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Questo articolo è stato aggiornato il Aprile 4, 2021
E’ un’isola unica, Lanzarote. Un’isola dal sapore di lava e vento, dal profumo di aloe e Oceano. Innamorarsi delle sue rocce nere, dei bassi vigneti e delle case bianche è davvero facile. Se avete pochi giorni a disposizione, budget ridotto e amore per la natura e la semplicità, Lanzarote è la meta che fa per voi.
Raggiungibile anche con volo Ryanair (della durata di circa 4 ore), l’isola è piccola e facilmente visitabile anche in pochi giorni, grazie anche agli autobus che servono i centri maggiori e le spiagge. Per una maggiore libertà di movimento invece, il noleggio dell’auto è comodo ed economico, soprattutto perché il costo della benzina è molto basso.
A Lanzarote il clima è gradevole tutto l’anno, le piogge quasi assenti e il costante vento rende le temperature piacevoli. Una giacca a vento per la sera è quindi sempre consigliata, anche in estate! Detto ciò, il mio spassionato consiglio è di visitare l’isola nei mesi di bassa stagione, quando i turisti sono ancora pochi e i prezzi decisamente più bassi.
Per alloggiare a prezzi convenienti è consigliabile scegliere i centri turistici più importanti, come Costa Teguise e Puerto del Carmen:prenotando con un po’ di anticipo si possono trovare occasioni interessanti. Apartamentos Celeste a Costa Teguise ad esempio è un accogliente residence, curato,pulito e colorato, assolutamente economico in bassa stagione. Per una vera vacanza alla scoperta dell’isola, l’alloggio vi servirà solo come punto di appoggio per la notte e magari per qualche cena a bordo piscina.
Scelti alloggio e mezzo di trasporto, ci si può abbandonare alla bellezza di questo gioiello brullo in mezzo all’Oceano Atlantico, di fronte al deserto del Sahara, un puntino nero lambito costantemente dagli Alisei, che alzano onde così alte da riempire la costa nord di surfisti. Per una breve vacanza di circa 5 giorni è ideale programmare un mix fra mare, escursioni, musei e buon cibo. Senza mai dimenticare di lasciare spazio all’improvvisazione e, perché no, al caso!
L’itinerario artistico culturale deve prevedere senza dubbio le opere dell’architetto Cesar Manrique (Jardin de Cactus, Jameos del Agua, Fundaciòn Manrique, Casa Museo Cesar Manrique), la Cueva de los Verde e Casa Josè Saramago (quest’ultima apre solo al mattino). Esiste la possibilità di acquistare una carta turistica (bonos) per 3,5 o 6 “Centros de arte, cultura y turismo” con cui risparmiare fino a 11 € per gli ingressi. Le opere di Manrique si possono inoltre ammirare inconsapevolmente in tutta l’isola: lampioni, cestini, decorazioni per rotonde ecc.. Un artista a tutto tondo, profondo amante della propria terra e attento all’ambiente e al paesaggio, che ha protetto con tutte le forze.
Se siete amanti del trekking armatevi di cappello, scarponi e acqua e prenotate un’escursione guidata nel Parco Nazionale del Timanfaya, un luogo unico e mozzafiato. Sconsigliati invece il tour sui dromedari (attrazione per turisti non consapevoli) e quello sul bus, davvero tristi e demodè.
E un bel tuffo nel fresco Oceano? Assolutamente d’obbligo! L’isola, di origine vulcanica e quindi rocciosa, ha solo pochi tratti di costa accessibili via mare e ciascuno di essi ha caratteristiche e morfologie diverse; dalla ventosissima spiaggia Famara a nord, luogo scelto dagli amanti del surf, alla più tranquilla Punta Mujeres a Est, passando per la bellissima Playa Papagayo e la bianca costa di Orzola.
Viaggiare vuol dire anche farsi travolgere dalle tradizioni del luogo e gustarne i prodotti; l’isola di Lanzarote, nonostante l’apparenza brulla e scura, è terra fertile per vigneti, ceci e patate, rigorosamente protetti dal vento dai muretti a secco,i socos. Ottime le jareas, pejines o tollos, le patate “raggrinzite” che si mangiano con la buccia e si accompagnano con sale e salse; molto buoni i formaggi di capra e il pesce. Il tutto accompagnato da profumato vino preferibilmente de La Geria, frutto di bassi vigneti che colorano la terra lavica.
E poi…come non consigliare il tramonto in spiaggia, il formaggio di capra di Femes, il mojito di La Palmera a Teguise, il pesce ad Arreite e le cartoline, che non arriveranno mai a destinazione?
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