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Questo articolo è stato aggiornato il Settembre 27, 2020
Gaeta è una città dal borgo e dal porto davvero affascinanti che si trova in provincia di Latina, è una di quelle località di mare che meritano di essere vissute anche fuori dalla stagione estiva.
Personalmente, Gaeta è una di quelle zone dove vado al mare durante la bella stagione, ma devo dire che, averla visitata anche lontano dal caos estivo, mi ha regalato belle soddisfazioni.
Gaeta lontano dal caos estivo
A volte la folla non rende pienamente la bellezza di un posto, quindi vale la pena di cambiare periodo per vivere nuove esperienze. La mia idea è stata quella passare una notte nel borgo e poi avere il giorno seguente pieno per visitare meglio la città.
Arrivato nella cittadina in serata, ho soggiornato nel bellissimo B&B Altavilla nel centro storico. Le camere affacciavano sul duomo e dalla mia stanza avevo una splendida vista che dal duomo si allargava fino al mare.
Come arrivare a Gaeta
In auto da Roma o da Napoli Autostrada A1, uscita casello Cassino, S.S. Cassino-Formia, direzione Formia – Gaeta.
Oppure, sempre da Roma, Via Appia o S.S.148 Pontina, direzione Latina – Terracina – Gaeta; mentre da Napoli, Strada Domiziana direzione Minturno – Formia – Gaeta. In treno, le stazioni centrali di Roma e Napoli collegano facilmente Gaeta tramite lo scalo ferroviario di Formia.
Cose da fare e vedere a Gaeta
In primis il centro storico, seguono: il Castello, il lungomare e le spiagge, il Complesso di Montagna Spaccata, la Grotta del Turco. Ma vediamo un po’ più da vicino questi luoghi.
Il centro storico si sviluppa dal porto salendo fin su al castello. Dalla parte bassa, si accede all’interno e si giunge fino in alto percorrendo viuzze strette e scalinate a tratti un po’ ripide. È consigliabile uno zainetto leggero, non caricatevi di pesi inutili.
Non mancate inoltre di far visita al Duomo della città, davvero molto bello. Il Castello invece, si erge sul borgo. La struttura, grande circa mq 14.100, è detta Castello Angioino-Aragonese perché composta da due edifici comunicanti realizzati in momenti storici diversi. Ma passiamo ora alla Montagna Spaccata.
Il complesso della Montagna Spaccata è a mio avviso, una delle parti più suggestive del luogo. Camminando dal centro lo si raggiunge facilmente in una mezz’ora scarsa, e durante la passeggiata potrete godere di uno splendido panorama della costa che dà sulla Spiaggia di Serapo. Il complesso di Montagna Spaccata consta di tre fenditure della roccia.
Una scalinata conduce alla spettacolare fenditura centrale che secondo la tradizione cristiana, si sarebbe formata alla morte di Cristo. A destra della chiesa è possibile percorrere un corridoio scoperto con alle pareti le stazioni della Via Crucis.
Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, è possibile notare sulla parete di destra la cosiddetta “Mano del Turco” che, secondo la leggenda, si sarebbe formata nel momento in cui un marinaio turco miscredente si appoggiò alla roccia che miracolosamente divenne morbida. Il santuario è sede dei missionari del P.I.M.E. ed è oggi meta di pellegrinaggio per numerosi fedeli.
La storia di Montagna Spaccata
Nel 1434 dall’alto dei due costoni di roccia che hanno dato origine al nome (di montagna spaccata) si staccò un macigno che andò ad incastrarsi più in basso tra le pareti della fenditura. Su di esso venne realizzata una piccola cappella dedicata al Crocifisso (sec. XIV) con all’interno la tomba del generale napoleonico Alessandro Begani, comandante della Piazzaforte di Gaeta nell’assedio del 1815.
Allontanandovi dal centro città invece, potrete percorrere in auto la strada che si snoda lungo la costa rocciosa che cade in mare e se volete, fermarvi magari ad una delle piazzole che danno accesso al mare mediante ripide scalinate.
Suggestivo qui è scendere alla spiaggia di 300 scalini, dove appunto una scalinata di 300 scalini vi farà scendere dalla montagna alla spiaggia.
Un piccolo consiglio
Durante il periodo estivo, dal porto di Gaeta, numerose sono le imbarcazioni che offrono tour guidati lungo la costa con annessi bagni e visite a grotte e insenature lungo la costa.
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