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Questo articolo è stato aggiornato il Dicembre 15, 2015
Un solo giorno a disposizione, e con un po’ di presunzione, non ci si vorrebbe perdere nulla di Vienna, ed ecco che l’elegante cittadina incastonata nelle Alpi austriache riesce a farsi conoscere anche attraverso le sue pietanze.
Non c’è modo più veloce di conoscere una città attraverso la sua storia e i suoi cibi. Queste sono due cose che contestualizzano la visita e aiutano a capirne la dimensione, la struttura, la disposizione e gli stili di vita e, oltretutto, sono fortemente interlacciate tra loro.
Sulla storia si può giocare d’anticipo, ripassarla prima di partire, concentrarsi sugli anni caratterizzanti la crescita della città o la vita di un personaggio storico in particolare, siano l’imperatrice Elisabetta (Sissi), Mozart, Klimt, l’architetto Otto Wagner, o altri. Sullo sviluppo e l’attuale toponomastica della città, si può fare altrettanto scaricando una mappa turistica di Vienna da City Walks e cercando di figurarsela durante il tour.
Vi assicuro che funziona: vi sembrerà di conoscere già le strade. Conosce il cibo a distanza è un po’ meno pratico, dunque va fatto sul posto anche con un solo giorno a disposizione.
Com’era stato suggerito a me, a mia volta vi consiglio di pranzare da Bitzinger, proprio sotto l’Albertina: ex residenza asburgica, ora Accademia d’Arte Internazionale; appena fuori dalla zona pedonale. Tra le loro offerte, io ho preferito accomodarmi all’Augustiner Keller: una cantina ad ampie volte ben recuperata e arredata con tavoli e panche di legno come le più classiche osterie austro-tedesche, ma è possibile anche scegliere la nuovissima Vino-thek: una sorta di enoteca molto moderna dove è possibile pranzare in modo più raffinato. Siccome il rustico sortisce sempre un certo effetto su di me e mi riesce a trasmettere calore e senso di casa, io non ho avuto dubbi.
Il menu è vario, senza essere esagerato: nella prima pagina ci sono gli antipasti e le zuppe; nella seconda i piccoli piatti e le insalate; nella terza i piatti principali più ricchi, certamente più completi e costosi; nella quarta pagina i formaggi, le birre, e i vini. Estremamente facile, estremamente preciso, ovviamente siamo in un paese a cultura teutonica.
Vi suggerisco di partire dagli antipasti misti, una selezione che ripercorre la terra attraverso lo spek e i lontani mari del nord grazie al salmone accompagnato dalle salse ricche e pepate. Da notare le verdure molto ben presentate, com’è giusto che sia in una città in cui l’arte barocca ha armoniosamente lasciato il segno. In questo modo se volete interrompere qui il pasto avete già fatto un bel giro della capitale austriaca tra influenze extra territoriali e forte nazionalismo caratteriale.
Chi riesce a continuare con un secondo, oppure preferisce aprire lo stomaco a un piatto unico principale, non può rinunciare alla schnitzel viennese con patate al forno,che qui trovate elencata tra le piccole portate così come i bratwürst con crauti. Fidatevi: l’impanatura è croccante, il sapore gustoso e la si può paragonare al più classico e nostrano orecchio d’elefante ben cucinato. Sono soddisfazioni per palati che, come il mio, tendono a evitare i fritti al ristorante.
Tra metà settembre e fine ottobre dovete assolutamente accompagnare il tutto con una mezza pinta di Sturm, il vino nuovo, preparato dopo la recente vendemmia e non imbottigliato. Un mosto zuccherino e dal tasso alcolico simpaticamente ingannevole!
Per il dolce trattenetevi. Chiudete il conto e spostatevi all’Hotel Sacher a pochi passi di distanza. Se siete sfortunati ci sarà un po’ di cosa da fare per avere un tavolino, ma è una tappa, turistica, obbligata. Una fetta di torta sacher supera i 5 euro, per nulla economica, ma una volta nella vita dovete provarla qui dov’è nata. Per i più raffinati c’è l’alternativa della sacher trinkschokolade, una cioccolata liquida al bicchiere con una buona dose di panna montata di pasticceria. Io, che non amo le torte, l’ho provata e ne sono rimasta soddisfatta: è una cioccolata da bere, dunque non densa e cremosa, ottima per scaldarsi durante l’autunno e l’inverno austriaci.
All’hotel è ovviamente possibile fare acquisti da portare a casa, ma la torta Sacher originale la troverete anche in aeroporto, stessa produzione e stessa confezione. Se invece volete fare shopping da casa non vi resta che riempire il carrello digitale in tutta comodità. Se preferiste un take-away, vi suggerirei di rimanere fedeli a Bitzinger che ha un chiosco in Albertina Platz, proprio accanto all’ingresso della cantina, e propone ottimi würstel con contorni vari.
Un ultimo suggerimento: anche a Monaco di Baviera è possibile provare la cucina del Bitzinger Augustiner Keller. Ecco la nostra recensione.
Foto di Gareth Jones, Louisa Thomson, MiGowa, Alex Tims, Pleuntje
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