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Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 29, 2016
Il Cilento è una terra che ti entra nel cuore, nell’anima. Una terra fatta di semplicità, legami, riservatezza, cibo genuino, tradizioni, mare blu. Una terra dalle mille sorprese, dai tanti sorrisi e dalle enormi potenzialità. Una terra dai sapori forti, una terra riservata e in parte ancora vergine.
Una terra bella in tutte le stagioni, ancora più bella quando non è affollata dai turisti di agosto. Il flusso turistico estivo arriva a picchi straordinari, basti pensare che nel periodo di Ferragosto Marina di Camerota passa dai 4.000 a 70.000 abitanti. Occhio quindi a scegliere i mesi migliori per godere di tutti i luoghi, le spiagge e i ristoranti senza le grandi folle.
Questa zona a cavallo fra Campania e Lucania, quasi interamente nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, si estende dalle montagne (il Monte Cervati arriva a 1899 m s.l.m. più alto della Campania) al mare profondo di Palinuro, ospita numerosi piccoli centri che spesso sembrano aggrappati alle rocce (alcuni superano i 600 m di altitudine), fra loro collegati da tortuose strade non sempre in buone condizioni. Ma è proprio la lentezza a rendere unico questo territorio. Qui si può riscoprire il piacere di perdersi fra strade strette e poco battute, di fare l’autostop. Sembra davvero di tornare indietro nel tempo, un tempo di rapporti sociali e “buongiorno” e “buonasera”, di grandi mangiate.
Questa porzione di Campania, che sembra a volte dimenticata da tutti, si può raggiungere in treno (numerose le fermate della linea regionale che porta in Basilicata) da Salerno, in autobus dai centri maggiori di tutta Italia (il viaggio è lungo ma economico) e in auto; quest’ultima alternativa, non necessariamente la più economica e breve, risulta indispensabile per gli spostamenti fra le diverse località a causa della carenza di mezzi pubblici.
Il Cilento non è però solo costa. E’ luogo magico per gli amanti della natura e del trekking, del mare e delle immersioni, del buon cibo e delle antiche tradizioni, del relax e della genuinità, della storia e dell’arte (meravigliosi le aree archeologiche di Paestum e Velia); dai paesi abbandonati di San Severino e Roscigno alle sorprendenti Cala Infreschi e Cala Bianca, passando per la Certosa di Padula, le località turistiche di Acciaroli e Marina di Camerota, gli uliveti e i castagneti dell’entroterra, le grotte di Pertosa e Auletta, è difficile non rimanere affascinati da questa generosa terra di confine. I piccoli centri abitati dell’entroterra costellano i pendii e sono interessanti mete lontane dal caos della costa, attrezzata e affollata. Le strutture ricettive (hotel, campeggi, case vacanza, residence ecc..) e gli stabilimenti balneari infatti non mancano in tutto il lungomare ma il mio suggerimento è, se ne avete la possibilità, di spostarsi verso l’interno alla scoperta di luoghi affascinanti e nascosti, che spesso riservano sorprese culturali ed eno-gastronomiche.
Durante tutto l’anno inoltre i 200 paesi del Cilento offrono sagre, festival, eventi di ogni genere alla scoperta di un territorio dalle molteplici peculiarità e contraddistinto dalla convivenza di aspetti tanto diversi quanto perfettamente amalgamati.
Il Cilento è, nel mondo, l’area geografica maggiormente rappresentativa per la Dieta Mediterranea e ha conquistato un riconoscimento UNESCO nel 2010. In un viaggio in questi luoghi non potete non provare la Maracucciata (una polenta di grano e maracuoccio, un piccolissimo legume coltivato gelosamente soltanto a Lentiscosa, una frazione di Camerota), le melanzane ‘mbottonate, lagane e ceci, il fico bianco del Cilento, la pizza e le sfrappole (nel periodo invernale). Se farete tappa alla bellissima Camerota, il piccolo paese arroccato a 5 km dalla costa, le due tappe culinarie obbligatorie devono essere l’Antica Osteria del Borgo e la Rianata A’ Vasulata, entrambi piccoli locali tipici, dove si gustano pietanze ottime a prezzi davvero convenienti.
La pizza e i panuozzi dell’osteria sono qualcosa di splendido,così come le sue grandi tavolate apparecchiate nella stretta via al centro del paese; la Rianata è uno di quei posti che ti ricorda di quanto l’Italia sia bella. Un enorme forno a legna all’ingresso del locale e una distesa di delizie gastronomiche da far impazzire chiunque. C’è n’è per tutti, vegetariani e non, amanti dell’aglio, del fritto, della pasta…Servizio semplice così come l’ambiente. Mangiare e bere bene è prerogativa di questa terra magica, il tutto accompagnato dalla simpatia e gentilezza dei cilentani, popolo dal cuore grande e dall’ospitalità generosa.
Lasciatevi sorprendere, lasciatevi raccontare storie di paesi e tradizioni, giocate a carte al bar, fatevi portare negli immensi uliveti, a scoprire gli jazzi, staccate il cellulare e fate posto alle emozioni. Non mi resta che augurarvi un buon viaggio, fra bellezza e semplicità.”
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