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Questo articolo è stato aggiornato il Dicembre 27, 2021
Ogni studente riminese conosce la data di fondazione della sua città: 268 a.C. Rimini deriva dal latino Ariminus, il nome con il quale veniva chiamato il fiume Marecchia che attraversa la città. Rimini fu colonia di diritto latino: era cioè una colonia che manteneva la propria autonomia polita ed amministrativa rispetto a Roma. Però, in qualità di alleata, Rimini forniva uomini per l’esercito di Roma. La storia di Rimini, perciò, ha origini molto antiche. Come dimostrano le strade (Flaminia, Emilia, Popilia, Aretina), le mura, il foro, il porto e le domus, oggigiorno la città romagnola ha circoscritto il suo nuovo centro storico utilizzando come filo conduttore la propria storia antica e cultura, riportando alla luce edifici e tradizioni che sarebbero andate perdute nel corso del tempo. In questo articolo, si andrà a scoprire in che modo il nuovo centro storico di Rimini è sbocciato.
Castel Sismondo, Piazza Malatesta
Una novità tanto attesa quanto meravigliosa è la nuova formazione del Castel Sismondo, che si trova in Piazza Malatesta. Si tratta di uno splendido edificio che sorge nel cuore di Rimini. Le sue origini sono collegate alla figura di Sigismondo Pandolfo Malatesta, che fu signore di Rimini nel periodo storico che va dal 1432 al 1468. Il castello è aperto al pubblico ed è visitabile attraverso interessanti visite guidate, per gruppi di minimo 20 persone. Durante la visita si può accedere agli interni, ammirando le sale del castello, che fu un’importante residenza signorile. Il castello rappresenta un simbolo della città, da visitare per approfondire la storia della località. Per accedere alla visita del castello bisogna essere muniti di un biglietto il cui prezzo è di 2 euro a persona, o 4 euro se si effettua una visita guidata. Il castello è aperto al pubblico tutti i giorni dal lunedì al venerdì. L’orario è dalle 10. 00 alle 19.00. Per maggiori informazioni, consigliamo di consultare il sito web ufficiale.
Il Fellini Museum
La novità più eclatante è l’inaugurazione, il 19 agosto 2021, del Fellini Museum, un polo museale diffuso di nuovissima concezione e il più grande progetto museale dedicato al genio di Federico Fellini. Il Museo coinvolge il Castel Sismondo, il Palazzo del Fulgor e Piazza Malatesta. Uno spazio di creatività, inserito tra i grandi progetti nazionali dei beni culturali, nel segno del cinema, del rapporto con le arti, in dialogo tra innovazione e tradizione.
Inserito nel circuito espositivo internazionale, il Museo è un’esaltazione dinamica dell’eredità più elevata lasciata dal Maestro: il “tutto si immagina”, capace di restituire tutto quello che il cinema vuole essere fin dalla sua origine e che i film di Fellini esprimono nel modo più compiuto: stupore, fantasia, spettacolo, divertimento. Un Museo capace di interpretare il cinema del regista riminese non come opera in sé conclusa, ma come chiave per connettere tradizione e contemporaneità.
Dal 23 agosto 2021, è possibile visitare il museo con visite guidate di 45 minuti in lingua italiana. Per maggiori in formazioni riguardo i prezzi e le normative Covid19, consigliamo di consultare il sito di Fellini Museum.
Foto di: Comune di Rimini
Teatro Amintore Galli
Percorrendo via Poletti verso piazza Cavour, a sinistra si può trovare il grande Teatro Amintore Galli, costruito tra il 1843 e il 1857. Il Teatro è stato oggetto di un bombardamento durante il secondo conflitto mondiale. Il 28 dicembre 1943, nel corso di un bombardamento aereo, il Teatro è centrato centrato dalle bombe che provocarono il crollo del tetto della sala, ma non distrusse completamente la sala della musica. Nel 1975 iniziarono i primi lavori di restauro. Il Teatro poi torna in vita: a distanza di 27.333 giorni, 898 mesi, 75 anni, il 28 ottobre 2018, il luogo della musica è stato restituito a Rimini e ai riminesi. Il sipario si è riaperto sulla straordinaria voce di Cecilia Bartoli, mezzosoprano stella della lirica mondiale, che ha presentato la sua Cenerentola, accompagnata dai Musiciens du Prince.
