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Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 28, 2014
Prima che Cristoforo Colombo la avvistasse durante il suo secondo viaggio nel 1493, e le assegnasse il nome in onore della Madonna di Guadalupe, venerata in Estremadura, i Caribi che la abitavano la chiamavano “Karukera”, ovvero “l’isola delle belle acque”. Già, perché pur essendo paesaggisticamente molto varia, sono soprattutto le sue spiagge da cartolina che portano ogni anno a Guadalupa migliaia di turisti. E così anche noi, che dopo aver trovato un volo low cost a cavallo di Capodanno con Air France (340 euro A/R comprese le tasse, con partenza da Milano e scalo a Parigi), non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di visitare l’isola di Guadalupa, riconoscibile sulla mappa per la sua forma che ricorda una farfalla.
Formata da due isole principali, Grande-Terre e Basse-Terre, unite per via di tre ponti, costituisce insieme ad altre isole minori (Marie-Galante, La Desirade e Les Saintes) una Regione d’Oltremare della Francia, per cui a Guadalupa seppur affacciati sul mar dei Caraibi siamo a tutti gli effetti in Europa: per entrare è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio e non è necessario il cambio di valuta. Questo comporta però alcuni svantaggi, per primo l’alto costo della vita, in linea con quello delle più rinomate località turistiche francesi.
Dove alloggiare
Dipende sempre da cosa si vuol fare: programmando molto mare, magari all’ombra di qualche palma di cocco, è consigliabile trovare un alloggio nell’isola di Grande-Terre, più pianeggiante, nella parte orientale. Se invece contate soprattutto di esplorare la zona più selvaggia di Guadalupa, i suoi sentieri e i suoi parchi naturali, è meglio avere una base nell’isola di Basse-Terre, più montuosa, magari proprio a Basse-Terre città, sulla costa. Un buon compromesso potrebbe essere alloggiare a Pointe a Pitre, il capoluogo situato circa a metà tra le due isole principali, e forse la città più autentica di Guadalupa, con il suo porto animato e il mercato coloratissimo.
Noi abbiamo alloggiato a Sainte Anne, nella zona meridionale dell’isola di Grande-Terre, su quello che è considerato, fino a Saint Francois, il tratto con le spiagge più belle. Il costo della casa è stato di 500 euro per 10 notti, comprensivo di trasferimento dall’aeroporto (altrimenti se atterrate di sera quando i mezzi pubblici non sono in funzione aggiungete pure 50 euro per il taxi). Si trattava di una casa grande (66 mq), a due piani e con giardino, forse eccessivamente grande per due persone, ma di fatto in linea per il prezzo con altri alloggi vicini e molto più piccoli (35 mq). Unica pecca la distanza di circa due chilometri dal centro città tramite una strada buia e a medio scorrimento dove la sera era pericoloso anche solo passeggiare a causa delle tante auto. Sistemazioni più economiche si trovano nell’isola di Basse-Terre e in generale fuori dalle principali località turistiche come Le Gosier, Sainte Anne e Saint-Francois. Per la ricerca delle case abbiamo consultato i siti web homelidays.it e homeaway.it.
Come muoversi
L’isola di Guadalupa è abbastanza piccola (300 chilometri la lunghezza del periplo) ma a causa dei mezzi pubblici non molto capillari sul territorio (coprono solo le città principali e sono attivi fino alle 5-6 del pomeriggio), si riesce a girare meglio con un mezzo proprio, specie se si vuole esplorarla in ogni suo angolo. Dall’aeroporto non ci sono mezzi pubblici verso il centro della città, e il costo di un taxi dall’aeroporto al centro di Pointe a Pitre costa 20 euro (ma il prezzo può essere contrattato e i taxi non hanno un tariffario vero e proprio). Per noleggiare un’auto si risparmia qualcosa rivolgendosi alle tante “location de voitures” in città piuttosto che ad una delle più conosciute agenzie internazionali con sede in aeroporto (Heartz, Europcar, ecc…). Noi abbiamo noleggiato un’auto a Saint Francois per 230 euro dall’1 al 9 gennaio, contro i 400-500 euro proposti dalle agenzie. Il noleggio di una bicicletta varia tra i 10 e i 15 euro al giorno, ma in bassa stagione i prezzi scendono anche a 25 euro alla settimana. Poco più elevati i prezzi per il noleggio dei motorini, ma che in alta stagione sono praticamente introvabili se non prenotati dall’Italia con largo anticipo. Una corsa in autobus da Pointe a Pitre a Sainte Anne costa 1,90 euro, da Pointe a Pitre a Saint-Francois 2,80 euro. Anche l’autostop è una modalità abbastanza diffusa per girare l’isola, ma le attese possono rivelarsi piuttosto lunghe. Noi non abbiamo mancato di offrire un passaggio ad una signora del posto, che in cambio ci ha dato un po’ di dritte su dove mangiare e insegnato qualche parola in creolo! La rete stradale in Guadalupa è di recente costruzione e in ottime condizioni: il tratto da Pointe a Pitre a Le Gosier, poco prima di Sainte Anne, è il più pericoloso poiché a tre corsie e a scorrimento veloce. Il traffico nelle ore di punta e l’alto numero di automobili e suv anche nel cuore dei centri urbani, sono stati secondo noi gli unici aspetti negativi di Guadalupa, poiché ne intaccano la bellezza e la tranquillità che invece regnano nelle zone meno “motorizzate”.
