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Questo articolo è stato aggiornato il Giugno 15, 2015
La capitale irlandese è raggiunta da voli frequenti Ryanair dall’aeroporto di Pisa e per noi toscani il viaggio è quindi molto facile. Sulle tariffe Ryanair non ho bisogno di dirvi nulla, credo, ho deciso tutto un po’ tardi e ho speso poco più di 100 euro ma si può fare di meglio avendo l’agenda meglio organizzata della mia.
Arrivati a Dublino recatevi al desk informazioni sui trasporti, ci sono infatti diverse carte molto vantaggiose. Ho optato per la Leap Visitor, una card prepagata da 72 ore che permette al costo di 19,50 euro di viaggiare sul bus Airlink 747 che porta in centro, su tutta la rete di autobus urbani, sulla LUAS (una tramvia urbana) e sulla DART cioé un treno veloce per raggiungere, per esempio la costa. La si compra al negozio SPAR proprio nell’area arrivi del Terminal 1 (il vostro).
Il centro di Dublino non è lontanto e in circa 40 minuti si raggiunge, il bus parte ogni 15 minuti ed è subito all’uscita del terminal; il nostro alloggio, trovato su AIR BNB si è rivelato molto comodo perché servito benissimo da linee di autobus o dalla LUAS.
Per quanto riguarda le cose da visitare non ci siamo fatti mancare il Trinity College, l’antico campus universitario che ha al suo interno la Old Library con il famoso Book of Kells. L’accesso alla Biblioteca costa 10 euro; ho optato per la formula Walking Tour, cioé la visita guidata ufficiale con gli studenti universitari che per 13 euro (usati per favorire il campus) vi spiegano molte cose. Le partenze sono a ore fisse e a gruppi, le lingue varie (anche italiano ma non così frequente) ma se capite l’inglese segliete questo tour per godervi lo straordinario sense of humour locale.
Il biglietto si acquista all’ingresso principale e, come detto, include anche la visita al codice miniato Book of Kells e alla Old Library, vero tempio del sapere irlandese e ambiente dal fascino straordinario. Osservate i libri sugli scaffali: sono ordinati secondo la grandezza, con un antico sistema di catalogazione che permette di ritrovarli in base al settore (definito da lettere dell’alfabeto) dal nome dello scaffale e dalla posizione del libro.
Fra i suggerimenti low cost c’è sicuramente anche la National Gallery of Ireland, sulla celebre Merrion Square (una vasta piazza circondata da case in stile vittoriano, fra le quali anche quella di Oscar Wilde) . Il museo ospita pittura rinascimentale italiana, fiamminga, francese, opere ottocentesche e novecentesche (Monet, Van Gogh, Picasso) oltre a mostre temporanee di artisti contemporanei ed è gratuito. Il giovedì l’ingresso è consentito fino alle 20,30, altrimenti la chiusura è presto, alle 17.
Fra le cose da vedere a Dublino c’è naturalmente la Guinness Storehouse, la mostra allestita all’interno della fabbrica circondata da alte mura di mattoni bruni, dove incessantemente viene prodotta la scura, schiumosa e deliziosa birra stout.
Il biglietto di ingresso, che costa 16,20 euro a persona, può essere aquistato online e mi sento di consigliarvelo perché le code all’ingresso sono lunghe. Invece con l’acquisto dal sito basta andare alle macchinette automatiche, inserire il proprio codice di prenotazione e i biglietti vengono stampati sul momento. La struttura è molto moderna e l’allestimento multimediale, ci sono tantissimi turisti, singoli e in gruppo, e tutta l’esperienza è molto, come dire, disneyana. La sensazione è che le persone vadano lì soprattutto per farsi foto davanti ai siparietti allestiti appositamente e per gustare la birra, che viene servita come ricompensa finale al bar circolare dell’ultimo piano dal quale si gode una bella vista su Dublino. Troppo critica? Va bene, allora vi dirò di prendere l’audioguida, è gratuita e inclusa nel prezzo di ingresso.
Altri monumenti che potrete vedere, nel vostro week end lungo, sono le due cattedrali dublinesi: Christchurch e Saint Patrick. Non sono distanti l’una dall’altra, il biglietto di ingresso è di 6 euro in ognuna. Soprattutto Saint Patrick è interessante perché Jonathan Swift, l’autore de I viaggi di Gulliver è stato decano della cattedrale ed è qui sepolto.
Nei miei tre giorni a Dublino c’è stato anche modo di raggiungere il mare, l’isola di Howth che è collegata dai treni della DART. Con 30 minuti di treno si arriva a questo villaggio di pescatori, doe il vento soffia forte e spazza le case e le barche ormeggiate. Ci sono molti negozi di pesce sul molo, che lo vendono e lo cucinano per voi, fra questi anche il famoso Beshoff che è specializzato in fish and chips e ha un altro negozio nella centralissima O’Connel Street. La gita è interessante perché pur essendo veramente a due passi dalla città si respira un’aria dell’Irlanda più rurale e marinara, oltre a poter vedere il fenomeno delle maree.
Se siete fanatici dello shopping le strade clou sono O’Connel Street, con tutte le grandi marche internazionali, Grafton Street, la zona di Temple Bar. Ci sono molti negozi originali, che vendono articoli fuori dall’ordinario, abiti, bigiotteria, piccole librerie – The winding staircase per esempio, sul fiume Liffey. Consiglio di non mancare una visitina a Powerscourt Townhouse center, un centro commerciale dentro un palazzo vittoriano, su più piani, con alcuni negozi molto interessanti come Article Design a piano terra o il curioso Dollstore al piano alto, dove si trova anche la clinica delle bambole. Nella corte un bel caffè per bere qualcosa o fare uno spuntino.
E veniamo al mangiare: girando per le vie di Dublino vedrete quanti locali ci sono, di tipi diversi e con cucine varie. Si può mangiare nei pub con circa 10 euro, piatti non troppo ricercati o il famoso fish and chips. Ci sono negozi di cibo economico per tutti i gusti, dalle tapas alle zuppe del giorno ai wraps riempiti di qualunque cosa, dove si spende ancora meno. Per esempio entrando per caso dentro il mercatino coperto di St. George Arcade nella zona di Grafton Street ho mangiato bene e a prezzo ragionevole da Urban Picnic.
Prendete come riferimento il fiume Liffey e inoltratevi nelle strade che lo incrociano perpendicolarmente; parallela al fiume è invece la zona di Temple Bar, la più gettonata dai giovani con pub molto affollati. La gente si prende la birra e la beve anche fuori dal locale, in buona compagnia. Potrete cambiare pub ogni sera e poi… oh.. è già domenica.
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