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Questo articolo è stato aggiornato il Maggio 25, 2015
In Rue des Alexiens, oggi come allora c’è un locale dove gli abitanti di Bruxelles amano trascorrere le proprie serate, in compagnia di ottimi calici di birra belga, accompagnati da una cucina tipicamente locale. Dista solo 6 minuti a piedi dalla Grand-Place, fulcro della vita cittadina e centro della capitale europea, ma il locale situato nella tranquilla e silenziosa Rue des Alexiens sembra completamente un altro mondo.
Si chiama La Fleur en Papier Doré ed è a prima vista un vecchio bar, frequentato solo da belga: gruppi di amici o famiglie. In realtà, La Fleur en Papier Doré racchiude all’interno delle sue mura ormai scrostate e con un’infinita varietà di oggetti appesi, una parte importante della storia della città.
Questo piccolo, ma accogliente bar era infatti il luogo di ritrovo prediletto degli artisti belga della corrente surrealista. Poeti, pittori, scrittori si ritrovavano qui ogni sera, lasciando traccia del loro passaggio ancora oggi, proprio su quelle pareti scrostate e a prima vista rovinate. Lo stesso René Magritte, aveva utilizzato La Fleur come locale per la sua prima esposizione di dipinti, quando ancora doveva essere conosciuto in tutto il mondo.
Il bar offre un’ottima varietà di birre esclusivamente belga, oltre a quelle d’abbazia e quelle esportate anche all’estero, la vera specialità de La Fleur sono la Gueuze e la Kriek, le due tipologie preferite dai belga: la prima decisamente dal gusto molto acido, mentre la seconda più dolce, aromatizzata al lampone.
La cucina, casereccia sia nelle porzioni, sia nella qualità dei piatti, offre alcune specialità di Bruxelles difficili da trovare altrove, come il bloempanch (salsiccia e mela caramellata), la tete pressée (un paté a base di carne di maiale ed erbe), le praline di cioccolato belga “La Fleur”, oltre ovviamente a taglieri di formaggi e salumi locali, zuppe con cipolle e crostoni, piatti a base di patate e polpette e infine, la carbonnades à la bruxelloise, il tipico spezzatino cotto nella birra.
Nel menù non appare il piatto tipico nazionale, conosciuto come moules et frites (cozze e patate fritte), per una precisa scelta gastronomica di proporre solo sapori tipici dell’antica cucina casalinga. Trascorrere una serata a La Fleur significa respirare una parte di storia della città, lasciandosi trasportare dalla magia delle sue pareti, degli oggetti, delle decorazioni, delle scritte, ma soprattutto significa poter ancora assistere a serate dedicate alla poesia e alle creazioni dei numerosi artisti belga che ancora lo frequentano.
È Maigritte che ancora oggi detta le regole per chi entra in questo locale: “Tout homme a droit à 24 heures de liberté par jour”, ed è con questo spirito che si deve vivere l’esperienza unica de La Fleur en Papier Doré.
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