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Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 18, 2019
La Semana Santa è quel periodo dell’anno in cui la capitale spagnola si riempie di turisti. Se avete deciso di trascorrere la Pasqua a Madrid ecco alcune idee su cosa fare durante la vostra permanenza in città.
La Semana Santa: cosa aspettarsi
In Spagna la celebrazione della resurrezione di Cristo inizia la Domenica delle Palme e dura fino alla Domenica di Pasqua, da qui il nome “Semana Santa” perché si festeggia tutta la settimana. Dimenticate quindi la Pasquetta, che qui è un giorno lavorativo.
A Madrid, come in molte città spagnole, le processioni sono le grandi protagoniste. La tradizione vuole che i fedeli visitino le varie chiese della città, addobbate a festa per l’occasione.
C’è poi un vero e proprio protocollo sull’abbigliamento da scegliere: gli uomini saranno vestiti con abito e cravatta scuri mentre le donne indosseranno mantiglia e “peineta”, abito scuro che supera il ginocchio e scarpe comode. Non può mancare il rosario. Lo sfarzo e la stravaganza lasciano spazio alla semplicità e un look sobrio è la migliore scelta se decidete di visitare le chiese.
Le processioni
Il Mercoledì Santo è il turno della processione di Nuestro Padre Jesús de la Salud, della confraternita dei gitani, che percorre le strade del centro da Sol a Plaza Mayor.
Sono però le processioni del Triduo Pasquale che richiamano più fedeli e che riempiono le vie della città.
Consiglio di consultare sul sito ufficiale del Comune di Madrid o sul sito del turismo – quest’ultimo disponibile anche in italiano – gli orari e i percorsi delle processioni, dato che queste potrebbero influire anche sul tragitto degli autobus urbani e dei bus turistici.
Particolarmente importante è la processione della Hermandad del Silencio, di Venerdì Santo, che percorre le strade del Barrio de las Letras, famoso quartiere madrileno, così chiamato perché sono vissuti numerosi scrittori e artisti.
Le Tamboradas
Per concludere la Semana Santa, la Plaza Mayor si anima al suono dei tamburi della “tamborada”. Le “Tamboradas” sono state dichiarate Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dell’Unesco nel 2018.
Sono numerosi, poi, i concerti di musica sacra nelle chiese. Di solito l’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti.
Tradizioni gastronomiche
Per quanto riguarda la gastronomia, non c’è un vero e proprio menù di Pasqua anche se è d’obbligo mangiare le “torrijas“. Si tratta di un dolce spagnolo molto umile, fatto con fette di pane inzuppate nel latte e poi passate nell’uovo e successivamente fritte e ricoperte di zucchero e cannella. Sono tantissime le versioni: la possiamo trovare al forno o alla piastra, per chi vuole tenersi leggero, imbevuta di vino, ricoperta di cioccolato, nella versione salata e in quella vegana.
Ci sono poi i “buñuelos“, i “bartolillos” e la “leche frita” che sono altri dolci tipici di questo periodo. E dove provare tutte queste bontà? Sono numerose le pasticcerie che le preparano esclusivamente durante questa settimana e altrettanto numerosi i ristoranti che le includono nei loro menù.
Tra le migliori pasticcerie c’è il Riojano, in Calle Mayor 10, Moulin Chocolate, in Calle Alcalá 77, che ha vinto anche il premio al miglior Roscón de Reyes 2019, e la Pastelería Mallorca, in C/Velázquez, 59.
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