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Questo articolo è stato aggiornato il Giugno 30, 2015
Londra è un po’ il perno del mio mondo, la città che tutto può e che offre ogni cosa possa servire a dare libertà e nutrimento alla mia vita, soprattutto se nuova e insolita.
Posti e persone piene di energia la fanno sentire mia da quando l’ho incontrata, nell’estate di tanti anni fa, quasi per caso. Da lì in poi la mia esistenza è diventata Londra-centrica.
Tornandoci più e più volte per ricaricare le batterie e ridonare bagliore ai miei occhi, ho scoperto posti distanti anni luce dalle rotte turistiche: una Londra più calma tutta da scoprire, luoghi nascosti, molto degni di nota, e da vivere a ritmo lento. Li offro a voi, viaggiatori che l’amate, con un filo di gelosia che ne sottolinea l’importanza che hanno nel mio cuore.
Hampstead
Il quartiere collinare a nord del centro, proprio sul confine tra zona 2 e zona 3 (quelle riportate sulle mappe dei mezzi pubblici per capirci). Si trova oltre Regents Park e Chalk Farm e ancora più su e si raggiunge con la Northern Line (a Milano l’appelleremmo “la nera”) alla fermata omonima. Pare immediatamente di essere in sobborgo quasi di campagna.
Le stradine si sviluppano strette chè non v’è necessità di gestire grande traffico qui; lungo le vie si affacciano pasticcerie da libro di Sophie Kinsella e simili (avete presente Appuntamento al Cupcake Café. di Jenny Colgan? Beh, identico); le zone pedonali rallentano ulteriormente i ritmi di vita e, qui, a creare la particolare ambientazione contribuiscono anche graziosi ristorantini etnici e una comunità italiana ben insediata e per nulla rumorosa. Cosa non perdersi in questo angolo la cui distanza spazio-tempo dalla frenetica City pare infinita? Una passeggiata al parco di Hampstead Heath e la vista sulla città da una delle sue colline più eleganti.
I canali di Camden Town e Little Venice
Si parte da uno dei posti più turistici di Londra: Camden Town, meta di giovani alternativi e curiosi, da tutto il mondo, e luogo dove si insedia la rete di mercati di quartiere più interconnessa di Londra, tra cui spicca lo storico Camden Lock Market situato all’interno di un edificio in mattoni a vista degli anni Settanta. Per arrivarci, si attraversa un ponte dall’evidente stampo industriale, che consente l’attraversamento del Regent’s Canal. Affacciandosi a destra si vedono numerose piccole imbarcazioni atte alla navigazione sul canale, mentre a sinistra la doppia chiusa permette di dirigersi verso Regent’s Park e giungere alla scenografica Little Venice. E’ affascinante pensare allo scorrere lento delle acque, al galleggiamento calmo delle chiatte e al percorso rallentato che si può fare per mezzo dei canali londinesi verso il centro e le case vittoriane in stucco bianco o, in direzione opposta, verso la verdeggiante periferia nord, quella dei numerosi laghetti, dei campi da golf, delle piste ciclabili immerse nella natura più rigogliosa.
Questo percorso lontano anni luce dalla vivacità accelerata della metropoli, regala immagini da cartolina di campagna e connessioni mentali di stampo scozzese, sassone, francese e persino olandese. Strasburgo a Londra la ritroverete qui; così come Amburgo, la Scozia dei pond, la navigazione neerlandese e quella borgognese. Un riassunto bucolico e piacevole di un’infinità di posti d’Europa sviluppati lungo le vie fluviali, trasposto in una zona di Londra inattesa e tanto apprezzabile proprio per il suo essere insolita. Ripenso ai luoghi e riesco a sentire il frusciare delle frasche rievocato dalle fresche acque in corsa.
Dove prendere la chiatta? Un contatto su tutti London Waterbus Company perché prima di essere attrazione a ritmo lento è una via di comunicazione e collegamento interna alla città voluta nell’Ottocento dal re britannico del tempo.
La piazzetta colorata di Neal’s Yard
Dalla piena vivacità di Covent Garden, il brulicante quartiere del West End londinese originariamente area destinata al mercato più grande del Paese e oggi luogo di artisti-bancarelle-ristoranti-café, si attraversa Long Acre e si percorre Neil Street da cui si diparte una piccola via laterale dal romantico nome Shorts Gardens. E’ da qui che si imbocca il viottolo pedonale, davvero stretto, che conduce alla coloratissima piazzetta di Neil’s Yard, nascosta e sagacemente protetta dagli alti edifici adibiti completamente all’offerta commerciale a spirito biologico, vegetariano, organico, con attenzione alla green economy e alla provenienza dei prodotti qui venduti.
Se il colore è ciò che per primo ti entra nelle vene e ti rinvigorisce d’un tratto, è la forza che deriva dall’armonia di questa piazza a rimanerti dentro, tanto da desiderarne una equivalente in qualunque città del mondo. Neal’s Yard è raccolta e energicamente bilanciata: le vecchie taniche di petrolio riciclate e dipinte allegramente trovano nuova identità come vasi per alberi da giardino attorno ai quali sono poste delle panchine in legno su cui passare un rilassante momento di pausa; a ogni finestra affacciata sulla piazzetta e sulla via sono esposti vasi di fiori e piante rigogliose; le edere si arrampicano sulle facciate degli edifici nascondendo parzialmente i mattoni a vista; gli infissi colorati arieggiano i locali a ogni stagione; i giardini verticali terminano ricchi sugli attici eleganti; le insegne dai mille colori, spesso scelti in contrapposizione a quelli usati per le pareti, annunciano la presenza di parrucchieri, beauty center, mini market, ristoranti, salad bar che utilizzano prodotti esclusivamente organici e biologici.
Il tunnel pedonale di Greenwich
Alzi la mano chi già lo conosce e chi ne ha almeno sentito parlare. Sono certa siate pochi. Il Greenwich Foot Tunnel è un vecchio collegamento che passa sotto il Tamigi e consente la connessione pedonale tra il quartiere di Greenwich (DLR Cutty Sark) e la zona sud dell’Isle of Dogs. Siamo decisamente a est di Londra, una zona di nuova urbanizzazione che trova il culmine nei nuovi grattacieli a vetri di Canary Wharf. Vi suggerisco di passeggiare da sud a nord, quindi dai giardini di Greenwich, al Tamigi, godere di una bellissima vista panoramica sulla City e imboccare il tunnel – posto vicino al Museo Navale – dentro il quale la temperatura si fa decisamente bassa e l’umidità è a mille, camminare in presenza di luce fioca e vecchie tubazioni vi riporta a inizio Novecento e vi desta certamente curiosità e immaginazioni storiche. Si riemerge in un parco dell’Isle of Dogs e da lì la passeggiata può proseguire piacevolmente verso Canary Wharf, ammirare le nuove strutture urbane, giungere alle nuove stazioni della DLR in cui il design la fa da padrona e, se avanzate tempo, andare vedere le chiuse del Tamigi nella Londra che più a est non si può.
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