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Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 24, 2015
Di Santorini si è parlato, si parla e si parlerà. Ma, fidatevi, di lei non ci si potrà stancare mai. Io mi ritengo una viaggiatrice piuttosto informata, proprio perché prima di partire leggo, leggo, leggo tanto e chiedo, chiedo, chiedo se è possibile anche di più. Proprio perché voglio arrivare alla mia meta preparata e pronta a vivere la nuova esperienza nel miglior modo possibile. Ma Santorini mi ha totalmente tolto il fiato.
Turistica sì, è innegabile ma se si è in grado di estraniarsi dal fragore dei turisti da crociera, Santorini è capace di stupire. Le sue persone, i gatti, le onde e (sembrerà banale) i suoi tramonti la rendono un’isola veramente magica. Io e il mio fidanzato, squattrinati quali siamo, abbiamo raggiunto questa meravigliosa isoletta dall’aeroporto di Bologna con una compagnia Low Cost Italiana, la Blue Panorama, che nel periodo estivo fa tratte verso la penisola Balcanica. All’aeroporto di Santorini è venuto a prenderci un collaboratore della ‘Pension George’ (prenotata attraverso Airbnb) nella quale avremmo soggiornato per i sette giorni successivi (ho notato che è una pratica molto comune) e ci ha accompagnati a Karterados, una località nella zona centro nord dell’isola, molto meno affollata rispetto alle mete più classiche.
Qui la calorosa accoglienza di Helen, signora sulla sessantina di origini inglesi che gestisce la pensione e gli appartamenti che ne fanno parte. Io ovviamente, curiosa come sono, le ho chiesto come fosse arrivata a vivere a Santorini e mi ha raccontato la storia di un amore romantico nato in giovane età fra una ragazza inglese in vacanza in un’isoletta delle Cicladi e un ragazzo greco che in quest’isoletta era nato e cresciuto, George. Per me è stata la prima magia di Santorini, sono sentimentale, parecchio. Quella stessa sera abbiamo deciso di mangiare in un ristorante di pesce proprio lì, a Karterados.
Ovviamente chiunque fosse andato a Santorini prima di noi ci aveva sconsigliato i posti tipicamente e visibilmente creati per i turisti, sia per una questione di costi che per la sperimentazione di una nuova cultura culinaria. Abbiamo tentato di attenerci a questo ma purtroppo, come racconterò, in alcuni casi non è stato possibile.
La mattina seguente abbiamo noleggiato uno scooter, sotto consiglio di Helen, preferendo una cilindrata un po’ più alta rispetto al classico cinquantino, viste le strade quasi montuose di Santorini, e siamo partiti alla scoperta dell’isola. Prima tappa ovviamente Thira, capoluogo di Santorini, poi Imerovigli e Oia. Sono tre luoghi splendidi, famosi soprattutto per i tramonti, veramente meravigliosi.
Queste tre località sono diventate, a detta dei locali, veramente molto turistiche soprattutto negli ultimi anni. Nei giorni seguenti abbiamo deciso di scoprire l’isola. Quindi abbiamo fatto rotta verso sud, dove abbiamo trovato posti molto caratteristici come la spiaggia di Kamari e di Perissa, la prima attrezzata ed organizzata per accogliere i turisti, la seconda, a mio parere, molto più rappresentativa della vera visione di vacanza degli abitanti si Santorini.
Kamari è un grande lungomare, pieno di localini e negozi che costeggiano la spiaggia; qui vige la particolare pratica secondo la quale chi mangia in un determinato luogo (ristorante, bar, paninoteca ecc) ha per tutto il giorno la possibilità di rilassarsi nel lido che gli è di fronte (probabilmente di proprietà dello stesso locale) completamente a titolo gratuito, quindi varie volte ne abbiamo approfittato.
Non potevamo non visitare la Spiaggia Rossa: il percorso è risultato piuttosto tortuoso (infatti un consiglio è attrezzarsi molto bene con cappelli e scarpe da ginnastica) però ne vale assolutamente la pena. Acqua cristallina e panorama faranno immediatamente sparire la fatica del cammino.
Irrinunciabile è la visita al vulcano Nea Kameni: ci sono molte mini crociere super low cost acquistabili un po’ ovunque, che permettono di visitare la Caldera di Santorini e l’isola vulcanica di Nea Kameni. Noi abbiamo fatto anche una sosta e un bagno nelle acque sulfuree presenti in un’insenatura del vulcano. Il nostro meraviglioso viaggio si è concluso con una tappa al faro di Santorini nella zona più meridionale dell’isola, in questa posizione è possibile vedere tutta la Caldera e il paesaggio marittimo circostante.
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