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Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 17, 2014
Parlare di Settimana Santa a Molfetta, è davvero molto riduttivo! Infatti già dalla mezzanotte tra il martedì grasso ed il mercoledì delle ceneri si inizia a respirare il profumo delle tradizioni e dei riti propri della Quaresima con la Processione della Croce che si snoda per le principali vie della città, ricordando a tutti che si entra in un periodo di penitenza e riflessione.
A ciò si aggiunga che da poco è stata recuperata un’antica usanza della città: appendere in uno dei vicoletti del centro storico la c.d. Quarantana. Quest’anno, in verità, è stata appesa all’ingresso dell’arco di ingresso al centro storico della città. Si tratta di una vecchietta di pezza, tutta vestita di nero, che rappresenta i giorni del digiuno in attesa della Pasqua; essa porta in petto un’arancia in cui sono conficcate ben sette piume, che simboleggiano le domeniche che ci separano da Pasqua, giorno in cui la vecchina viene fatta bruciare.
Sicuramente il venerdì antecedente alla domenica delle Palme si entra nel vivo dei riti della Quaresima con la Processione della Beata Vergine Addolorata, portata a spalla dai confratelli dell’Arciconfraternita della morte, cartterizzati dal tipico sacco nero. La processione parte dalla Chiesa del Purgatorio per le ore 16 e dopo ben 8 ore in giro per il centro storico e le principali arterie del centro cittadino, ritorna in Chiesa per mezzanotte. Ad essa partecipano ovviamente i confratelli, i religiosi, le donne della Pia Associazione di Maria S.S. Addolorata, completamente vestite di nero e un cospico numero di semplici credenti. Tutti portano un cero in mano e durante la processione si alternano le preghiere alle marce funebri, musiche struggenti, vera e propria colonna sonora di questo particolare periodo dell’anno per tutti gli amanti della tradizione e per i credenti. Le marce funebri vengono eseguite dalla banda che segue il corteo, in particolari punti del tragitto, quelli più caratteristici, per creare maggiore trasporto e suggestione.
Passando alla Settimana Santa vera e propria, il Giovedì Santo dopo le cerimonie liturgiche pomeridiane, le Chiese preparano i loro repositori, i c.d. sepolcri, in maniera artistica, addobbandoli con fiori, candele, luci ed elementi di arte povera. La città è gremita di visitatori locali e turisti pronti a visitare i sepolcri, che secondo la tradizione devono essere visitati in numero dispari. I ragazzi e non solo, spesso trascorrono tutta la serata in giro, rifocillandosi con il c.d. pizzarello, un filoncino con le estremità allungate farcito con tonno e per chi lo desidera anche con ulteriori varianti (capperi, pomodoro, acciughe…). Questo serve a rimanere in forza per assistere alla più suggestiva delle processioni: la Processione dei Santi Misteri che iniza alle 3.30 della mattina del venerdì Santo nel più assoluto silenzio, rotto solo dalle marce funebri e dalle preghiere, e soprattutto nel buio del Borgo Antico della città. La processione parte dalla Chiesetta di Santo Stefano e vede il susseguirsi delle statue che rappresentano il Calvario di Gesù prima della morte. Nell’ordine abbiamo: Gesù nell’Orto degli Ulivi, seguito da Gesù alla Colonna (flagellato), Gesù coronato di spine, Gesù al Calvario e infine Gesù Morto… la statua più attesa e più ossequiata. I confratelli infatti hanno il cappuccio abbassato in segno di rispetto e per non farsi riconoscere dalla folla che li guarda e li segue. La Processione dura ben 9 ore rientrando nella Chiesa di santo Stefano nella mattinata del Venerdì Santo.
Infine il Sabato Santo si tiene la processione delle famosissime statue dei Santi realizzate da Giulio Cozzoli, scultore molfettese che le ha realizzate tutte in cartapesta. Devo dire che sono davvero bellissime, di un’espressività unica e talmente reali che sembrano voler prendere vita. Questa processione parte della Chiesa del Purgatorio alle 11.30 del Sabato e vede il susseguirsi di ben 7 statue: San Pietro, La Veronica, Santa Maria Cleofe, Santa Maria di Salomè, Santa Maria Maddalena, San Giovanni Apostolo e la Pietà. La processione si snoda per le vie della città fino a sera, momento in cui si concludono i riti della Settimana Santa con le funzioni pasquali che danno il via alla festa della Risurrezione.
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