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Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 16, 2016
Minorca è un’isola perfetta dove poter trovare acqua cristallina, ricca vegetazione, suggestivi punti panoramici e paesaggi che cambiano drasticamente da nord a sud e che, nel 1993, è stata dichiarata dall’UNESCO Riserva della Biosfera.
Rinomata meta per amanti della natura, viene spesso snobbata rispetto alle altre isole delle Baleari soprattutto da chi si muove con i bambini o da chi è in cerca di movida, ciò garantisce un turismo di qualità, consapevole e tranquillo.
Io sono stata a Minorca alla fine di agosto con mia figlia (che all’epoca non aveva ancora 2 anni) ed è stata una fantastica scoperta che consiglio senza ombra di dubbio.
Ho soggiornato presso l’Orange Carema Club Playa nel nord dell’isola nei pressi di Cala Tirant (carina, ma nulla in confronto alle altre spiagge dell’isola, quindi non siate pigri e non fermatevi mai su una sola spiaggia). Una soluzione economica, rispetto al fai-da-te, che comprendeva il volo a/r dall’Italia e la sistemazione in appartamento con pensione completa.
Grandi protagoniste di Minorca sono, naturalmente, le spiagge. Mai uguali e mai scontate.
Al Sud si trovano le spiagge più popolari e apprezzate dalla maggior parte dei turisti: mare cristallino incastonato in baie (più o meno grandi) caratterizzate da fitta flora mediterranea. Da non perdere sono Cala Mitjana e Cala Mitjaneta, Cala Macarella e Cala Macarelleta (quest’ultima piccola e raggiungibile attraverso un sentiero nel bosco).
Più pratiche e ampie sono Cala Galdana e Cala Turqueta, ben attrezzate e ideali per una giornata più sfaticata con prole al seguito.
A mio avviso, la parte più bella è comunque quella del nord: paesaggi lunari, sabbia rossa che contrasta con un mare blu e spesso agitato. Qui bisogna camminare, sempre, ma la fatica sarà ripagata da scenari unici.
Cala Pregonda e Cala Pilar ne sono due splendide testimonianze. Lungo il cammino dovrete seguire sentieri immersi in una natura più arida rispetto al sud, aprire cancelli (uno dei simboli dell’isola) e farvi incuriosire dalle torri realizzate con i sassi piatti che si trovano nell’area.
Oltre alle spiagge consiglio un tour alla scoperta dei fari dell’isola, magari al tramonto. Cap de Cavalleria (al nord) è a dir poco maestoso, Cap de Favaritx (ad est) suggestivo, la lunga strada che si deve percorrere per raggiungerlo è una favola.
Tra i paesini da visitare vi segnalo Binica Vell (molto carino perché tutto bianco, ma troppo turistico); Fornells (indicato per una passeggiata serale sull’elegante lungomare); Mao dove c’è l’autentico “Mercado de Pescados”, un affascinante centro storico con interessanti cafè nella piazza; Ciutadella che però vi consiglio di non visitare la domenica perché, anche in alta stagione, troverete tutto chiuso.
Consigli pratici: anche se andate in spiaggia portate sempre un paio di scarpe da ginnastica per affrontare i sentieri; compratevi un ombrellone poiché sono poche le spiagge attrezzate; noleggiate un’auto piuttosto che un motorino perché le distanze sono abbastanza ampie; se viaggiate con figli piccoli è obbligatorio portare lo zaino per bebè in spalla; non siate pigri!
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