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Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 7, 2023
Il lesso rientra nella tradizione di molte cucine locali italiane. Ma di una cosa sono certa: il lesso con la pearà lo si trova solo a Verona e in questa area del Veneto. Ora vi racconto per filo e per segno cos’è e cosa vi dovete aspettare quando ordinate il carrello dei bolliti in un locale da queste parti.
Cos’è la pearà in Veneto
La pearà è una specie di salsa servita calda, che si mette sopra la carne bollita per insaporirla. Simile alla salsa verde o la mostarda per intenderci, ma dal gusto e consistenza completamente differente.
All’aspetto si presenta come una specie di purè ma più scuro di colore. Si ottiene facendo cuocere lentamente, per molte ore, il pan grattato con il brodo, con l’aggiunta di pepe (da cui il nome) e di midollo.
Un insieme molto nutriente, ed infatti la leggenda vuole che la pearà sia stata cucinata la prima volta per nutrire la regina longobarda Rosamunda, la prima anoressica della storia.
A Verona e in provincia, soprattutto d’inverno, ovunque potete trovare questa specialità nel menù.
Tre sono i posti mitici, universalmente riconosciuti per l’eccellenza del loro carrello dei bolliti e degli arrosti, e noi, con sommo sforzo e fatica , li abbiamo provati per voi.
1. Locanda Castelvecchio – Da Armando
Il primo di cui parliamo è situato nel centro storico proprio di fronte il ponte degli scaligeri (Castelvecchio). Si chiama appunto Locanda Castelvecchio dai veronesi più conosciuto come Da Armando dal nome del proprietario. Il ristorante, al di là dei gusti personali che possono incontrare o meno lo stile del locale, è sicuramente uno dei più belli di Verona. Curatissimo negli arredi e nei particolari è uno di quei posti dove portare un ospite se dovete fare bella figura, ma anche dove viziarvi con una serata romantica.
Ma passiamo al dunque, il carrello è sontuoso, se siete fortunati sarà lo stesso Armando a chiedervi le preferenze e prepararvi il piatto tagliando i vostri pezzi preferiti. Armando è un personaggio piuttosto popolare in città. Ci tiene a mantenere questa fama di persona originale sia in quanto ad abbigliamento che movenze, famoso è il suo lancio di cristalli di sale a compimento del piatto.
Io sono una amante degli arrosti. I nostri voti? Ottima la presentazione ( la fetta di cotechino,per esempio, viene servita in una mini pentola con il suo letto di purè). Molto buona la varietà delle carni, quanto a gusto siamo decisamente ad ottimi livelli. L’arrosto era un filino secco e il bollito non così saporito.
Allo stesso modo abbiamo trovato la pearà un po’ scarica di sapore e la mostarda fatta in casa un poco troppo dolce. Assolutamente meraviglioso il cren artigianale. A completezza di informazione abbiamo mangiato anche degli gnocchi al ragù fatti in casa e una pasta e fagioli niente male. Contorni scarsini come quantità, buono il carrello dei dolci anche se non eccezionale. Il prezzo è altino (siamo sugli 80 euro a testa) ma non si può mettere in discussione visto il tenore del locale e del servizio.
2. Ristorante Ciccarelli
Altro posto rinomatissimo è il Ristorante Ciccarelli a Madonna di Dossobuono. A pochissimi chilometri fuori città. Qui il tenore del locale è molto più da osteria di campagna ma comunque accogliente e molto curato, dall’atmosfera familiare. Il carrello è enorme e la varietà e quantità di carne è esagerata. Tutto molto buono, salse di accompagnamento comprese. Prima del bollito un’altra specialità della casa: le tagliatelline fatte a mano che vi vengono servite scondite.
Infatti in tavola arrivano a parte, i tre bricchi con i condimenti: pomodoro, ragù e fegatini che potete provare singolarmente o mischiandoli direttamente nel vostro piatto. Deliziosi e golosissimi, con l’unico difetto forse di riempire troppo la pancia lasciando meno spazio per il carrello. Buona la varietà dei dolci per una spesa sui 50€ a persona.
3. La Pergola
Il terzo indirizzo è una meta meno riconosciuta. Piuttosto è un segreto gelosamente custodito dai veri intenditori: si tratta della trattoria La Pergola a Fagnano, frazione di Trevenzuolo, una ventina di chilometri fuori Verona in direzione Mantova.
Di sicuro dei tre è quello che si presenta peggio. Un ristorante decisamente old style ma che non lascia nulla a desiderare quanto servizio e accuratezza. Diciamo che non è uno di quei posti di rappresentanza, eppure il menù è quello che ci ha assolutamente convinto di più.
Il carrello non è vistoso ma le varietà di carne sono tantissime e il sapore incomparabile! Non potrete dire di aver mangiato il vero carrello prima di aver provato questo! Gli arrosti tenerissimi e saporitissimi, la qualità delle carni del lesso incomparabile. La pearà semplicemente perfetta, così come la salsa verde che sembrava appena fatta. Hanno persino un carrello dei contorni di cui non potete non assaggiare il purè.
Il resto del menù? Dei tortelli di zucca fuori dalla norma e dei cappelletti in brodo perfetti. In ultimo un carrello dei dolci poco ruffiano ma ottimamente fornito. Speciale in particolar modo il tiramisù il tutto alla cifra di 35€ a persona.
Una raccomandazione che vale per tutti gli indirizzi proposti: se siete in compagnia di un vegetariano rinunciate, la carta di questi ristoranti ad oggi, non propone alternative.
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La Pergola tutta la vita!!!
Da provare anche Locanda Ristori molto conosciuta per il carrello dei bolliti e arrosti.