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Questo articolo è stato aggiornato il Settembre 29, 2020
L’anima di una città passa tra i tavoli e le cucina più chiacchierate e affollate. E soprattutto in Emilia Romagna non si può andar via senza aver onorato le tradizioni culinarie che da sempre ne fanno una regione di buongustai. In un giorno a Parma è facile capire quali siano i fondamentali da non perdere della cucina emiliana: primo assaggio necessario è la torta fritta.
La Trattoria
La Trattoria dei Corrieri accoglie gli ospiti all’ingresso con cestini pieni di torta fritta e distese di tortelli tricolore. Appena entrati si è accolti dallo spettacolo degli chef dietro le quinte di una vetrata e si ha così la possibilità di sbirciare nella cucina e iniziare a degustare la cena. Situata in pieno centro a Parma, in Via dei Conservatorio, è una delle trattorie storiche della città, al suo interno conserva ritratti e foto in bianco e nero, mobili in legno massiccio e arredamento rustico tipico di una vecchia trattoria con sedie di paglia, tovaglie a quadrettoni e in bella vista grandi affettatrici rosse d’epoca pronte ad allestire piatti di salumi estemporanei.
L’esterno della trattoria ha un’insegna retrò circondata da balconcini fioriti, in un vicoletto apparentemente deserto, all’interno è del tutto pieno in un giorno qualunque della settimana mentre nel weekend richiede un po’ di attesa o una più saggia prenotazione. Il servizio di tanti e giovani camerieri è rapido e cortese, in un giovedì sera è possibile che in poco più di mezzora si passi dall’antipasto al primo e infine al conto.
Salumi
Come antipasto per una cena tipica non si può non ordinare la torta fritta, necessariamente accompagnata da salumi affettati al momento sotto gli occhi curiosi dei clienti. Vederli li all’affettatrice a preparare al momento il piatto aumenta la sensazione di genuinità e semplicità che già di per sé hanno i piatti cucinati qui. Tra gli antipasti più gettonati lardo toscano da lasciar sciogliere sulla torta fritta ancora calda, coppa di Parma, culatello e l’ovvio prosciutto crudo di Parma.
Primi
Tra i primi la trattoria propone una scelta ampia di tortelli, cappelletti e gnocchi. Grandissima richiesta ha il Tris di tortelli. Tre colori diversi per tre ripieni speciali: erbette, zucca e ricotta e spinaci. Conditi con burro e parmigiano sono serviti come un tricolore e sono un tripudio di freschezza, originalità e semplicità insieme. Assolutamente da provare! E una volta servito il piatto di ravioli potrete spolverarlo di parmigiano grattugiato direttamente da un originalissimo porta formaggio, una piccola e fedele riproduzione di una piccola forma di parmigiano in ceramica.
Secondi
Anche se, con un occhio alle esigenze di chi segue una dieta vegetariana, i tortelli rappresentano un buon compromesso il menù prosegue proponendo anche ricche insalate che sembrano note e richieste dai clienti. Ma tra i secondi di carne si leggono i piatti forti della tradizione emiliana come lo stinco di maiale alle mele verdi, la spalla cotta di San Secondo con purea di patate, la punta di vitello ripiena al forno e, come nella tradizione bolognese ed emiliana in genere, carne di cavallo in tartare o scottata.
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