Le spiagge più belle
Occorre spendere due parole per ricordare che, se come noi vi recate a Guadalupa in alta stagione (Capodanno), alcune delle spiagge che vi sono state indicate come “le più belle”, potrebbero riservarvi qualche delusione, essendo affollate di turisti e anche più sporche. E’ il caso ad esempio della spiaggia “Le Caravelle”, all’ingresso di Sainte Anne provenendo da ovest, che il 1° gennaio era molto frequentata (l’abbiamo lasciata subito) a causa della presenza di un vicino villaggio vacanze, mentre è stata tutta un’altra cosa vederla una settimana dopo quando la maggior parte dei vacanzieri era già rientrata. Ad ogni modo, a parte la doppia faccia di Le Caravelle, ecco le spiagge più belle di Guadalupa, secondo noi:
Bois Jolan: spiaggia di sabbia chiara e palme, acqua cristallina. In prossimità di Sainte Anne, Grande-Terre.
Anse du Souffleur: spiaggia di sabbia chiara e palme, acqua cristallina. In prossimità di Port Louis, Grande-Terre.
Plage de Salines: spiaggia di sabbia chiara e alberi (non palme), e acqua cristallina. In prossimità di Sainte Anne, Grande-Terre.
Plage de Raisins Clairs: spiaggia e prato con un bel palmeto e acqua cristallina. In prossimità di Saint-Francois, Grande-Terre.
Plage de Cluny: spiaggia di sabbia scura, con acque meno cristalline. Resta sempre una delle più belle di Basse-Terre, dove invece tutta la costa è più alta ed il mare meno limpido.
Cosa vedere
Avendo a disposizione 9 giorni pieni, li abbiamo organizzati in questo modo: 3 per la visita di Basse-Terre (uno per le cascate, uno per il vulcano, uno per le spiagge del nord, il giardino botanico e il museo del rhum); 2 per le escursioni alle isole (Marie-Galante e Ile de Caret); e 3 a Grande-Terre per relax in spiaggia e brevi passeggiate nei dintorni.
Escursione alle cascate. Le “chute du Carbet” sono delle cascate situate nella zona meridionale dell’isola di Basse-Terre. La più vicina è raggiungibile con un’escursione di 20 minuti, le successive due, poste una a ridosso dell’altra, richiedono una camminata di 1 ora e 45 minuti. La partenza è dal termine della strada D4, che si può imboccare da Anse St Sauveur. Per l’escursione occorrono buone scarpe da trekking, cibo e acqua a sufficienza per camminare oltre tre ore (considerando il ritorno) ed un k-way. L’ingresso al sentiero costa 1,80 euro.
Escursione al vulcano. Il vulcano Soufrière rappresenta con i suoi 1467 metri la vetta più alta di Guadalupa. Si trova nella parte meridionale dell’isola di Basse-Terre ed è raggiungibile a piedi da Saint-Claude con un’escursione di 1 ora e 45 minuti di livello impegnativo. Malgrado la nostra buona volontà, di raggiungere il vulcano anche con la nebbia ed una leggera pioggia, alla fine sarà un violento temporale a farci desistere (e non solo noi) dopo mezz’ora di passeggiata nella foresta con i vestiti completamente zuppi! L’ingresso al sentiero è gratuito.
Il giardino botanico. Si trova nell’isola di Basse-Terre nei pressi di Deshaies. L’ingresso costa 15 euro a persona, un po’ caro visto che per visitarlo è sufficiente meno di un’ora. Il giardino ospita un’ampia varietà di specie di piante, la maggior parte delle quali però non è originaria del luogo ma è stata portata qui da altre parti del mondo, in particolare dall’Asia e dall’Africa Equatoriale. Ad esempio, nel giardino è presente una palma molto diffusa a Guadalupa, a forma di ventaglio, importata dal Madagascar.
