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6 consigli utili per una vacanza a New York

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Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 13, 2013

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New York è la città che non dorme mai, la città dove tutto può succedere, dove i sogni diventano realtà e un sogno per molte molte persone.

Se il viaggio lo state organizzando da soli, come ho fatto io, potreste avere alcune difficoltà nel capire quali documenti e operazioni burocratiche sono necessari da svolgere prima della partenza. Su internet ci sono una multidudine di guide e diari di viaggio che ve lo spiegano, ma qui vi riporto i punti  principali, molto utili, da sapere e da tenere a mente per la vostra organizzazione di viaggio.

Le 6 cose da sapere prima di partire per New York:

1-  Documenti e il Sistema elettronico per l’autorizzazione al viaggio (ESTA):
Quali documenti portare a New York? I documenti necessari sono semplicemente due. Il primo è il Passaporto valido per gli Stati Uniti, che dovete fare (per chi non ce l’ha, presso l’ufficio Passaporti della Questura della vostra città. Io l’ho pagato un totale di 86 euro, compreso passaporto, foto tessere (4 di formato apposito) e marche da bollo necessarie (presso l’ufficio riceverete tutte le informazioni).
E poi l’ESTA, il visto necessario per entrare e poter rimanere negli Stati Uniti per motivi d’affari o di viaggio per un massimo di 90 giorni. Il visto lo dovete fare online sul sito italiano dell’Esta, al prezzo di 14,95 euro a persona ( questo era il prezzo di due anni fa). Il visto dovete tenerlo anche per quando uscite dagli Stati Uniti, verrete ricontrollati quindi non perdetelo.

2 – Norme Doganali:
All’ingresso della Dogana (in aeroporto), è vietato portare tutti quegli oggetti che sono vietati portare a bordo dell’aereo (liquidi, oggetti appuntiti, ecc), quindi prima di partire e dopo aver prenotato il volo leggete bene il regolamento della compagnia aerea con cui viaggiate.
Inoltre una volta atterrati negli Stati Uniti dovrete fare alcuni controlli. Vi verrà consegnato un questionario da compilare in cui dovrete dichiarare quali oggetti (in particolar modo elettronici) state portando con voi nella valigia. Questo è un punto un po’ delicato. Alcune persone dichiarano tutto quello che hanno in valigia, molte altre no. Io personalmente non ho dichiarato nulla e non è successo nulla, ormai quasi nessuno dichiara la propria macchina fotografica o altri oggetti personali, ma se volete stare tranquilli dichiarate gli oggetti più importanti che avete in valigia.
All’uscita dagli Stati Uniti vi verrà rifatta la stessa domanda e sugli acquisti fatti a New York che state portando a casa vi faranno pagare delle tasse (ulteriori  a quelle pagate al momento dell’acquisto). Per questo motivo ho preferito non dichiarare nulla, ma a voi la scelta. Credo che questi controlli ormai siano solo dei proforma che in aeroporto debbano fare ma non abbiate paura. Sia all’andata sia al ritorno è stato raro vedere qualcuno che abbia dichiarato qualcosa.
E’ proibito in secondo luogo portare negli Stati Uniti prodotti alimentari freschi, e se siete in possesso di denaro in contanti oltre i 10mila dollari è obbligatorio dichiararli.

3 – Cambio Valuta:
La moneta Statunitense è il Dollaro. Prima di partire io ho voluto provare a cambiare un po’ di soldi sia nella mia banca italiana, e successivamente, una volta atterrata a New York, presso l’aeroporto JFK. Questa scelte ve le sconsiglio in quanto mi hanno fatto pagare una tasso d’interesse alto. La scelta migliore è cambiarli sul posto. L’ufficio in cui ho sempre trovato il cambio più favorevole e dove vi consiglio di cambiarli  è  l’ufficio centrale di cambio a Time Square.
E’ molto grande, con diverso personale e ve li cambiando con un minor tasso d’interesse.

4 – Elettricità:
Il voltaggio americano è di 110 Volts e le prese elettriche sono diverse da quelle italiane. Le prese americane le potete acquistare in Italia, prima di partire, presso qualsiasi punto vendita di apparecchiature elettriche oppure direttamente a New York presso qualsiasi negozio di souvenir ad un prezzo molto conveniente (da 1 fino a un massimo di 3 dollari)

5 – Lingua:
a New York si parla prevalentemente inglese, ma essendo una città multietnica troverete tantissime persone parlare spagnolo e anche italiano. a New York ci sono tantissimi italiani ed è facile trovare americani che masticano un po’ d’italiano. Se non conoscete benissimo l’inglese non preoccupatevi, riuscirete certamente a  farvi capire.
Inoltre gli americani sono un popolo molto cortese, ogni volta che entrarete in un negozio oltre a salutarvi nell’immediato (cosa inusuale ormai in Italia) vi chiederano “How are you?” ovvero “Come stai?”, una loro frase tipica che vi sentirete ripetere molto molto spesso.

6 – Trasporti:

New York è una città molto grande e a mio parere bisogna girarla usando la metropolitana, soprattutto se si gira anche fuori Manhattan. Quindi quando uscite dall’aeroporto vi consiglio di fare l’abbonamento per la metro.
Girare alcune zone di Manhattan è molto molto carino quindi se non volete rinunciare alla bici, nei pressi di Central Park verrete “assaliti” dai noleggiatori di biciclette, contrattate con loro per ottenere  il miglior prezzo e iniziate la scoperta non solo del parco, ma anche delle vie principali dello shopping e i sobborghi NewYorkesi.
Durante la mia permanenza a New York ho svolto anche una “gita fuori porta” a Whashigton D.C. in una sola giornata. Ho preso il bus a due piani con wi-fi della compagnia Megabus che in 4 ore mi ha portato a destinazione ad un prezzo low cost ( 36 dollari andata e ritorno in giornata). In meno tempo potete raggiungere anche la città di Philadelphia. Fare tutto in una giornata è stato sicuramente stancante ma vedere la Casa Bianca da vicino è un’emozione unica e impagabile.

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Genovese di sangue ma Riminese di adozione. Sin da piccola, viaggiare è una necessità che la fa sentire realizzata. Dopo essersi diplomata come Tecnico dei Servizi Turistici è ora Laureanda in Scienze della Comunicazione ma non hai mai smesso di coltivare la sua passione continuando ad organizzare i suoi viaggi con le migliori offerte qualità/prezzo... dopotutto è Genovese!
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