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Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 7, 2023
Quando si decide di soggiornare in Israele, la scelta dell’alloggio ricade quasi sempre in hotel o b&b, ma esiste un altro modo per dormire bene e magari risparmiare qualcosa, stiamo parlando dei kibbutz.
Si sono sviluppati in breve tempo e sono diventati anche un modo interessante per raccontare la storia del Paese e vivere il proprio soggiorno e il proprio viaggio in Israele in modo del tutto diverso.
Cosa sono i Kibbutz
Storicamente il kibbutz nasce diversi anni fa, tantissimi, circa 90 anni fa. Il nome kibbutz proviene dalla parola ebraica “kvutza” che vuol dire gruppo. L’idea originale era rivoluzionaria, si basava infatti sull’idea che un gruppo di persone potesse vivere volontariamente assieme, rispettando un’idea di contratto sociale, basato sull’eguaglianza.
Oggi i kibbutz sono ancora così, ma permettono ai turisti che vogliono provare un modo diverso di soggiorno e vogliono anche risparmiare qualcosa, di optare per questo tipo di sistemazione. Le sistemazioni sono comunque molto diverse tra di loro, molto simili ai bed and breakfast, l’atmosfera informale e la condivisione degli spazi comuni sempre molto presente.
Kibbutz Hotel Chain
Per trovare o provare a cercare queste tipologie di alloggio, è possibile fare una ricerca su Kibbutz Hotel Chain. Si tratta del più grande gruppo alberghiero di tutta Israele. Noterete subito come i kibbutz differiscano per servizi offerti. Da quelli più spartani a quelli più lussuosi con tanto di piscine esterne e ristoranti pregiati.
Un’altra caratteristica di questo tipo di alloggio è che i kibbutz si trovano quasi sempre isolati dalle grandi città. Il contatto con la natura è fondamentale, sia perché la vita comunitaria ha molta importanza, sia perché si prediligono luoghi in campagna per l’attività agricola: così sì autosostengono molti kibbutz.
Quando soggiornare nei Kibbutz
Molti turisti prediligono soggiornare nei kibbutz durante le feste religiose ebraiche. In questo modo è possibile seguire più da vicino i rituali e le attività di questa religione. Inoltre si entra anche in sintonia con la terra che si sta visitando. Non solo, durante queste festività gli hotel nelle grandi città vengono letteralmente presi d’assalto e tante volte il kibbutz è una scelta obbligata, a cui non tutti pensano però.
Dormire in un kibbutz per quanto possa essere culturalmente interessante e curioso, può essere anche faticoso. Bisogna rispettare diverse regole e tra queste una su tutte è l’orario di rientro serale che non è quasi mai oltre le 23. La vita comunitaria però sa regalare tantissime emozioni, a partire dalla convivialità e generosità con la quale si viene accolti, che ripaga di certo tutto il viaggio fatto per arrivare in Israele.
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