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Questo articolo è stato aggiornato il Agosto 31, 2016
Un evento che nella sua ultima edizione ha visto più di cinquecentomila persone aggirarsi per i giardini e le case dei paesini. I piccoli centri della Barbagia si preparano ad addobbarsi a festa per accogliere al meglio i visitatori.
La Sardegna non è solo spiagge e mare, quante volte l’avete sentito dire? Con Cortes Apertas (Cortili aperti letteralmente) avrete modo di immergervi nei centri più caratteristici della Barbagia, nel centro della regione, conoscerne il passato e capirne il presente e perché no, immaginarne il futuro.
L’evento, che ufficialmente si chiama “Autunno in Barbagia” dura da settembre a dicembre e ogni fine settimana un paese a turno si prepara ad accogliere l’invasione di migliaia di persone per le sue strade.
Gli abitanti della città aprono le loro case più caratteristiche lasciandoci scoprire un mondo ancestrale che ancora oggi resiste. Tutto il paese si mobilita e anche i più giovani vestono i panni di guide turistiche indirizzando e aiutando i turisti. L’organizzazione è precisa e accurata; due o tre giorni di esposizioni, manifestazioni e eventi collaterali tutte solitamente riportate in una mappa che viene consegnata gratuitamente al visitatore.
La cosa migliore che posso suggerirvi di fare all’inizio è camminare senza una meta precisa. Lasciatevi trasportare da olfatto e vista per le vie del centro, in questo modo potrete scoprire un’attrattiva inaspettata che vi sembrava lontana sulla mappa o godervi il bicchiere di vino che prontamente vi offriranno se entrate nel posto giusto. La parte migliore dell’evento è proprio la gentilezza e il calore di queste persone che cercano, con successo, di accogliere il visitatore per accompagnarlo nella scoperta del posto.
Durante la tre giorni di festa avrete anche modo di assistere ad antichi rituali e cerimonie che si ripetono in modo discontinuo durante l’anno. Rendendo di fatto praticamente impossibile ammirare quei movimenti, quell’atmosfera e i colori sgargianti degli abiti tradizionali in altre occasioni. Ma Cortes Apertas non è una sagra paesana dove a far da padrone sono gli eventi religiosi, tutt’altro; trattandosi di paesini a vocazione agricola non perdete l’occasione di degustare e acquistare gli ottimi prodotti della loro produzione. Non c’è nulla di meglio che assaggiare un buon gelato artigianale o del pane carasau appena sfornato in un bucolico giardino sardo.
Nell’edizione 2015 di Cortes Apertas sono stato ad Oliena, un piccolo paese famoso per il Nepente, il vino citato anche da Gabriele D’Annunzio per le sue qualità. Durante la mia visita, fatta di sabato per evitare l’afflusso di persone della domeica, ho potuto godere della tranquillità del posto, assaggiare ottimi vini e degustare (e comprare) dell’ottimo olio artigianale e biologico direttamente dal produttore. Al calar del sole il paese è diventato ancora più affascinante: le luci fioche illuminavano sapienti artigiani dentro i loro laboratori e lampioni del secolo scorso facevano compagnia a dei bambini vestiti in abiti tradizionali nella loro solita piazzetta, pronti per l’invasione pacifica del giorno successivo.
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