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Questo articolo è stato aggiornato il Maggio 2, 2017
La Costa Azzurra non è una meta low cost. Me ne sono resa conto mentre cercavo di organizzare una vacanza per riposarmi qualche giorno al mare non troppo lontano da casa mia, in Piemonte, e dove qualche notte in un hotel confortevole non costasse quanto il Waldorf Astoria. Dopo aver visto i prezzi degli alberghi di Saint-Tropez, Cannes e Nizza, stavo quasi per gettare la spugna. Ma non mi sono arresa e ho fatto bene perché, con qualche accorgimento, si può organizzare una vacanza low cost in Costa Azzurra.
Come arrivare in Costa Azzurra
La Costa Azzurra si estende dal confine con la Riviera Ligure fino a Cassis, toccando località come Beaulieu-sur-Mer, Cap-Ferrat, Villefranche-sur-Mer, Cannes, Antibes, Saint-Tropez e Juan-les-Pins. Tutte le città sono ben collegate all’Italia e, per chi vive tra Piemonte, Lombardia e Liguria, il modo migliore di raggiungere la riviera francese è in auto con un viaggio che in media non supera le quattro ore.
Per chi invece arriva da regioni italiane più lontane, l’aereo è il mezzo di trasporto più conveniente: l’aeroporto di Nizza si raggiunge da Roma, Napoli, Cagliari, Palermo e Venezia con diverse compagnie low cost. Da prendere in considerazione anche il treno: dal Nord Italia fino a Ventimiglia si arriva con le Ferrovie Italiane, per proseguire poi con un regionale della linea Thello che fa numerose fermate intermedie fino a Marsiglia.
Dove dormire in Costa Azzurra
La costa meridionale francese era già nota alla fine del XVIII secolo, quando divenne una delle destinazioni estive preferite dai nobili inglesi e, due secoli più tardi, da artisti del calibro di Picasso e Matisse. Anche se negli ultimi quarant’anni è a mano a mano diventata una destinazione meno aristocratica e più popolare, gli hotel in molte città hanno ancora prezzi da resort di lusso. Una stanza al famoso Negresco di Nizza parte dai 500 euro e una sistemazione più modesta lungo la Promenade des Anglais si aggira sui 200 euro nei mesi estivi. Meglio dunque scegliere località meno note ma comunque ben collegate alla maggior parte delle città della costa tramite i mezzi pubblici.
Dopo estenuanti ricerche, ho trovato l’albergo che mi ha permesso di rimanere in Costa Azzurra per quattro notti senza dover rapinare una gioielleria per pagare il conto. L’Hotel Saint-Aygulf si trova nella piccola cittadina omonima, ad appena cinque chilometri dalla più rinomata Saint-Raphaël. È una struttura moderna, pulita e confortevole proprio di fronte al mare. Le camere standard con balcone e vista giardino sono spaziose e contemporanee, e il costo medio in alta stagione si aggira sul centinaio di euro. Nel prezzo sono inclusi il posto auto nel cortile interno, la colazione abbondante, e lo sconto per sdraio e ombrellone al beach club.
Dove mangiare in Costa Azzurra
Saint-Aygulf è un piccolo centro a misura di turista, dunque non scarseggiano i posti tra cui scegliere quando si tratta di mangiare. Il giorno in cui sono arrivata in Costa Azzurra la pigrizia mi ha impedito di fare altri chilometri: dopo un paio di ore passate in spiaggia sono a malapena riuscita a trovare la forza per prenotare un tavolo al Martinus, il ristorante dell’albergo. Ottima la location, con il terrazzo in riva al mare, e buona la scelta dei piatti un po’ troppo elaborati ma a prezzi accettabili.
Un’altra opzione, ottima sia per il pranzo che per la cena direttamente in riva al mare è il Bleu et Blanc, con una scelta che varia dalle insalate, alla carne grigliata, ai fritti di pesce. Per la sera è bene ricordarsi di prenotare già al mattino perché i tavoli sono pochi e il locale tende a riempirsi in fretta.
Per chi dimenticasse di prenotare o non trovasse più un tavolo disponibile al Martinus o al Bleu et Blanc, rimane comunque la terrazza del Galiote: l’aspetto è quello di una pizzeria di second’ordine, con i tavoli di formica, le sedie di plastica della Algida e i paravento di canne di bambù, ma le moules frites, le cozze fritte servite con il Roquefort, sono da ristorante di prima qualità.
Da non dimenticare che a pochi chilometri di distanza ci sono sia Fréjus che Saint-Raphaël, dove la scelta dei locali è molto più ampia e variegata.
Cosa fare in Costa Azzurra
Per una vacanza rilassante tra spiaggia e promenade, Saint-Aygulf è la meta ideale: è forse una delle poche spiagge di sabbia bianca della Costa Azzurra. Un ombrellone, due sdraio comode e un cocktail, un tuffo nell’acqua tiepida che non diventa mai alta, e il tempo vola.
Io però dopo un giorno trascorso in spiaggia ho bisogno di vedere altre cose. Da Saint-Aygulf, in meno di un’ora si raggiunge Nizza: una passeggiata lungo la Promenade des Anglais e una capatina al marché au fleurs nella città vecchia. Poi, una sosta per l’aperitivo a base di ostriche e un bicchiere di vino al Café de Turin dove, per poco più di una ventina di euro, si viene catapultati in un’atmosfera di altri tempi. Dopo l’aperitivo, ci si sposta a nord della città, al Museo Chagall. Per la cena si può prenotare un tavolo al vicino Le Comptoir, locale biologico dove il menu cambia ogni giorno a seconda di quello che è disponibile al mercato. Una fetta di quiche o una zuppa, un piatto di pesce o carne e un dolce costano appena 17 euro: un prezzo decisamente più basso rispetto ad altri locali del centro.
Un’altra gita permette di raggiungere in meno di un’ora il centro di Grasse, città dell’entroterra dove si trovano le sedi di tre profumerie storiche francesi: Fragonard, Molinard e Galimard. È possibile visitare le tre maison, oltre che acquistare i loro prodotti. Il villaggio di Grasse è piccolo e un po’ trasandato, ma vale la pena di fare una passeggiata tra le vie del centro.
A trenta minuti da Grasse si trova St. Paul de Vence, uno dei villaggi che più mi è rimasto impresso. Si lascia l’autostrada e si guida lungo strade strette e tortuose nell’entroterra, fino a raggiungere questo piccolo paese che da sempre è meta di pittori e artisti che si sono ispirati per le loro opere alle sue casette riparate dalle mura. Da non perdere una visita alla Fondation Maeght, dove si trovano opere di Chagall, Matisse e Mirò, seguita da un aperitivo in uno dei tanti locali del centro interamente pedonale e da qualche acquisto di formaggi e prodotti provenzali da Le Fromager.
In direzione opposta si trova una destinazione poco nota: Grimaud, un minuscolo villaggio medioevale arroccato in cima a un colle. Deve il suo nome al castello dei Grimaldi, di cui ora non rimangono che le rovine. Oltre alla vista sul mare e sul golfo di Saint-Tropez, meritano una visita le vie lastricate che si arrampicano verso la montagna, tra una boulangerie e una bottega che vende oggetti di artigianato: lampade, portafogli, vasi di terracotta. Tra i locali che propongono cucina provenzale, ci sono L’Ecurie de la Marquise, locale eccentrico ma con prodotti di qualità, e Le Fleur de Sel, dove si mangia sulla terrazza all’ombra di un ulivo.
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