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Questo articolo è stato aggiornato il Settembre 16, 2019
Faccio fatica a scegliere 5 cose o luoghi da consigliare come imperdibili per cogliere l’essenza dell’Isola francese de La Réunion; una terra così bella e varia, che mi ha colpito per tanti diversi aspetti e paesaggi. Però devo selezionare e così questo è quanto, in base alla mia personale esperienza e alle mie emozioni, mi sento di suggerirvi.
La Réunion: 5 tappe imperdibili nell’Isola francese
1. La spiaggia
Dici Oceano Indiano e pensi subito alla spiaggia con le palme e al mare cristallino e pieno di pesci colorati. Alla Réunion di spiagge ce ne sono tante, anzi tantissime. Spesso sono di sabbia bianca, le palme non mancano; purtroppo però la brutta notizia è che non sempre le acque sono balneabili. La scarsità di barriera corallina rende questi mari pericolosi e infestati (di squali). I Réunionesi hanno aggirato l’ostacolo creando, con grandi pietre o sbarramenti appositi, delle vasche protette in prossimità della spiaggia dove fare il bagno in sicurezza.
Ma c’è anche la parte da sogno, la costa di Saint Gilles Les Bains, l’Ermitage les Bains, La Saline è protetta dalla barriera; qui ci si immerge in sicurezza, nelle acque trasparenti e azzurre piene di pesciolini variopinti che si vedono facendo snorkeling. Il sogno tropicale è compiuto!
2. Le balene
Su ogni guida c’è scritto che nell’inverno australe le balene (anzi le megattere) dall’Antartide vengono a svernare e a riprodursi nelle acque calde dell’Oceano Indiano.
A Saint Gilles les Bains vendono dei giri in motonave per andare a vederle e quando l’ho acquistato (30 euro, due ore) ho sperato in cuor mio che non fosse una trappola per turisti. Non lo era!
Le megattere ci sono davvero, vengono avvicinate con rispettosa distanza e si possono fotografare o ammirare nelle loro evoluzioni. L’emozione è fortissima nel vedere sia lo sbuffo d’aria che le loro piroette, la grande coda che emerge e si rituffa nell’acqua; e oltre alle megattere ho visto anche un branco di delfini e le grande tartarughe di mare.
Consiglio: se al pomeriggio vi mettete seduti in spiaggia a fissare l’orizzonte avrete, come me, la fortuna di vedere le balene anche dall’arenile, un’emozione aggiuntiva e a costo zero!!!
3. Il vulcano attivo
La Réunion è un’isola di origine vulcanica, un vulcano ormai spento ha creato le sue maestose montagne, un vulcano ancora attivo dà spettacolo diverse volte l’anno. Il Piton de la Fournaise si trova sulla parte est dell’isola e può essere visto da due diversi punti.
Se decidete di percorrere la strada costiera, passerete nel mezzo del Pays brulé, una landa desolata di lava dove si vedono gli effetti delle colate, nel tempo. Un paesaggio brullo ma affascinante, dove si vede anche come la natura riconquista terreno, con la vegetazione che piano piano “colonizza” le zolle.
Ma il vulcano si può osservare più da vicino dal centro dell’isola, grazie alla Route du Vulcan e attraversando il suggestivo Plaine des sables, paesaggio quasi lunare di terra rossa e fino al Pas de Bellecombe, un passo da cui si ha un punto di vista privilegiato sul Piton. La strada è un po’ lunga, ma vale assolutamente la pena, anche per i numerosi punti di osservazione che si trovano.
4. I Cirque
Sono i crateri del vulcano non più attivo, sono tre e si trovano all’interno dell’isola: vietato non andarci! Anche perché è qui, all’interno, che scoprirete la vera anima di Réunion.
Il Cirque de Cilaos è il più spettacolare. Con un diametro di 10 chilometri, perfettamente tondo, ha al suo centro la cittadina di Cilaos.
È una località di vacanza, punto di partenza delle escursioni per la montagna più alta, il Piton des Neiges (3070 mt).
Il Cirque de Salazie, verdissimo, dalla vegetazione tropicale lussureggiante, con le due cittadine di Salazie ma soprattutto Hell- Bourg, uno dei villaggi più belli di Francia, un paese con case antiche dall’anima creola che mi ha conquistato.
L’ultimo è il Cirque de Mafate, il più misterioso e remoto: non ci sono strade per raggiungerlo, solo sentieri da fare a piedi in più giorni; i centri abitati sono isolati dal mondo, e vi confesso che l’ho visto solo dall’alto, salendo al Piton Maido, una montagna che si innalza come un balcone su questo ambiente incredibile.
5. Una casa creola
Scegliete per il vostro soggiorno una casa creola, ci sono molte sistemazioni in gite o chambres d’hotes nelle abitazioni tipiche. Sono case di legno, massimo a due piani, colorate in tinte pastello e ornate da balze in lamierino bianco che sembrano merletti. Sono case antiche, con pesanti imposte in legno e pavimenti scricchiolanti, servizi igienici così così ma con un fascino che non troverete in nessun hotel moderno.
A volte le persone che le gestiscono preparano agli ospiti la colazione e a richiesta la cena con piatti creoli (da provare) a base di riso, legumi e carne stufata o pesce.
Ma prima ci sarà un aperitivo con alcolici e frutti tropicali. A fine cena vi offriranno un rum arrangé, il rum aromatizzato come viene preparato da queste parti. Oppure le banane colte in giardino… sempre con un sorriso.
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