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Tulum, Messico: l’antica città Maya dell’alba

3 minuti di lettura
Se la storia dei Maya vi appassiona, dovreste visitare - almeno una volta nella vita - l'antica città dell'alba: Tulum. Raggiungerla è semplice e costa poco.

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Questo articolo è stato aggiornato il Gennaio 31, 2018

Tulum, città Maya dell’alba.
L’antica città Maya affacciata sull’oceano raggiungibile da Playa del Carmen con pochi spiccioli.

Posta in cima ad una scogliera a ridosso sul mare, Tulum è uno dei più suggestivi e famosi siti archeologici del Messico, dunque già per questo merita sicuramente una visita; ma se vi dicessi anche che si può raggiungere comodamente con pochi soldi da Playa del Carmen o da tante altre località costiere?

Come raggiungere Tulum

Esistono vari modi per raggiungere il sito archeologico: autobus turistici, visite guidate, taxi… questi mezzi hanno sicuramente dei vantaggi, ma un costo piuttosto elevato.
Se dunque volete risparmiare, come è stato nel nostro caso, vi consiglio di sfruttare gli economicissimi taxi collettivi, meglio noti con il nome Colectivo.

Il Colectivo è il mezzo di trasporto più utilizzato dai messicani. Funzionano più o meno come le nostre corriere di linea: percorrono avanti e indietro la strada che fiancheggia la costa fermandosi a richiesta dei passeggeri.
Sono facilmente riconoscibili, si tratta infatti di pulmini da 12/15 persone, solitamente di colore bianco, riportano sopra la scritta “Colectivo” e la loro destinazione.

Noi abbiamo preso il Colectivo da Playa del Carmen all’indirizzo Calle 2 Norte tra la 15a e la 20a, ma si può prendere da molti altri posti: basta prima informarsi dove passa e fermarlo con un’alzata di mano mentre arriva.
Se fate cenno ad un Colectivo di fermarsi e questo non lo fa non vi preoccupate, sarà semplicemente pieno; attendente 5-10 minuti e ne passerà un altro.

Una volta saliti, comunicate all’autista che volete scendere a “Tulum Ruinas” e godetevi il viaggio; la durata è più o meno di un’oretta. La spesa a tratta è di appena una quarantina di pesos a testa (circa 2€) e, una volta arrivati, dalla fermata è possibile raggiungere l’ingresso del sito con una piacevole passeggiata di una decina di minuti.

L’ingresso di Tulum: un consiglio

Una cosa importante da ricordare prima di entrare nel sito è che l’unico bagno presente in zona si trova a lato della biglietteria, dunque sfruttatelo prima di entrare. All’interno del parco archeologico non ci sono né bagni né bar.

Una volta pagato il biglietto di ingresso che, se il prezzo non è cambiato, è di 65 pesos (nel caso entriate con videocamere dovrete pagare un supplemento di 30 pesos), ci si può finalmente immergere nella bellezza dell’antica fortezza maya sul mare.

Le origini di Tulum

La città originariamente era chiamata Zama (antica parola maya per definire l’alba) ed era probabilmente dedicata al culto del dio Discendente.
Dalla cima della sua scogliera, il sorgere del sole dalle profondità del mare doveva essere per i maya uno straordinario spettacolo soprannaturale; infatti fu proprio il movimento del sole all’alba che influenzò la costruzione di vari suoi edifici.

Ad esempio, durante il solstizio d’inverno, la luce del sole nascente attraversa precisa una fila di finestre alla destra del Castillo (edificio più importante del sito) proiettandosi nel centro della città.

Zama successivamente cambiò il nome in Tulum (mura, steccato) per la lunga cinta di mura ancora ben riconoscibile che le fu costruita attorno. Tuttora non è chiaro se questa barriera venne costruita per proteggere il complesso di templi e palazzi da eventuali invasori o per dividere i sacerdoti dalla gente comune che abitava all’esterno. Bisogna infatti ricordare che, come per tutti i siti archeologici maya, la parte della città arrivata fino a noi è quella costruita in pietra, quindi solo i palazzi governativi e i luoghi di culto. Il resto della città (case e luoghi per la gente comune) era costruito in legno, quindi non ne è rimasto nulla.

Il tour di Tulum, unico al mondo

Il sito è composto da vari edifici e davanti ad ognuno di essi è posto un tabellone riportante varie informazioni e curiosità in spagnolo e in inglese. Quindi, anche se non avete acquistato la guida turistica all’ingresso, la visita risulta comunque molto piacevole e di facile comprensione.

Il sito è visitato ogni giorno da tantissimi turisti (questa è l’unica cosa che può guastare la vostra visita), dunque per ovvi motivi non è possibile salire sulle rovine e il sentiero è delimitato da cordicelle.
Malgrado l’affluenza di gente, su ogni edificio e sui prati circostanti troverete un grandissimo numero di iguane che, come silenziose sentinelle, osserveranno i vostri movimenti.

Il sito archeologico non è grande, in tutto il tour tra le rovine durerà più o meno un paio di orette. Crediamo comunque che per la sua bellezza, la sua unicità (e il suo prezzo), almeno una volta nella vita valga la pena visitarlo.

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Informazioni sull'autore
Laureata in lingue e letterature straniere, in Inglese Giapponese e Cinese, e da sempre appassionata di carte e mappe, Silvia ama partire alla scoperta di posti nuovi. In ogni suo viaggio cerca di entrare in punta di piedi nella cultura del luogo in cui si trova, di comprenderla il più possibile senza creare disturbo, ricavandone esperienze e ricordi unici. Appassionata di Oriente, ma non solo, visita ogni luogo preferendo come mezzo di trasporto le proprie gambe per non perdersi il pulsare della vita quotidiana locale. Suoi compagni inseparabili: una cartina del luogo, scarpe da ginnastica e il marito Manuel che l’accompagna ovunque.
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