La meravigliosa favola della ragazza che dopo mille peripezie diventa principessa, quasi a simboleggiare il rinascimento del teatro riminese.
Il teatro è ora in funzione ed ha un programma di spettacoli molto ampio. Qui si possono trovare tutte le informazioni riguardo i costi, le normative Covid, gli orari e vari servizi disponibili.
Foto di: Teatro Galli
Piazza Cavour e i suoi edifici
Il teatro Galli si trova sul lato ovest di piazza Cavour. Se si continua verso la Fontana della Pigna, celebre luogo di ritrovo per tutti i riminesi che si trova al centro della piazza, si potranno trovare sulla sinistra i palazzi del Comune di Rimini, Palazzo del Podestà, Palazzo dell’Arrengo. Il Duecentesco Palazzo dell’Arengo e il Trecentesco Palazzo del Podestà sono stati per secoli luogo della funzione pubblica. Nel 2017 è nato il PART, l’insieme dei palazzi dell’arte di Rimini che ospitano mensilmente mostre di arte contemporanea. Nato recentemente, il PART è aperto dal martedì a venerdì dalle 9.30 alle 13.00, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00. Il biglietto intero è di 8 euro, quello ridotto di 6 euro.
Di fronte a questo insieme di palazzi, si trovano l‘Antica Pescheria e le Cantinette, due dei luoghi più pittoreschi e caratteristici della città. L’Antica Pescheria è una loggia che agli angoli ha quattro statuette di delfini con zampillo d’acqua, utilizzate per pulire il pesce. Oggi questa zona insieme alle Cantinette di piazzetta San Gregorio è diventata il centro della vita serale dei giovani riminesi, con innumerevoli locali.
Foto di: Comune di Rimini
Ponte di Tiberio e Borgo San Giuliano
Superata Piazza Cavour, si arriverà nella via principale del centro storico di Rimini, il Corso D’Augusto. Andando a sinistra e percorrendo la via verso nord, ci si dirigerà verso uno dei monumenti più belli ed importanti della città, il Ponte di Tiberio. Prima di arrivarci, però, è giusto ricordare il Cinema Fulgor e la Chiesa Santa Maria in Corte o dei Servi, sulla sinistra.
Il Cinema Fulgor è un luogo caratteristico della città, poiché fu lo stesso cinema protagonista della vita e delle opere di Federico Fellini. Il luogo dove lui vide i primi film. Sviluppato all’interno della palazzina liberty, il Fulgor racchiude in sé tutti i segni della poetica di Fellini. Al piano terra, il foyer e le due sale cinematografiche “Giulietta” e “Federico” ispirate allo stile hollywoodiano anni ’30. Poco più avanti, la Chiesa Santa Maria in Corte o dei Servi, fondata nel 1317, è aperta a tutti e l’entrata è gratis.
Percorrendo il Corso d’Augusto, si arriverà infine al magnificiente Ponte di Tiberio, in mezzo al Parco XXV Aprile e al Borgo San Giuliano. Il Ponte di Tiberio è uno dei pochi ponti romani superstiti: imponente opera architettonica il ponte fu eretto sul Marecchia per decreto dell’Imperatore Augusto ed il suo compimento si deve al successore Tiberio (14 – 21 d.C.). È in pietra d’Istria, a cinque arcate in stile dorico. Punto da non perdere è la nuova piazza sull’acqua che consente un suggestivo scorcio del ponte di Tiberio e una passeggiata pedonale raso acqua.
Piazza Tre Martiri e Arco d’Augusto
Se, invece, si va a destra dopo Piazza Cavour, si imboccherà la parte mondana di Corso d’Augusto, ricca di negozi e locali. Si arriverà alla seconda piazza principale di Rimini, Piazza Tre Martiri, chiamata così in memoria di tre giovani partigiani (Mario Cappelli, Luigi Nicolò, Adelio Pagliarani), che vennero giustiziati nel 1944 nel punto ora contrassegnato. Sulla strada che va verso la Stazione ferroviaria di Rimini, si trova un cippo in ricordo del discorso che Giulio Cesare fece alle legioni dopo il passaggio del Rubicone.
