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Questo articolo è stato aggiornato il Dicembre 2, 2021
Non me ne vogliate, ma l’arte presepiale è una delle specialità dell’artigianato napoletano ed io ogni anno, da buona napoletana, vado ad omaggiarlo.
Ammirare i pastori della tradizione è ormai una tradizione: anno dopo anno impari i volti degli artigiani, corri a scoprire i nuovi pastori provenienti dal mondo della cultura, dello sport o della politica per rimanere sempre terribilmente estasiata da quel gioco di colori, odori e sguardi che solo quel luogo è in grado di regalarti.
Per visitare le vie dell’arte presepiale, tuttavia,è bene fare dei piccoli accorgimenti. Prima di tutto, nonostante il mio amore per la mia città, ci tengo bene a precisare che se avete intenzione di visitare quei luoghi, soprattutto durante il periodo natalizio, è doveroso non solo stare bene attenti a borse, portafogli e cellulari, quanto evitare di indossare gioielli vistosi e mettere in bella vista macchine fotografiche di ultima generazione. Questo è un consiglio per passare una bella giornata senza preoccupazioni e brutte sorprese: d’altra parte, in qualsiasi luogo affollato e ricco di turisti i borseggiatori e ladri sono pronti a mietere vittime. Ma non rinunciate alla visita spaventati da chissà quale possibili pericoli: siete solo in una grande metropoli, come tutte le altre.
Raggiungere Via San Gregorio Armeno è semplicissimo qualsiasi sia la vostra posizione: se siete in macchina cercate di parcheggiare quanto prima, perché in quella zona fatta di vicoletti, divieti e ztl perdereste solo tempo, oltre al fatto che potreste beccarvi una bella multa e rinunciare ai regali di Natale. Presupponendo che siete sul Corso Umberto I, basterà salire lungo Via Duomo, una delle arterie della lunga strada meglio conosciuta come Rettifilo e dopo aver oltrepassato l’incrocio con Spaccanapoli, altro importante simbolo culturale partenopeo, vi troverete su Via Dei Tribunali: da lì, girando a sinistra e proseguendo per poche decine di metri, troverete l’accesso a San Gregorio Armeno.
Sicuramente il momento più suggestivo nel quale visitare è quello che va dall’8 dicembre fino alle festività natalizie, ma anche il periodo più affollato e correste il rischio di rimanere imbottigliati in un gregge di turisti e non riuscire ad ammirare niente. Sarà per questo motivo che già dal 1 novembre le strade sono già addobbate e pronte per i primi acquisti natalizi, con un flusso di turisti discreto ma utile per visitare tutto in completa tranquillità.
Le botteghe sono tante così come le cose da vedere. La tradizione presepiale è in grado di soddisfare qualsiasi richiesta: ci sono pastori da pochi euro, a quelli che vanno intorno ai 50 euro fino a pezzi di pregiatissimo ( e costosissimo) artigianato locale. Non solo pastori, ma anche tutto ciò che serve per allestire un vero presepe così come la tradizione vuole: suppellettili vari ( bottiglie, piatti, bicchieri) utili per rendere verosimili le ambientazioni del vostro presepe, ma anche strutture presepiali già precostruite, casette, animali, piccoli marchingegni per ricreare ruscelli o dare movimento a oggetti o personaggi.
Lascia senza parola la cura dei particolari con i quali i pastori vengono realizzati: non solo la scelta dei tessuti ed il taglio di questi per la realizzazione degli abiti, ma ciò che lascia positivamente sorpresi è la capacità straordinaria di ricreare espressioni e mimiche umane da sembrare vere. Così oltre alle statuette che rappresentano qualsiasi genere di mestiere, è facile riuscire a riconoscere i personaggi del nostro tempo; tra le novità di quest’anno ci sono: Raffaella Fico con il suo Bambino, Belen Rodriguez, Marco Simoncelli, Insigne, Cavani ma anche Umberto Bossi, Sarkozy e Carla Bruni con prole al seguito e molti altri ancora.
Non perdetevi anche la bancarella con vero “Stradivaro“: un vecchio violino semidistrutto che per l’errata etichette e la simpatia dei titolari attira ogni anno curiosi e turisti. Potrete ammirare anche piccoli oggetti di artigianato come il classico corno napoletano: emblematico portafortuna che, in alcuni casi, ha anche il certificato di effettiva utilità!
Un luogo pittoresco ed a tratti irreale, dove la tradizione sacra e profana si mescolano e danno luogo ad uno spazio senza tempo, rimasto intatto nonostante i disagi e le problematiche che ogni anno si aggiungono a questa città.
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Ma per vedere i presepi dove bisogna andare? in quali chiese ci sono i presepi che meritano una visita? immagino ce ne saranno anche di quelli in movimento giusto?
Ciao Silvia!
Ci sono numerose chiese lungo il tragitto e ti confesso che la mia preferita è la chiesa delle “capuzzelle”: si tratta della chiesa del Purgatorio dell’Arco. L’entrata è gratuita ed al suo interno è nascosto un cimitero sotterraneo!