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Gardens by the Bay, il parco magico di Singapore

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A Singapore è d'obbligo visitare i Gardens by the Bay, alberi meravigliosi che di sera danno il loro meglio illuminandosi. Ecco perché visitarli e come sono composti, oltre a come prenotare i biglietti.

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Questo articolo è stato aggiornato il Febbraio 13, 2017

Singapore è una città sorprendente: ti abbaglia con le sue luci, accese a ogni ora del giorno e della notte; ti ammalia con i grattacieli e i parchi verdi e ricchi di fascino; ti intriga con i suoi quartieri caratteristici, pieni di colori e di tradizioni. E poi, Singapore nasconde angoli di vera e propria magia, che mai avresti potuto pensare fossero veri prima di vederli con i tuoi occhi.

Sto parlando di Gardens by the Bay, un giardino magico che si trova proprio dietro all’enorme e futuristico complesso del Marina Bay Sands, nella zona di Marina Bay. Siamo nel luogo dove il Singapore River incontra il mare, dove i turisti si concentrano per ammirare alcune delle principali attrazioni di questa eclettica città: oltre al Marina Bay Sands, ci sono la Singapore Flyer, l’Helix Bridge, la statua del Merlion…e i Gardens by the Bay, appunto.

I Gardens by the Bay sono un grande parco, completato nel 2012, che copre una superficie di oltre 100 ettari; è accessibile tramite la metropolitana o a piedi, attraversando un tunnel che parte direttamente dall’hotel del Marina Bay Sands. Usciti dal tunnel o dalla metropolitana, ci si ritroverà in un mondo incantato, un piccolo micro-cosmo a parte, che accoglie più di 6 milioni di visitatori curiosi ogni anno.

I giardini sono suddivisi in tre parti, ma quella denominata Bay South Garden è in assoluto la più visitata, perché qui si concentrano le principali attrazioni. Gran parte di questo parco è formata da alcuni giardini più piccoli, disposti in modo da formare un’orchidea –il fiore simbolo di Singapore-, ognuno dedicato a un ecosistema e a una storia diversi.
Ci sono gli Heritage Gardens, piccole ricostruzioni di giardini cinesi, indiani, malesi o coloniali; c’è il World of Plants, con le palme, la ricostruzione di una foresta e molto altro; ci sono il Sun Pavillion e i due grandi laghi (il più bello è il Dragonfly Lake) e tanti altri piccoli giardini, capaci di trasportarti ogni volta in un mondo fuori dal tempo.

Ma le attrazioni dei Gardens by the Bay che richiamano le attenzioni di tutti, però, sono tre: le prime due sono chiuse in due grandissimi padiglioni di acciaio e vetro. Il Flower Dome è la serra in vetro più grande del mondo, contenente un’infinita varietà di piante e fiori provenienti da diverse parti del mondo. È bellissimo trovarsi in mezzo a questo spettacolo, sfiorare il tappeto di fiori colorati con una mano o curiosare tra tante diverse piante grasse dalle forme più strane! Il secondo padiglione dei Gardens by the Bay, invece, si chiama Cloud Forest e racchiude una montagna di circa 35 metri di altezza, con una cascata artificiale e tanti piccoli ecosistemi diversi che si possono incontrare mano a mano che si “scala” la montagna. È una bellissima occasione per imparare qualcosa sulla biodiversità e sulle specie a rischio, immersi in un ambiente da sogno che sarà difficile da dimenticare!

L’ultima, grande attrazione dei Gardens by the Bay è conosciuta in tutto il mondo: al centro dei giardini si trova il Supertree Grove, il boschetto composto da questi giganteschi, futuristici, impressionanti “super-alberi”: veri e propri giardini verticali a forma di albero, che raggiungono un’altezza tra i 25 e i 50 metri, alcuni dotati di pannelli solari sulla cima. Esatto, giardini verticali: i tronchi di questi “alberi” ospitano oltre 160.000 piante appartenenti a 200 diverse specie vegetali! Un vero spettacolo, sia da lontano sia da vicino, per ammirarne ogni singolo dettaglio.

Sono incredibili di giorno, ma il loro meglio lo regalano quando il sole cala e loro si accendono con il Garden Rhapsody: circa 10 minuti di luci, suoni, musica e colori, un vero e proprio spettacolo che ti catapulta in una dimensione fantastica, quasi aliena! E, infine, è possibile anche acquistare il biglietto per salire sulla OCBC Skyway, la passerella che collega alcuni di questi alberi all’altezza della loro sommità: l’emozione è assicurata.

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Informazioni sull'autore
Toscana di nascita, milanese di adozione, con esperienze di vita e di lavoro in Trentino, Sardegna, Grecia, Australia e Nuova Zelanda. Niente la illumina più della curiosità: quella che serve per scoprire terre lontane o le vie dietro casa, le diverse culture e i piatti tipici di un luogo, le tradizioni e le lingue del mondo. Laureata in traduzione e interpretariato, riversa tutto il suo entusiasmo nelle sue due più grandi passioni: i viaggi e la scrittura.
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