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Golden Rock: tra leggenda e realtà

2 minuti di lettura
Avete voglia di un viaggio avventuroso? Ecco tutti i consigli per raggiungere la Golden Rock: una delle principali mete di pellegrinaggio di tutto il Myanmar.

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Questo articolo è stato aggiornato il Aprile 9, 2018

Myanmar, terra di templi dorati e leggende.
Una tra tutte riguarda la famosa e spettacolare Golden Rock situata sul Monte Kyaiktiyo. Diciamoci la verità: chi non sarebbe curioso di andare a vedere un grande masso ricoperto di foglie d’oro in bilico sulla cima di una montagna?

Come arrivare alla Golden Rock

Ci troviamo poco più di 200 chilometri ad Est di Yangoon. Quindi per raggiungere questo posto leggendario si è reso necessario fare una deviazione.

Il villaggio di partenza da cui raggiungere la cima è Kin Pun. Lo si può raggiungere andando in taxi da Yangoon e facendo quindi un’escursione in giornata. Oppure trascorrere la notte in uno dei tanti alloggi che la cittadina offre, così da non passare una notte insonne e partire riposati per la visita alla Golden Rock.

Un’altra soluzione è l’autobus notturno. Noi abbiamo optato per quest’ultima possibilità e abbiamo aspettato l’alba in un locale del villaggio in compagnia di due ragazzi vietnamiti.

Un percorso avventuroso

Ma l’avventura non finisce qui, tutt’altro! Infatti per arrivare fino al leggendario masso è necessario salire su uno dei tanti camion che partono dalla stazione di Kin Pun.

Il biglietto lo potete tranquillamente acquistare sul posto e poi, con un po’ di pazienza, partire alla volta del luogo di pellegrinaggio.
I camion partono una volta che sono al completo, e non preoccupatevi di spingere un po’, è assolutamente normale vista l’affluenza. Sembra comunque che la disponibilità di mezzi sia pressoché infinita quindi sicuramente salirete a bordo!

Il tragitto, che si inerpica su una strada tortuosa e dalla vista mozzafiato sulle pendici montuose, dura circa 45 minuti. Una volta in cima ci si incammina scalzi per una ventina di minuti fino a raggiungere finalmente la Golden Rock.

Golden Rock: meta di pellegrinaggio

Il Monte Kyaiktiyo con la sua Golden Rock rappresenta una delle principali mete di pellegrinaggio di tutto il Myanmar, quindi direi che è un luogo assolutamente da non perdere.

Il periodo che va da novembre a marzo rappresenta la stagione principale dei pellegrinaggi.

Così se capitate in questi mesi preparatevi ad una miriade di gente. Sicuramente è un po’ sovraffollato ma vi assicuro che l’atmosfera che si respira tra tutti i pellegrini che pregano e cantano vi farà sentire in un mondo magico.
Ci sono persino persone che si accampano e banchettano in tutta la zona circonstante la Golden Rock.

Ma perché Golden Rock?

Questa roccia deve il suo nome grazie alle migliaia di foglie dorate che vengono apposte dalle persone che la vanno a visitare.
Purtroppo è consentito solo agli uomini avere il privilegio di arrivare a toccarla e pregare alla sua ombra, alle donne non è permesso avvicinarsi né tantomeno toccarla.

La leggenda del Buddha

La leggenda narra che il masso resti in bilico grazie ad un capello del Buddha situato proprio sulla sua sommità all’interno di un piccolo stupa. Questo basta ai ferventi fedeli per affluire a migliaia durante tutto l’anno e in particolare durante la “stagione”.

I turisti devono registrarsi all’ingresso, dove i funzionari vi custodiscono zaini e valigie e rilasciano il pass. Il fiume umano che scorre verso la Golden Rock vi trascinerà alla meta fra profumi, suoni, sguardi e sorrisi. E questa è solo metà dell’opera!

Il rientro a Kin Pun

Per tornare a Kin Pun e proseguire il vostro viaggio dovrete ovviamente scendere a valle, quindi percorrere in senso opposto il sentiero dell’andata per arrivare al “terminal” degli autobus e lì riuscire a salire su uno dei camion che si lancerà spavaldo lungo la ripida strada sterrata in discesa che porta alla stazione cittadina.

Un’avventura!

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Informazioni sull'autore
Ormai entrata negli “enta”, ma con la stessa voglia di fare, scoprire e soprattutto viaggiare di un decennio fa. Nata a pochi passi dal Lago di Garda, precisamente a Riva, sono cresciuta con la passione di girare il mondo che mi è stata trasmessa già in tenera età dai miei genitori. Crescendo ho iniziato a visitare il mondo con le amiche e poi finalmente il grande volo da sola: Nepal, Tailandia e Australia sono stati il mio trampolino di lancio e di crescita e vi assicuro che una volta lasciato il nido è davvero difficile tornare alla vita di prima. Così da questo viaggio in solitaria è partita l’idea di creare questo blog, per rendervi partecipi delle mie emozioni e cercare di farvi vivere le sensazioni che un qualunque posto nel mondo può regalare.
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