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Questo articolo è stato aggiornato il Gennaio 20, 2015
Quando si pensa al Salento si pensa all’estate. E’ un accostamento che va in automatico. Ma chi l’ha detto che al mare si va solo in estate? Sono ormai tanti i turisti che, spinti dai prezzi notevolmente più abbordabili, decidono di visitare Otranto durante la bassa stagione. A questo punto la domanda vien da sé: cosa fare a Otranto in inverno?
Di certo l’atmosfera sarà del tutto diversa. Trattandosi di una meta balneare non troverete la folla presente in piena estate, né eventi che solitamente si tengono in alta stagione. Tuttavia, per gli amanti del mare, della natura incontaminata e di quei luoghi un po’ fuori dal tempo, credo che Otranto sia la meta giusta per rilassarsi e immergersi nella natura proprio in quel periodo nell’anno in cui, liberi dalla folla, si può cogliere l’essenza vera di questa cittadina.
Ecco un breve elenco dei luoghi più suggestivi e ricchi di storia da visitare.
Il Faro della Palascìa
Si tratta di un faro costruito nel 1867 nel punto più a Oriente d’Italia. Recentemente ristrutturato, la sua importanza è stata riconosciuta dalla Commissione Europea che lo ha posto sotto tutela. E’ meta obbligatoria di tanti turisti, grazie alla sua suggestiva posizione. Il faro è, infatti, stato eretto a picco sul mare e si può accedere solo a piedi percorrendo un sentiero di brecciolina abbastanza ripido. Pensate che è tradizione aspettare l’alba di Capodanno proprio qui, al faro, in quanto, trattandosi del punto più a est d’Italia, vede sorgere la prima alba del nuovo anno. E, se sarete fortunati, riuscirete a scorgere all’orizzonte anche le montagne dell’Albania.
La Baia dell’Orte e la cava di bauxite
Non tanto distante dal faro della Palascìa, si può trovare un’altra zona di Otranto altrettanto suggestiva. Si tratta della Baia dell’Orte, collocata a sud di Otranto. La baia è immersa in piccole pinete tipiche della zona e in una fitta vegetazione variopinta. In particolare, in questa zona si trova la cava di bauxite, ormai in disuso, dove, grazie alle acque piovane, si è creato un lago artificiale di colore verde smeraldo. La cava è, infatti, nota anche come Lago Smeraldo. Il colore dell’acqua, così prezioso, è arricchito ancora di più dal contrasto con la pietra rossa e la vegetazione circostante.
I Laghi Alimini
Questa volta siamo a nord di Otranto e ci troviamo di fronte a due laghi, il lago grande, che sfocia nel mare, e il lago piccolo, uno di acqua dolce e l’altro di acqua salata, collegati tra loro tramite un canale chiamato, in dialetto locale, lu strittu. Qui siamo in uno scenario completamente diverso, immersi nella macchia mediterranea, In queste zone si possono, inoltre, avvistare cigni, fenicotteri, cicogne e oche. Se non fosse per l’odore di salsedine che arriva fino a lì, quasi ci si dimentica di essere al mare.
La Baia dei Turchi
Non molto distante dai laghi, sempre a nord di Otranto, si trova la famosa Baia dei Turchi, una baia selvaggia e incontaminata, raggiungibile solo a piedi. Il nome della baia è dovuto alla tradizione, secondo cui i Turchi sbarcarono proprio qui nel corso dell’assedio di Otranto nel lontano XV secolo. Ci troviamo in una spiaggia sabbiosa, bagnata da acqua cristallina, divenuta ormai celebre per la sua bellezza.
La Torre del Serpente
Ci troviamo, infine, di fronte al simbolo di Otranto, tanto importante da far parte dello stemma della città. La Torre del Serpente è una torre di avvistamento che pare risalga all’epoca romana. Il suo nome è dovuto ad un’antica leggenda che racconta di un serpente che ogni notte saliva dalla scogliera per bere l’olio che teneva accesa la lanterna del faro. Data l’antichità della torre, questa ha recentemente subito un restauro in quanto rischiava il crollo (come potete vedere dall’immagine). Si può arrivare alla torre tramite un piccolo sentiero sulla scogliera, che permette di ammirare il mare e immergersi nel suo profumo.
Foto di Giacomo Carena, Lucio, Andrea D’Alba, larrylurex, Barbara
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