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Questo articolo è stato aggiornato il Giugno 21, 2018
Non ero mai stata a Capri, e l’impressione che l’isola ha prodotto su di me è stata superiore a tutte le aspettative! Scrivere che Capri è eccezionale è quasi banale, la bellezza e la spettacolarità della natura si sommano a quella delle opere umane. Quello che mi ha veramente stupito è stata la sua versatilità, i suoi tanti aspetti diversi in grado di soddisfare esigenze diverse.
Capri: tante sfaccettature
Forse sorprenderà sapere che io e il mio gruppo di amici ci eravamo andati per fare trekking. Sì perché l’isola, per la sua conformazione si presta molto a essere percorsa a piedi.
Ma ci sono anche tante opere d’arte del passato da vedere, dai Romani in poi, ci sono le particolarità architettoniche delle ville signorili, ci sono storie da scoprire di incredibili personaggi.
C’è la Capri balneare, un po’ difficile per i suoi approdi aspri. C’è la Capri gourmet, che sfrutta il mare e una natura generosa. E poi c’è la Capri glamour, quella dello shopping e dei locali chic.
Insomma, penso che possa offrire qualcosa di unico alle persone più diverse. Provo a darvi qualche idea.
Capri per camminatori
Il trekking più spettacolare e anche più impegnativo che si può fare parte da Marina Piccola, salendo il Monte Solaro fino al Passetiello e poi verso Anacapri. Il sentiero è tutto segnato, il dislivello di circa 600 metri. Si sale fino alla chiesetta panoramica di Cetrella, fra macchia mediterranea, ginestre, panorami incredibili.
Lo stesso punto si raggiunge da Anacapri con la seggiovia, ma farsela a piedi è un’altra storia. I panorami sono incredibili: Golfo di Napoli, Golfo di Salerno, gli strapiombi mozzafiato. Dopo un tratto in quota, dolcemente si ridiscende ad Anacapri.
Da lì si può aggredire la scala fenicia, che poi fenicia non è: 921 gradini, che per secoli sono stati l’unico collegamento fra Anacapri (che sorge su un pianoro in quota) e Capri.
Un altro percorso trekking molto bello, ma più semplice è quello dei Fortini: percorre tutta la costa dalla Grotta Azzurra al Faro di Punta Carena. Scese a mare fra le antiche postazioni militari che furono edificate dall’esercito inglese all’inizio dell’Ottocento per sorvegliare la costa occidentale dell’isola.
Capri per amanti dell’arte
Qui c’è l’imbarazzo della scelta, e vi elenco solo alcuni luoghi di interesse. A Capri si può visitare Villa Jovis o la Villa di Tiberio, un sito archeologico di una delle numerose ville romane presenti sull’isola. I Romani avevano già capito tutto! Comunque Tiberio regnò a Capri dal 27 al 37 d.C.
Poco sotto Villa Jovis, un’altra villa spettacolare, appartenuta ad un eccentrico aristocratico di origine svedese, Villa Fersen. Edificata con uno stile Luigi XVI e posizionata su una splendida e panoramica collina, Villa Fersen (o Lysis) è un vero sogno. Si tratta di un museo, il biglietto costa solo 2 euro.
Sempre a Capri si può visitare la bellissima Certosa di San Giacomo che porta le tracce dell’architettura tipica dell’isola. Anche qui il biglietto è a soli 4 euro comprensivo di audioguida, addirittura a 3 euro se si acquista il combinato con i Giardini di Augusto.
Per quanto riguarda Anacapri mi ha conquistato Villa San Michele, la villa dal parco rigoglioso di Axel Munthe costellato di opere del passato. E di una stupefacente originalità ho trovato la chiesa di San Michele Arcangelo, che ha un pavimento in maiolica che rappresenta l’Eden, con tanti di quegli animali rappresentati da perderci la testa.
Capri dei personaggi curiosi (e danarosi)
Si parte con Axel Munthe, lo svedese che scelse il buen ritiro ad Anacapri a Villa San Michele. Un personaggio incredibile: medico taumaturgo, amante della regina di Svezia, allievo di Charcot all’istituto Salpêtrière di Parigi. Un animalista convinto che amava allo stesso modo animali ed esseri umani.
E che dire di Jacques Fersen, che nella sua villa era dedito all’oppio e al suo amante romano, Nino Cesarini. Anche Krupp, il signore tedesco dell’acciaio, aveva scelto Capri come approdo: e per giungere in tranquillità al suo panfilo fece costruire la via Krupp, da Capri verso Marina Piccola: un impressionante zig zag a strapiombo sul mare (purtroppo si ammira solo dai Giardini di Augusto, è chiusa al pubblico). E la Casa Rossa di Anacapri fu edificata tra il 1886 ed il 1899 dall’eccentrico colonnello americano John Clay MacKowen, anche medico.
Come consiglio finale vi dirò che è incredibilmente tranquilla, è un’isola dalla dimensione rilassante. Il turismo di massa c’è, ma si tratta di escursionisti che per lo più arrivano al mattina e se ne vanno al sera. Quando anche l’ultima nave è partita su Capri cala la pace: di auto ne circolano pochissime perché le stradine che salgono in collina sono strette, spesso a gradini. A Capri si cammina molto, a Capri non ci sono scappamenti o clacson. Sul fare della sera l’isola sfodera il suo fascino assoluto. Se ci andate, pernottate almeno un paio di giorni, per gustarvi questa incredibile magia.
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