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Questo articolo è stato aggiornato il Ottobre 21, 2015
L’arte sacra è il tema dominante dell’autunno fiorentino, in attesa della visita di Papa Francesco che sarà a metà novembre. Questo evento è stato la scintilla per mettere in moto due importanti eventi culturali, il primo già in corso a Palazzo Strozzi, il secondo di prossima inaugurazione.
L’evento già in corso è la mostra Bellezza Divina, il nuovo evento del contenitore d’arte fiorentino par excellence. Bellezza divina porta un impegnativo sottotitolo: fra Van Gogh, Chagall e Fontana, e mantiene tutte le sue promesse. E’ un’interessante esposizione di quadri, sculture, ceramica su tematiche sacre affrontate da artisti moderni. Il periodo preso in considerazione è 1850-1960, gli artisti sono italiani ma anche internazionali. Molte opere sono prestiti da musei stranieri, alcune prestigiosissime come la Crocifissione bianca di Chagall, o quella di impressionante crudezza di Guttuso o la piccola Pietà di Van Gogh, che è anche l’immagine della mostra.
Ci sono espressionisti tedeschi e futuristi italiani, i colori art nouveau dei Chini, le ceramiche tagliate di Fontana. La mostra è organizzata su temi, la vita di Cristo, Maria, la preghiera, la Chiesa.
Le opere sono comunque originali e ben si adattano alla sensibilità dell’uomo di oggi senza indulgere al pietismo religioso, con personaggi che pur essendoci noti dall’iconografia sacra del passato hanno tratti di inconfondibile modernità. Palazzo Strozzi nell’organizzare le sue mostre crea sempre anche dei percorsi in città e nella regione Toscana, per continuare idealmente la visita. Al momento dell’acquisto del biglietto vi verrà consegnato un librettino, che è una vera e propria guida ai luoghi e alle opere di arte sacra in Toscana, da metà Ottocento a oggi.
La mostra Bellezza Divina è iniziata il 24 settembre e chiuderà in modo inderogabile il 24 gennaio 2016. E’ aperta ogni giorno incluse le festività dalle 10 alle 20, il giovedì fino alle 23. Il biglietto individuale costa € 8,50.
E’ molto alta l’attesa per la riapertura, il 29 ottobre, del rinnovato Museo dell’Opera del Duomo, che è rimasto chiuso per lungo tempo. Il Museo ha subito una totale ristrutturazione e un ingrandimento potente; nato per custodire e tutelare la grande fabbrica della Cattedrale Fiorentina di Santa Maria del Fiore, il Museo è dedicato in massima parte alle sculture che in epoca medievale e rinascimentale furono realizzate per il Duomo. Quando verrete a Firenze nei prossimi mesi mettete in conto di non perdere questa incredibile fabbrica per la quale lavorarono nomi del calibro di Donatello, Michelangelo, Lorenzo Ghiberti, Luca della Robbia, Arnolfo di Cambio, Andrea Pisano, Antonio del Pollaiolo, Andrea del Verrocchio e molti altri ancora.
Il Museo, un tempo abbastanza negletto dal turista medio, si appresta a contendersi visitatori con i più famosi Uffizi e Accademia. Le novità che sono state presentate sono interessantissime, fra queste la più d’effetto è la ricostruzione, grazie a un grande modello in resina, della facciata antica della Cattedrale, realizzata da Arnolfo di Cambio e distrutta nel 1586 (si ricorda che l’attuale facciata è frutto di un concorso indetto al tempo di Firenze Capitale, e realizzata nel 1880). Su quella facciata trovavano posto le statue che la adornavano e che erano opera di famosi scultori del tardo Trecento/ primo Quattrocento: sono state ricollocate nella loro originaria posizione.
Gli spazi espositivi del Museo saranno nuovi, dall’enorme vano all’ingresso (ricavato da un ex teatro) alle numerose gallerie sopraelevate, alle sale che già furono il corpo del museo prima di questi lavori.
Non mancheranno nel tour del museo le star ovvero le opere più conosciute: la Maddalena di Donatello, scultura in legno completamente restaurata; i Profeti di Donatello, restaurati; la Pietà di Michelangelo, opera incompiuta che l’artista stava realizzando per la sua sepoltura; la porta del Paradiso, la porta Nord entrambe famosissime, entrambe del del Battistero, restaurate.
Anche le due splendide Cantorie, realizzate da Luca della Robbia e da Donatello, così diverse nello stile e nel movimento, avranno la loro sala. E ancora una sezione dedicata all’ingegneria della cupola di Brunelleschi, con i modellini in legno realizzati da lui, perché le meraviglie del Duomo di Firenze si sommano.
Bisognerà aspettare il 29 ottobre per visitare questo nuovo museo di Firenze; ricordando che dal 1° novembre si potrà acquistare un biglietto che unisce la mostra Bellezza Divina al Museo dell’Opera del Duomo + visita del Battistero al costo di 12 euro.
Il Museo sarà aperto tutti i giorni della settimana, dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Ph: Courtesy Museo dell’Opera del Duomo.
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