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Questo articolo è stato aggiornato il Maggio 6, 2014
La Sardegna è un isola da gustare in ogni periodo dell’anno, questo è certo. In primavera però, quando i colori della natura di risvegliano ed il sole illumina quei paesaggi mozzafiato, l’isola riserva qualcosa di speciale ai viaggiatori “fuori stagione”. Eh sì! Cosa c’è di meglio di una passeggiata in spiaggia, di una visita ad una riserva naturale o di un tour in città quando le si può godere senza la folla di turisti che caratterizza i mesi di luglio ed agosto? Ecco 3 cose da non perdere in Sardegna fuori stagione.
Una visita all’isola di Caprera e alla casa di Giuseppe Garibaldi
Una volta arrivati a Palau, località balneare del nord-est della Sardegna, basta prendere uno dei traghetti diretti verso La Maddalena, isola principale dell’omonimo arcipelago. Come si dice, “la parte più bella è il viaggio”, ed è proprio così. Durante la traversata che dura circa venti minuti, l’occhio cade inevitabilmente sulla costa verde e frastagliata, sulle sfumature del mare che vanno dalle trasparenze del turchese al blu profondo. Un po’ di brezza marina fra i capelli ed eccoci arrivati. Da La Maddalena, è possibile raggiungere l’isola di Caprera sia in auto che con i mezzi pubblici, passando su di un lungo ponte sospeso sul mare che collega le due isole. Caprera custodisce un patrimonio incommensurabile di fauna e flora tipiche del Mediterraneo, la natura qui regna incontaminata e non è raro incontrare qualche cinghialetto o lepre lungo la strada. Dopo aver visitato la casa Mausoleo di Giuseppe Garibaldi ci si può dirigere verso un’incantevole baia chiamata Spiaggia del Relitto (il nome deriva dalla presenza degli autentici resti di una barca arenatasi lì parecchi anni fa), oppure, verso le suggestive Spiagge dei Due Mari, poste l’una alle spalle dell’altra. Per chi porta al seguito il proprio amico a quattro zampe nessun problema: a Caprera è infatti presente anche una dog beach.
Fare un salto a Cagliari
Cagliari (Casteddu in sardo) oltre ad essere una città portuale dalla storia antica è un capoluogo di regione che offre attrattive di vario genere. Una passeggiata per dedicarsi allo shopping lungo Via Roma, oppure ai portici con su lo sfondo delle barche ormeggiate. A pranzo o a cena invece, non si può perdere una mangiata di pesce fresco presso una delle osterie del lungo porto, dove provare il vino bianco Falanghina ed un buon piatto di spaghetti ai ricci di mare. La vista della città dal centro storico del Castello è incantevole sia di giorno che di notte, quando le viette di Cagliari si animano grazie ai numerosi locali notturni dove assaggiare prodotti tipici sardi (salumi e formaggi) serviti sulla tavola di sughero. In ultimo, non può mancare una passeggiata al Poetto, la spiaggia chilometrica che fronteggia Quartu Sant’Elena e lo stagno di fenicotteri rosa: di qui si può ammirare la Sella del Diavolo, il promotorio che domina la costa cagliaritana. Se siete interessati a Cagliari, vi consigliamo un guida scritta da chi ci vive.
Visitare i Nuraghi, le Domus de Janas ed altri reperti archeologici
Se d’estate non si riesce a fare a meno di visitare meravigliose spiagge della Sardegna, in primavera ci si può dedicare a scoprire l’identità più vera dell’isola, fatta di storia, archeologia e reperti unici al mondo. I Nuraghi, sparsi in tutta l’isola, sono antiche costruzioni megalitiche di forma tronco conica rappresentativi della Civiltà Nuraghica. La maggior parte degli studiosi ritiene siano stati costruiti nel II millennio A.c., a partire dal 1800 fino al 1.100 a.C.. Vi sono ancora dubbi sulla loro reale funzione, si è ipotizzato fossero torri o tombe monumentali, come anche case ed osservatori astronomici. Secondo alcuni, grazie alla loro forma e alla disposizione strategica sull’isola, i nuraghi avrebbero avuto invece una funzione difensivo-militare. Si tratterebbe in tal caso di costruzioni tirate su appositamente per accendere i fuoco e segnalare al nuraghe più vicino l’arrivo di nemici. Le Domus del Janas (in italiano “case delle fate”) sono invece secondo gli studiosi delle strutture sepolcrali costituite da tombe scavate nella roccia. In realtà nell’immaginario popolare sardo, le Domus de Janas sarebbero state le abitazioni di creature fantastiche, donne minute dai lunghi seni specializzate nella tessitura e custodi di immensi tesori, alla cui difesa erano preposte le “muscas maceddas”, orribili creature con la testa di pecora ed un solo occhio sulla fronte.
La lista di attività e di luoghi da visitare in Sardegna fuori stagione potrebbe essere infinita ma una cosa è certa: basterebbe un salto in uno di questi tre posti a lasciarvi dell’isola un ricordo indelebile.
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Già avevo voglia di visitare Cagliari ed ora sono ancora più convinto di dover fare una vacanza in Sardegna meno di mare e più da turista!
PS mi piacerebbe che aggiungessi qualche consiglio di viaggio sulle destinazioni sarde del mio portale http://www.gadders.eu ed anche avere un tuo guest post sul mio blog se ti va!
Ci sono stata solo una volta in Sardegna e ci ritornerò quest’estate. L’altra volta ho girato la zona dell’Ogliastra e soprattutto vicino Lotzorai. Non ero pratica però ho trovato una buona ed esaustiva guida. Se vi può interessare si chiama Lotzorai tra natura e cultura di fabbricadeisegnieditore. Vorrei avere anche delle info per quanto riguarda la zona di Oristano che è la zona che visiterò questa estate. Grazie!
Ci sono Nuraghi e Menhir che risalgono a 5000 a.c quindi la civiltà nuragica è ben più antica di quanto viene erroneamente indicato in alcune guide turistiche di viaggio.