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Viaggiare alla scoperta di luoghi segnati da un passato burrascoso e spesso violento ha un vero e proprio nome, ovvero: dark tourism. Con questa parola si indica quindi un “turismo oscuro”, che porta viaggiatori e turisti a visitare luoghi associati a morte, sofferenza o disastri.
Se quindi sei interessato a conoscere i luoghi abbandonati in Europa, in questo articolo troverai diversi spunti. Infatti oltre al più famoso Chernobyl, esistono tantissimi altri luoghi abbandonati in Italia e in altri paesi.
Luoghi abbandonati in Europa: Italia
Primo fra tutti in Italia, l’Isola di Poveglia. Ci troviamo vicino a Venezia, nella laguna veneta, dove si trova uno dei luoghi abbandonati più iconici. Questa isola infatti ospitò più di 160.000 persone durante la peste a fine ‘700 per fargli fare la quarantena. Chiaramente nessuno sopravvisse e per questo si dice che il 50% del suolo dell’isola sia costituito da resti umani.
Ma la storia di Poveglia non finisce qua perché nel 1922 venne costruito un ospedale psichiatrico sull’isola dove i pazienti non fecero una piacevole fine. C’è chi dice venissero tormentati dalle anime dei morti di peste e chi torturati, lobotimizzati e uccisi per volere del direttore dell’ospedale.
Un altro luogo tetro e intriso di dolore è l’ospedale Psichiatrico di Volterra costruito nel 1887. Questo ospedale è rimasto in funzione per 70 anni prima di essere chiuso nel 1978 in seguito alla legge Basaglia che vietava i manicomi a favore delle strutture pubbliche di igiene mentale.
L’idea iniziale era quella di creare un villaggio dove i malati potessero dedicarsi ad attività allo scopo di curare o stabilizzare i disturbi e tornare poi alla vita nella società. Questo progetto fu però presto abbandonato e questo ospedale diventò una sorta di carcere dove i malati venivano internati e sottoposti a forme di coercizione. Infatti questo luogo era conosciuto come il luogo del non ritorno. Al termine della chiusura dei manicomi poi, l’ospedale psichiatrico di Volterra fu lasciato in stato di totale abbandono.
Luoghi abbandonati Europa: Francia
Fleury è uno dei tanti villaggi abbandonati della Francia in seguito alla battaglia che la ridusse quasi in cenere. Si trova proprio in mezzo a un bosco e ad oggi non rimane che una cappella dove un tempo sorgeva la chiesa del paese. Oltre a questa, si troveranno diverse rovine di pietra delle fondamenta di alcune case. Non mancheranno poi lungo la strada, indicazioni di quel tempo per raggiungere la drogheria, la fonderia, il fabbro e la scuola.
Ad ogni modo è considerato, a differenza di altri, un luogo sicuro da visitare infatti ogni anno sono diversi i turisti che lo raggiungono.
Un altro luogo abbandonato in Francia è la Necropoli Nazionale e l’Ossario di Douaumont. Qui riposano 130.000 soldati francesi e tedeschi sfollati dopo i combattimenti. Poco distante si trova anche un piccolo cimitero che domina la vista con la sua impressionante distesa di 15.000 lapidi cristiane, ebraiche e anche musulmane, posate al suolo a ricordo del sacrificio delle forze coloniali francesi che si unirono per sconfiggere i tedeschi durante la battaglia di Verdun.
Luoghi abbandonati Europa: Germania
Uno dei luoghi abbandonati più famosi in Germania è Spreepark un parco di divertimenti realizzato dai sovietici nell’ex est. In seguito al crollo del muro il sito fu prontamente abbandonato e lasciato alla
rovina.
In Germania poi non si può non citare Beelitz, un immenso complesso ospedaliero composto da circa 60 edifici, costruito nel 1898 nella parte sud-ovest di Berlino.
Originariamente era adibito a sanatorio per tubercolosi, ma fu in seguito trasformato in ospedale militare, durante la prima guerra mondiale. Proprio nel corso della “Grande Guerra” fu addirittura Adolf Hitler a trovare posto fra i soldati feriti curati al Beelitz-Heilstätten, quando fu ferito nella battaglia della Somme del 1916.
Luoghi abbandonati Europa: Spagna
Uno dei posti abbandonati in Spagna con più storia alle spalle è Belchite, un paese fantasma nei pressi di Saragozza dove si svolse una famosa battaglia nella Guerra Civile. Questa cittadina venne occupata durante la guerra civile spagnola e in seguito assediata dal 22 agosto 1937 fino al 5 settembre 1937. Tra i corrispondenti di guerra, vi fu anche Ernest Hemingway che documentò la distruzione. Come conseguenza della battaglia, il paese rimase completamente distrutto e si decise di lasciarlo così com’era, a ricordo del combattimento. Le rovine sono oggi aperte al turismo.
Un altro luogo abbandonato è il Monastero de Rioseco, a Burgos. Si tratta di un sito religioso di cui restano in piedi solo rovine e il ricordo dei monaci bianchi dell’ordine dei Cister. Infatti fu abitata per tanti anni dai monaci bianchi dell’Ordine Cistercense, chiamati così per il loro abbigliamento, al contrario dei monaci cluniacensi, noti come monaci neri. In seguito poi alla guerra peninsulare le truppe francesi si appropriarono del monastero e di conseguenza i monaci furono espropriati. Successivamente in un’asta pubblica, la maggior parte dei beni della comunità venne venduta ma il monastero non trovò alcun acquirente e da allora in poi rimase abbandonato. A causa del suo stato di abbandono il monastero si trova nel Lista roja de patrimonio en peligro (“Lista rossa degli edifici in pericolo”).
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