Basta girarsi verso destra per scorgere il secondo monumento più famoso ed importante di Rimini, l’Arco d’Augusto, inconfondibile grazie ai suoi merli. Intorno all’Arco, il Parco Cervi che, se percorso, porta fino al mare di Rimini. Edificato nel 27 a.C. in onore di Cesare Ottaviano Augusto è il più antico degli archi romani superstiti e sorge alla fine di via Flaminia.
Biblioteca Civica Gambalunga, Domus del Chirurgo, Museo della Città
Se, invece, da piazza Cavour si sceglie di proseguire diritto verso mare, si imboccherà Via Gambalunga, in cui verso la fine a sinistra c’è la sede dell’omonima Biblioteca Civica Gambalunga, aperta nel 1619. La Biblioteca è aperta dal lunedì al venerdì (dalle 9.00 alle 13.00, dalle 14.00 alle 19.00) e sabato dalle 9.00 alle 13.00. La biblioteca organizza visite guidate gratuite nelle sale antiche, alle 10.00 e alle 11.30 previa prenotazione. La visita al palazzo Gambalunga sarà legata alle sale antiche, dove è possibile ammirare gli arredi e gli archivi.
Foto di: Biblioteca Civica Gambalunga
Giungendo quasi alla fine della via, si arriva in Piazza Ferrari, dove solo nel 2007 è stata aperta al pubblico la Domus del Chirurgo, un’abitazione romana della seconda metà del II secolo, scoperta nel 1989. Vi è stata trovata una delle serie più complete di strumenti medici di età romana, custoditi oggi nel vicino Museo della Città. Sul sito archeologico di Piazza Ferrari e la sua domus lasciamo il link con le varie informazioni riguardo i biglietti cumulativi e le normative Covid19.
Il Museo della Città “Luigi Tonini” si trova in Via Tonini ed è la testimonianza millenaria della città, che racconta la sua identità storica e culturale. Ospitato nel settecentesco Collegio dei Gesuiti, il Museo racchiude oggetti archeologici provenienti da scavi, chiese ed edifici. Qui si snoda il racconto del cammino dell’uomo nel territorio riminese dalla preistoria all’età contemporanea. Per maggiori informazioni, lasciamo il link del sito ufficiale.
Foto di: Domus del Chirurgo
Corso Garibaldi, Porta Montanara e le Mura
Tornando in Piazza Tre Martiri, se si è al centro alla piazza e si ha l’Arco d’Augusto di fronte, a destra si percorrerà Corso Garibaldi, anch’esso ricco di negozi e locali, fino ad arrivare alla famosa Porta Montanara e alle Mura di via Bastioni Meridionali, che porteranno fino all’Arco d’Augusto. La costruzione della Porta Montanara risale al I secolo ed esso costituiva una delle quattro aperture della città che consentivano l’accesso (l’Arco d’Augusto, Porta Montanara, Porta Gallica e Porta Marina).
Tempio Malatestiano e Palazzo Lettimi
Se da Piazza Tre Martiri, invece, si prende la via a sinistra, si arriverà al celebre Tempio Malatestiano, opera di Leon Battista Alberti e duomo di Rimini. Ospita il Crocifisso di Giotto, dipinto durante il suo soggiorno a Rimini tra il 1308 e il 1312, e un affresco di Piero della Francesca, Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a San Sigismondo (datato 1451). La visita al Tempio Malatestiano è libera a tutti e viene interdetta solamente durante le funzioni religiose che si tengono nei giorni festivi alle 11.00 e 17.30. In queste occasioni la chiesa non è visitabile già un’ora prima della santa messa, per la recita del Rosario.
Poco lontano dal Tempio, è degno di nota il Palazzo Lettimi, uno dei palazzi più prestigiosi del Rinascimento riminese. Insieme al Teatro Galli, questo palazzo rappresenta una ferita aperta a Rimini dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Oggigiorno Rimini è stata valorizzata al punto di vista culturale e storico, e ciò lo si vede dall’apertura al pubblico di edifici storici e dalla libera entrata delle chiese. Sul sito ufficiale di Rimini, potete consultare tutte le informazioni riguardo gli luoghi storici di Rimini, le chiese restaurate e i prezzi dei musei.
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