Il museo del rhum. Si trova in località Sainte Rose, sempre nell’isola di Basse-Terre. L’ingresso costa 6 euro. Composto di un’unica sala, il museo ospita molte fotografie d’epoca dal primo insediamento dei francesi (nella prima metà del 1600) e la descrizione di tutto il processo di produzione del rhum, dalla coltivazione della canna da zucchero all’imbottigliamento. I testi sono in inglese e francese, mentre in una seconda sala è in proiezione un video in più lingue, tra cui l’italiano. Nel museo si possono degustare diverse specialità di rhum (bianco, ambrè, aromatizzato con la frutta).
Marie-Galante
Marie-Galante è la più grande delle isole minori di Guadalupa. Situata a circa 30 km a sud di Grande-Terre, è stata battezzata Maria Galanda da Cristoforo Colombo in onore della sua caravella. L’isola è raggiungibile quotidianamente da Saint-Francois con un battello che impiega circa un’ora, il cui costo è compreso tra i 20 e i 35 euro andata e ritorno a seconda della stagione. Appena sbarcati a Saint-Louis, non avrete difficoltà a trovare un alloggio e noleggiare un’auto o motorino dai venditori delle agenzie che vi accoglieranno direttamente al porto. La maggior parte delle agenzie offre auto a noleggio a 20-25 euro al giorno + 15 euro di benzina (per un giro completo dell’isola). La nostra visita a Marie-Galante è durata una sola giornata, il tempo di sostare un’oretta sulle spiagge più belle della costa occidentale. E’ perfino superfluo citarne qualcuna: ogni pochi chilometri ne troverete di più incantevoli. A nostro giudizio, a Marie-Galante abbiamo visto le spiagge migliori di tutta Guadalupa: di sabbia bianca, con un’acqua limpida e calma, e soprattutto deserte! Insomma, le vere spiagge caraibiche da cartolina! In una di queste spiagge abbiamo assistito ad una indimenticabile lezione di educazione fisica di una classe: e più che a scuola sembrava che i ragazzi fossero usciti insieme a divertirsi! Sull’isola sono presenti inoltre molte distillerie di rhum, alcune delle quali si possono visitare.
Ile de Caret
Senza dubbio uno dei posti più suggestivi di Guadalupa. Questo isolotto grande poche centinaia di metri quadrati, si trova qualche chilometro a nord di Basse-Terre a ridosso della barriera corallina. Si può arrivare qui con una delle tante escursioni organizzate. Noi ne abbiamo prenotata una per 85 euro che prevedeva una giornata intera in barca con sosta sull’isola, pranzo, spuntini vari, bevande compresi alcolici e snorkeling sulla barriera corallina. Forse un po’ caro ma ne è valsa decisamente la pena, a maggior ragione considerando che questo piccolo paradiso, in grado fino a pochi anni fa di ospitare tre case ed un campo da calcio, e che oggi ha visto la sua estensione ridursi sensibilmente a causa dell’innalzamento delle acque, tra due o tre anni si calcola possa addirittura scomparire sotto di esse.
Cucina e ristoranti
La cucina creola offre diversi piatti, alcuni molto speziati e spesso accompagnati da riso: dai budini creoli, fatti di interiora, a delle polpettine fritte servite calde, oltre che ovviamente a svariati piatti di pesce. Ma visto il caldo, spesso, almeno a pranzo è piacevole pasteggiare a base della saporitissima e colorata frutta locale: a Guadalupa infatti non mancano frutti tropicali come ananas, banane, avocados, manghi, marakuja, goyave e naturalmente…cocchi! Ma questi non comprateli, sarà un piacere infatti raccoglierli sulla spiaggia appena caduti da qualche palma e ingegnarsi per aprirli e poi mangiarli freschi! Attenzione però, non tutti i cocchi sono buoni, cercate quelli che vi sembrano più secchi, color legno, e se non disponete di un machete per spaccarli andate alla ricerca di un grosso sasso (di almeno 10 chili) e colpite più volte il cocco, vedrete che alla fine la spunterete voi e sarà una soddisfazione! Molto sfiziose anche le spezie e le salse locali, in particolare noi abbiamo apprezzato il tipico sale caraibico e la salsa chien, per accompagnare il riso o il pesce. L’altro prodotto locale per eccellenza a Guadalupa è il rhum, e anche se non siete degli appassionati non potete farvi mancare una degustazione ogni tanto. Oltre a berlo secco potrete preparare dei gustosi cocktail a base di frutta. In ogni città è d’obbligo una visita al mercato locale, per acquistare frutta e spezie tra banchetti colorati e profumatissimi.
