ad essere ritratti nelle “vesti” di Caganer sono stati, man mano, un po’ tutti: si va dai personaggi dello spettacolo, ai protagonisti della scena politica internazionale fino ai calciatori. L’usanza vuole che la statuina venga posta all’interno del proprio presepe come portafortuna per il nuovo anno. Pur non essendo nato per offendere la sacralità del Natale, il Caganer viene normalmente collocato in una parte della scenografia del Natale meno in vista.
I significati legati alla statuina sono molteplici: non solo la fertilità in senso lato, ma anche l’uguaglianza tra i popoli.
Questa tradizione catalana non è la sola che nel periodi di Natale si mostra quasi dissacrante, ce ne sono infatti tante altre nel Mondo. Un’altra cosa curiosa e che potrebbe riallacciarsi alla tradizione catalana, è l’usanza tutta italiana, napoletana, di allestire il Presepe di Natale con “personaggi dell’anno”. Molto conosciuti sono i banchetti della Strada dei Presepi di Napoli, Via San Gregorio Armeno.
Oltre al Caganer, a Barcellona per il Natale si è soliti adornare le proprie abitazioni anche con il Tio de Nadal, o anche Cagatiò: si tratta di un tronchetto di legno grezzo al quale vengono date fattezze umane. Dall’8 dicembre il tronchetto viene coperto da una coperta e posto al centro dell’abitazione: da quel giorno fino al 24 dicembre gli “verrà servito da mangiare”. L’ultimo giorno sotto i tocchi delle goliardiche bastonate ed al cantare della tradizionale filastrocca, il Cagatiò dovrà “defecare” dolciumi e leccornie per i bambini.
Una tradizione tutta particolare che trova la sua spiegazioni anche in uno delle espressioni catalane più usate “Meja be, caga fort!”
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