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Questo articolo è stato aggiornato il Febbraio 20, 2017
Seattle, la Emerald City dello stato di Washington, appare come una di quelle città lontane e remote. Di sicuro deve la sua fama più per personaggi come Kurt Cubain e Jimy hendrix o per la serie tv Grey’s Anatomy. Vale comunque la pena di dedicarle del tempo: visitabile anche in sole 24 ore è un perfetto punto di partenza per visitare la vicinissima costa dell’Oregon.
L’Hotel Moore, anche se un po’ datato, è una perfetta base di partenza per esplorare la città: situato in una posizione strategica consente di raggiungere tranquillamente a piedi le principali attrazioni della città. E soprattutto è davvero a pochi passi dal famoso e storico Pike Place Market. La giornata incomincia presto. Sveglia alle 7.30, il tempo di una doccia e via. Si parte dal murales “Greetings from Seattle” a breve distanza dall’hotel ed è come se avessi ricevuto il benvenuto dalla Emerald City. Colazione in un posto speciale che per tutti gli “Starbucks lover” non può mancare: è proprio qui a Seattle che ha aperto il primo locale della famosa catena, tutt’ora conservato come alle sue prime origini. Andate presto così eviterete le leggendarie code che si formano nelle ore centrali della giornata. Un white chocolate caffè e un cinnamon roll preso a fianco nella famosa Piroshky Piroshky, e si parte.
In attesa che il Pike Place Market si animi, percorro la stradina di Post Alley per arrivare al Gum Wall: qui migliaia di chewingum colorate sono state appiccicate alle pareti. Ovviamente non posso resistere e ne attacco una anch’io. Da lì mi sposto sulla via principale della città verso il quartiere alternativo di Pioneer Square pieno di negozietti interessanti. Molto carino Smith Mercantile piccolo e particolare.
Ritorno verso il mare, su Alaskan Way, e mi dirigo al Pier 50 dove partono diverse linee di water taxi. Prendete quella per West Seattle (partenze ogni mezz’ora): con soli 5 dollari farete una breve e rilassante escursione della durata di circa 30 minuti (A/R) con vista sullo skyline della città. Come alternativa, potete prendere il traghetto per Vashon Island, ma perderete molto più tempo per vedere lo stesso panorama.
Ritornata sulla terra ferma, costeggio tutta la parte del porto con i docks che ospitano negozietti carini di souvenir e diversi posti dove poter mangiare. Ma il mio obiettivo è tornare al Pine Pike Market: il mercato è uno dei più antichi negli Stati Uniti e colpisce per la sua particolare struttura. Suddiviso su più piani, è quasi labirintico con numerosi negozietti di articoli artigianali e di memorabilia. La parte più animata è a quella al livello della strada, qui è un misto di colori e profumi con le bancarelle dei farmers locali che si alternano ai numerosi stand dove degustare dal pesce ad altre specialità. Un saluto alla mascotte del market ed è ormai passata l’ora del pranzo. Decido di andare dal famoso Beechers su consiglio di un’italiana trapiantata a Seattle da oltre 20 anni. Il mio scetticismo viene vinto dalla bontà del “mac and cheese” più buono che io abbia mai assaggiato.
Appena terminato il pranzo, con un taxi mi sposto all’Olympic Sculture Park. Quattro passi tra le varie sculture (in alternativa visitate il giardino botanico) e raggiungo lo Space Needles. Per risparmiare tempo e coda ho acquistato il biglietto on line con salita alle 16. In cima la vista non è nulla di così eclatante e non perdo molto tempo.
Lo Space Needles è però il simbolo di questa città e sicuramente conquista più per la sua struttura architettonica. Quasi a fianco, spendendo ben 25 dollari entro all’EMP, il museo della pop culture. I cultori della musica potranno apprezzare mostre dedicate ai Nirvana o a J. Hendrix. Al secondo piano un laboratorio interattivo musicale mentre al piano sotterraneo è il cinema a diventare protagonista con numerosi cimeli di film di fantascienza. All’uscita salgo a bordo della monorotaia per tornare nella zona del mercato dove cenerò in uno dei micro-birrifici più gettonati della città, The Pike. Ma la giornata non è ancora finita!
Terminata la cena, in 20 minuti a piedi arrivo alla Columbus Tower, aperta fino alle 23. Il grattacielo è più alto dello Space Needles e da qui, con 11 dollari, potrete ammirare una spettacolare vista notturna alla Grey’s Anatomy. E’ giunta l’ora di tornare al Moore, domani si riparte. Per chi invece soffre il jet-lag potrà sempre arrampicarsi fino al Kerry Park e godere di una scena di “insonnia” d’amore.
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