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Questo articolo è stato aggiornato il Maggio 6, 2015
Il Vietnam non è un paese che appare sulla copertina di un catalogo di viaggi come accade per altri paesi del sud-est asiatico. Sicuramente hai sentito parlare di vietcong, conservi ancora qualche reminiscenza scolastica sulla divisione del paese (diventato indipendente nel 1945) e qualcuno se lo raffigura con verdi campi di riso tra cui spuntano i contadini con i classici cappelli a cono di paglia.
Chi ha il desiderio di avventurarsi in Vietnam scoprirà invece che è un paese al di là di ogni immaginazione. Nonostante i segni indelebili di una guerra che ha messo in ginocchio l’economia dell’intero paese, percorrendone le sue strade e parlando con i locali abbiamo incontrato ospitalità e genuinità in un crescendo di paesaggi.
Il paese si estende a est della penisola indocinese, con una forma lungiforme a “S” quasi a proteggere gli stati a esso adiacenti. Un viaggio insolito in una terra ancora pura e semplice, dove diventa consuetudine arrendersi all’innocente sorriso delle sue genti.
Ecco le 5 cose da fare in Vietnam.
Premesso che avevamo riservato al Vietnam solo tre settimane, prima di partire, ci chiedevamo con quale mezzo percorrere quasi 2000 km da sud a nord e risparmiare su tempi e costi. Abbiamo comprato una Honda Win a Saigon, nel sud del Vietnam, a poco più di 250 euro che abbiamo rivenduto a Hanoi alla fine del viaggio circa allo stesso prezzo. Oltre al nostro obiettivo, la moto ci ha regalato scorci unici del Vietnam e e meravigliose chiacchierate nei villaggi più remoti, sempre accompagnati da pasti prelibati.
A 60 km a nord di Saigon non perdere i tunnel di Cu Chi, un reticolato di tunnel sotterranei dove i vietnamiti hanno combattuto e vinto la guerra contro l’America. La visita, completa di una guida, è molto dinamica. Nei panni di un soldato vietnamita ci siamo addentrati nei tunnel sotterranei e aggirato trappole mimetizzate con le foglie.
Per una scarica di adrenalina e un contatto più intimo con la natura, prova il canyoning a Dalat. Un parco giochi acquatico dove al posto di fantomatici scivoli, abbiamo disceso cascate e pareti di roccia in corda doppia, attraversato torrenti e provato tuffi liberi da 6 metri, e 11 per i più temerari. Una cornice paesaggistica incantevole e incontaminata.
Continuando la traversata verso nord, una tappa obbligatoria è Hoi An, una cittadina sulla costa esattamente a metà strada tra Saigon e Hanoi. Nonostante ci fossimo ben ragguardati nell’evitare località turistiche, Hoi An, patrimonio dell’UNESCO, ci ha meravigliato. Un’atmosfera magica creata da lanterne colorate, musica classica diffusa tramite altoparlanti ed edifici d’epoca che oggi ospitano bistrò, lounge bar e le caratteristiche sartorie.
Le homestays, ovvero soggiorni in casa di gente locale, sono piuttosto diffuse in Vietnam. È una ghiotta opportunità per evitare le zone altamente turistiche e immergersi nelle abitudini del posto, mangiando squisitamente. Il prezzo varia dai 5 ai 10 euro per una camera, colazione e a volte anche cena incluse. Spesso la famiglia a preparare la cena e poi mangiavamo insieme.
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Ciao …sono rimasta sbalordita dal fatto che lei abbia sperimentato il soggiorno in casa Di gente locale..
Io ad esempio avrei paura di mangiare cose cucinate con le loro acque etc perché magari si potrebbero avere problemi di stomaco per chi non è abituato..magari in ristoranti potrebbe essere meno problematica..che ne pensa a riguardo?