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Salar de Uyuni: come organizzare un’escursione

3 minuti di lettura
Paesaggi meravigliosi, notti stellate e tante emozioni da vivere nel Salar de Uyuni in Bolivia: uno dei luoghi da visitare nella vita! Tutti i dettagli e i consigli tecnici nel post.

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Questo articolo è stato aggiornato il Gennaio 31, 2020

Il Salar de Uyuni in Bolivia è assolutamente uno di quei luoghi da visitare almeno una volta nella vita. Collocato a sud ovest, quasi al confine con il Cile, il Salar si estende per oltre 10.000 km quadrati. Ci sono diversi modi per raggiungerlo a seconda degli ingressi.

Come raggiungere il Salar de Uyuni

Se si hanno pochi giorni a disposizione o, semplicemente, si preferisce una soluzione più comoda, si può optare per un volo interno da La Paz. Una delle compagnie suggerite è Amaszonas, economica e affidabile. Il tempo di volo è di un’ora in cui si può avere, dall’alto, un assaggio del deserto di sale e della sua estensione. Sempre da raggiungere in volo, si può partire da Tupiza. In entrambi i casi le città di ingresso al Salar sono collegate da bus notturni.

In ogni caso è assolutamente consigliato organizzare il tour con il supporto di un’agenzia locale. Ci sono infatti punti in cui la strada non è minimamente tracciata e le guide locali conoscono la zona a memoria. In molte zone poi, la rete cellulare è assente. Se si decide di partire da Uyuni, sicuramente più gettonata, ci si può affidare a Andes Saltes Expedition. Professionali e precisi, organizzano sia escursioni da 2 giorni che di 3 o 4 notti.

Salar de Uyuni: le tappe da non perdere

1. Il Cimitero delle Locomotive

Tra le tappe da non perdere all’interno del Salar c’è in primis il Cimitero delle Locomotive. Qui si possono ammirare i resti di vecchi treni e, su alcuni, anche salire. Un luogo suggestivo nonostante molto affollato dai diversi tour che attraversano il deserto.

2. Hostal di Sale

Altro luogo molto simpatico, in particolare per l’atmosfera che vi si respira è l’Hostal di Sale. A due passi dal monumento della Argentina/Bolivia Dakar, sorge una costruzione interamente in sale. Al suo interno, sono presenti solo dei tavolini dove ci si può appoggiare per mangiare qualcosa e i servizi igienici. Qui infatti i vari tour si fermano per pranzo/colazione servendo il cibo preparato prima della partenza.

3. Zona degli Esagoni

D’obbligo poi, è la Zona degli Esagoni. Si tratta di una parte del Salar dove la distesa di sale sembra infinita e che si presta facilmente per le foto più creative. Nel periodo di agosto si è circondati solo dal bianco più intenso, nella stagione delle piogge si può assistere all’effetto specchio, molto impressionante.

4. Isla Incahuasi

Altra tappa comune a tutti è Isla Incahuasi, l’isola dei cactus giganti. Molto scenografica, soprattutto se visitata di primo mattino con il sole che è appena sorto. L’isola si percorre facilmente e si può salire sulla sommità, godendo dello spettacolo del deserto davanti.

Due esperienze da non perdere

Tra le esperienze più emozionanti e memorabili da vivere nel Salar ci sono l’alba e il cielo stellato. La prima mette a dura prova i più temerari con il freddo pungente che entra sin nelle vene ma, ripaga, con lo spettacolo del sole che pian piano sorge, facendo brillare, poco per volta, ogni singolo granello di sale. Il tutto con le montagne sullo sfondo, che cambiano colore di volta in volta.

Anche l’esperienza della notte stellata non è da meno. Basta chiedere alla propria guida di uscire dopo cena per ammirare le stelle. Ci si ritrova nel buio più totale con le stelle che sembrano circondarvi e avvolgervi, nel silenzio e nel buio pesto. Pochissime infatti sono gli agglomerati di casucole e tutti molto lontani fra loro.

Come organizzare un’escursione nel Salar de Uyuni

Oltre alla scelta dell’agenzia, fondamentale, per far sì che l’escursione non diventi un incubo, è equipaggiarsi adeguatamente. Se nell’hostal proposto dal tour non mancano coperte di lana molto spesse che riescono a tenere caldi di notte, ci sono alcune cose di cui non si può fare a meno. Inoltre va considerato che gli hostal nei bagni (spesso comuni) hanno acqua calda solo a pagamento, quindi si può essere costretti ad usare acqua fredda.

Cosa portare quindi?

Innanzitutto capi tecnici antivento e, a seconda della stagione, medio – pesanti. Ad agosto, ad esempio, se di giorno ci sono momenti in cui al sole si può stare a maniche corte, di sera cala il freddo, molto secco. Sono consigliate maglie tecniche traspiranti, pile pesanti, un maglione di lana, giacche a vento imbottite e calzini adatti. Naturalmente si consigliano scarpe da trekking impermeabili e comode, cappelli di lana, guanti e sciarpe. Il vento che può tirare può essere in alcuni casi fastidioso. Inoltre a causa del forte riverbero del sole, occhiali da sole polarizzati e crema solare sono fondamentali. Piccoli accorgimenti che però permetteranno di vivere al meglio l’emozionante escursione nel Salar de Uyuni.

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Informazioni sull'autore
Emanuela, o meglio Ela, come la chiamava suo padre, è appassionata di viaggi fai da te, ottimista, instancabile, curiosa e buona forchetta. Napoletana classe 84, con sangue misto pugliese, è fortemente legata alla sua terra. Per lavoro si trasferisce a Roma, dove vive da 10 anni. Viaggiare fai da te per lei significa prepararsi al viaggio, studiando ogni singola tappa e i luoghi meno battuti. Perdersi tra mercati, osservare le persone, assaggiare la cucina locale e stare a contatto con la natura è tutto quello che non deve mai mancare nei suoi viaggi insieme ad un pizzico di avventura. Oltre i viaggi, i suoi hobby sono la danza, la cucina e il decoupage. Sul suo blog This Must Be The Trip, racconta di itinerari, aneddoti e delle emozioni dei suoi viaggi.
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