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Questo articolo è stato aggiornato il Ottobre 3, 2020
Il Ghetto ebraico di Venezia, il primo della storia europea nato ad inizio ‘500, è a mio parere uno dei luoghi più interessanti della città: zona tranquilla ma sempre piena di vita, che racconta una Venezia diversa da quella più tipica caratterizzata dai fasti e dalla ricchezza della nobiltà che si affaccia sul Canal Grande.
Una delle prime cose da fare, ancora prima di capire dove si trova il Ghetto ebraico di Venezia, è capire come muoversi con i vaporetti a Venezia. Inoltre, potrebbe interessarti anche vedere Venezia in 5 dei suoi angoli insoliti. Venezia è una delle città più turistiche del mondo, conoscerla e visitarla anche grazie ad alcuni itinerari alternativi non può essere che un bene. Uno di questi è di certo la Libreria dell’Acqua Alta a Venezia, il nome è già tutto un programma!
Quest’area si trova nel sestiere di Cannaregio, tra il Ponte delle Guglie e Fondamenta degli Ormesini. Uno degli elementi più importanti della cultura ebraica è la cucina, strettamente legata alla religione, alle festività e definita anche da caratteristiche particolari e diverse a seconda del luogo in cui la comunità si trova. Gli ebrei veneziani quindi cucinano e mangiano piatti e cibi che nei secoli sono stati fortemente influenzati dalle tradizioni culinarie della città lagunare. Il modo migliore per immergersi nell’atmosfera del Ghetto è quindi provare alcune di queste specialità kosher, parola che significa “adatto”, e quindi conforme alle norme della Torà.
Se passate di qui e volete assaggiare qualcosa di veloce potete fermarvi da Gam Gam Goodies o alla Forneria Volpe: qui troverete in particolare dolci, soprattutto biscotti, fatti a mano e che rispettano ricette antiche. I miei preferiti sono chiamati “le recie de Aman” o “orecchie di Aman”, fagottini fatti di frolla ripieni di marmellata, mandorle, semi di papavero o cioccolato, che sono i dolci della festa di Purìm (ma che si trovano comunque ogni giorno sui banconi delle due fornerie veneziane!).
Oltre a questi ci sono anche tante altre prelibatezze da sgranocchiare, magari seduti sulle panchine in Campo del Ghetto Nuovo: impàde ripiene di mandorle, boli con uvetta, azzime dolci, bìse e tanti altre cose buone, dolci e salate. I prodotti della Forneria in particolare, oltre ad essere kasher (“certificati” tali dal Rabbino Capo di Venezia) sono adatti anche per chi ha intolleranze alimentari, infatti non contengono latte, uova e lievito.
Chi invece preferisce sedersi ad un tavolo per un aperitivo o un pasto completo c’è il GAM GAM, un ristorante la cui fama è approdata anche oltreoceano ma che nonostante tutto ha mantenuto prezzi accessibili a chiunque. Il consiglio che posso darvi è di iniziare con l’antipasto israeliano, perfetto per due persone e che permette di assaggiare tante specialità di diverso genere: dai falafel alle carotine speziate, passando per salsine, hummus, verdure e tanto altro. Il resto del menù è una contaminazione di cucina italiana ed ebraica: io ho assaggiato un buonissimo e generoso cous cous al pesce, con pomodoro e salmone.
Se siete vegetariani o vegani questo posto è adatto anche a voi, di sicuro nel menù troverete piatti che soddisferanno le vostre preferenze. Per essere sicuri di avere un tavolo è meglio prenotare in anticipo: il locale non è grande ed è sempre pieno.
L’ultima possibilità, che io però non ho ancora provato personalmente, è di fermarsi alla caffetteria del Museo Ebraico, magari dopo averlo visitato o aver fatto il tour delle Sinagoghe, qui vengono serviti pietanze di vario genere e sandwich.
Se le indicazioni di questo articolo ti sono piaciute, tanto che stai pensando di programmare un weekend a Venezia, ti consiglio di esplorare la Guida di Venezia per avere 48 ore di divertimento, scoperta e relax nella laguna veneta. Un’altra cosa che potrebbe piacerti è di vedere le isole venete, non solo Murano e Burano, ma tutte e 5 isole insolite di Venezia. A questo punto non mi rimane che augurarvi bete’ avòn (buon appetito!).
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