Ristoranti ne abbiamo provati 3
Le Lucullus: molto recensito su internet, locale carino e curato. Cucina con specialità creole e di pesce. Piatti ricercati e gustosi, porzioni buone. Da assaggiare il menu creolo, o alcune prelibatezze di pesce come i gamberi in salsa di latte di cocco e curry. In località Sainte Anne.
Chez Momo: ce lo ha consigliato la signora che abbiamo accompagnato in macchina. Prepara sia carne che pesce alla griglia. E’ abbastanza tipico essendo frequentato quasi esclusivamente da persone del posto. I piatti a portar via costano circa il 30% in meno, infatti ai tavoli non c’è praticamente nessuno. Nei pressi di Sainte Anne, in zona Ffrench.
Chez Anne: il migliore in assoluto: come qualità, prezzi, posizione e tipicità del locale. Si trova a Sainte Anne non molto distante dal centro e davanti ad una magnifica spiaggia caraibica. Il locale è spartano e accogliente, così come le due signore che lo gestiscono. Specialità di pesce. Da non perdere il menu a base di aragosta: 25 euro a persona comprende diversi contorni e flambè di banane per dessert.
Informazioni riassuntive
Volo: il prezzo di un volo A/R dall’Italia (comprende scalo a Parigi) non è quasi mai più basso di 700-800 euro. Noi ce la siamo cavata con 340 euro grazie ad un’offerta di Air France suggeritaci da Claudia del blog La Bacheca di Mafalda (tenetela d’occhio per future dritte).
Noleggio auto: con le piccole agenzie in città si risparmia un bel po’ rispetto agli operatori internazionali con sede in aeroporto.
Dove alloggiare: affittare una casa è secondo noi la soluzione migliore di alloggio, a seconda della grandezza e della posizione potrete trovare sistemazioni per tutte le tasche, fuori città anche a partire da 35-40 euro a notte.
Clima e quando andare: a Guadalupa si distinguono due stagioni, una calda e umida che va da giugno a novembre, caratterizzata da temperature più alte, 25-32°C, e piogge tropicali (con possibilità di uragani), e una più secca e fresca che va da dicembre a maggio con temperature comprese tra i 20 e i 30°C.
Le spiagge più belle: Bois Jolan, Anse du Souffleur, Plage de Salines, Plage de Raisins Clairs, Le Caravelle (ma solo in bassa stagione), la costa ovest di Marie Galante.
Da vedere: le cascate “chute du Carbet”, il vulcano Soufrière, il giardino botanico e il museo del rhum nell’isola di Basse-Terre; le spiagge nell’isola di Grande-Terre. Almeno un paio tra le escursioni alle isole vicine: Marie-Galante, Ile de Caret, Les Saintes e La Desirade.
Costo della vacanza per due persone: 2500 euro comprensivi di volo, casa per 10 notti, noleggio auto, 2 escursioni e 5 cene fuori (compreso il cenone di Capodanno). Insomma, per essere un viaggio di 10 giorni ai Caraibi, in alta stagione e senza farsi mancare niente, davvero low-cost.
Post di Sandro Micozzi e Claudia
Foto di Daniel Jolivet
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Finalmente un post su una vacanza ai Caraibi perfetto! A ogni domanda che mi ponevo, una riga dopo c’è la vostra risposta! Complimenti! Vorrei partire per i Caraibi (low cost) le prime due settimane di Maggio, dove posso scrivervi per qualche informazione in più? Ancora bravi!
Ciao, trovi qualcosa qui nel blog, ma su Guadalupa purtroppo abbiamo solo questo, magari ci potrai dare delle dritte in più tu quando sarai tornata, cosa dici? :)
Ciao Federica!
Ti ringrazio per questo utilissimo post! Andrò a Guadalupa a marzo avendo a disposizione 8 giorni pieni e volevo chiederti se, data la tua esperienza, consiglieresti di alloggiare per tutto il periodo nella stessa località (avevo considerato Sainte Anne) e poi da lì raggiungere i vari posti da visitare. Avevo in mente di vedere un po’ di tutto e non fare solo mare.
Grazie!
Marina
Ciao Marina, un vero piacere, solo che ci tengo a precisare che il diario di viaggio di Guadalupa è stato scritto da Sandro Micosi di http://www.bikeitalia.it :)