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Da Lisbona a Santiago: 5 consigli di viaggio

4 minuti di lettura
Un viaggio emozionante, una sfida solo con noi stessi: il cammino portoghese aspetta tutti i veri viaggiatori!

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Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 1, 2019

Da qualche anno è esplosa una vera e propria moda sui viaggi a piedi.
Sempre più persone infatti decidono di mettersi alla prova ed affrontare la sfida di camminare per centinaia di chilometri.

Il premio di tanta fatica e tenacia è la possibilità di ritrovare se stessi e provare la felicità.
Io che l’ho vissuto posso confermare che solo con un viaggio del genere si può andare così in profondità.

Ho sperimentato in moltissime occasioni la felicità non soltanto all’arrivo a meta ma durante l’intero viaggio.

Il più famoso dei cammini è quello francese di Santiago: oltre 800 km per arrivare alla Cattedrale più agognata al mondo.

Pochi sanno però che esistono moltissimi altri cammini che portano alla stessa meta seguendo itinerari diversi.

Da Lisbona a Santiago, cammino portoghese

Quest’anno, dopo aver portato a termine il francese, ho deciso di provarne un altro meno inflazionato: il cammino portoghese.

Da Lisbona a Santiago: 650 chilometri dal Portogallo alla Spagna rigorosamente a piedi passando per oltre 150 paesi e splendide città.

Consigli pratici

Ma come si prepara e quanto costa un viaggio del genere?

Contrariamente a quanto si possa pensare è uno dei viaggi più economici con una media di spesa giornaliera sui 30-40 euro vitto e alloggio compreso.

Il mio viaggio di un mese voli compresi di andata e ritorno, è costato meno di 1500 euro, per cui è davvero a portata di tutte le tasche : una settimana sta sui 350 euro.

5 consigli per preparare il cammino portoghese

1. Scegliere la guida

La prima cosa che faccio quando mi preparo ad un viaggio zaino in spalla è acquistare una guida.

Ne esistono poche sul cammino portoghese ma valide.

Aprendo la guida già si pregusta l’avventura sfogliando le tappe giornaliere descritte nel dettaglio.

Quelle del cammino portoghese sono 26.

Ciò non significa che si debba seguire alla lettera il numero indicato dalla guida anche se la maggiorparte delle volte risulta la divisione ideale.

Il bello di questo tipo di viaggio è la completa libertà: si segue il proprio ritmo per cui, se un giorno ci si sente stanchi, si può riposare; come al contrario, se ci si sente di fare più chilometri, si è liberi di farlo.

Non esiste uno standard valido per tutti per quanto concerne il numero di chilometri giornalieri da fare: può variare dai 15 ai 35 dipende dall’allenamento e dalle condizioni fisiche individuali.

Il mio consiglio è quello di attenersi ad un chilometraggio più basso i primi tre giorni di cammino per favorire l’adattamento fisico per poi aumentare gradualmente a seconda delle esigenze.

2. La seconda cosa da fare è acquistare il biglietto aereo

Sembra ovvio e scontato ma per sconfiggere la paura che potrebbe assalire prima di un viaggio del genere, è un gesto fondamentale.

Quando acquistai il biglietto per Saint Jean Pied De Port realizzai che stavo davvero per fare quel salto nel buio: sarei stata per la prima volta da sola con il mio zaino e 800 km da affrontare!

3. Acquistare uno zaino

È uno dei momenti più emozionanti: provare lo zaino che sarà il proprio inseparabile compagno di viaggio.

In commercio ne esistono moltissimi di ogni grandezza, peso e prezzo.

Mi sono trovata benissimo con un 30L con doppia allacciatura sopra al petto e in vita che teneva lo zaino ben aderente alla schiena.

I pochi indumenti e oggetti che mi servivano per il viaggio sono entrati perfettamente.

4. L’attrezzatura da mettere nello zaino

La regola è quella di mantenerlo più leggero possibile (max 10kg) per cui bisogna portare l’essenziale:

1) asciugamano in tessuto tecnico ad asciugatura rapida
2) spazzolino, dentifricio e igiene personale in piccoli tubetti
3) 3 paia di mutande e calzini
4) 1 paio di magliette
5) 1 paio di pantaloni tecnici
6) 1 paio di pantaloni comodi tipo tuta
7) un kway
8) una felpa
9) caricabatterie cellulare
10) la guida

5. Armatevi di libertà

Il quinto consiglio riguarda la libertà: si dovrebbe intraprendere il viaggio cercando di staccarsi dall’abitudine del controllo.

Bisogna lasciarsi andare ai ritmi lenti e rilassanti, godere del presente concentrandosi a mettere un passo dietro l’altro senza preoccuparsi di prenotare tutto in anticipo e fare a gara a chi fa più chilometri in un giorno.

I paesaggi da Lisbona a Santiago

Si parte da Lisbona attraversando l’antico quartiere dell’Alfama e il quartiere avveniristico dell’Expo per uscire dalla città dopo qualche chilometro.

Si è subito catapultati in una realtà rurale e solitaria tra infinite distese di campi arati e coltivati a peperoni e pomodori.

La prima metà del cammino fino alla splendida città di Porto è poco battuto, ideale per chi ama la solitudine, il silenzio e i paesaggi di campagna.

Qui si respirano forti contrasti tra la povertà e l’arretratezza dei piccoli paesi rurali dove un caffè con una bottiglia d’acqua costano solo 1,25 euro e la ricchezza delle grandi città come il Polo culturale di Coimbra.

Uno dei tratti più suggestivi dei primi 300 km è senza dubbio quello di Santarem-Tomar passando per uno dei luoghi di pellegrinaggio più conosciuti al mondo: Fatima.

Boschi di altissimi eucalipti, grandi distese di macchia mediterranea, scorci panoramici e natura selvaggia caratterizzano questo tratto di cammino.

Da Porto aumenta il traffico di pellegrini poiché la seconda parte del viaggio comprende il tratto paesaggistico più bello e con le sue 2 settimane di percorrenza, rientra nella maggiorparte delle ferie che un italiano riesce a prendersi.

In effetti negli ultimi 300 km di sentiero, il paesaggio saprà stupire con i suoi verdi boschi di eucalipti, le pinete, le cascate, i ruscelli che culminano nel punto più alto del cammino: l’Alto del Perdon.

Anche se per me uno dei momenti più emozionanti in assoluto è stato camminare sul lungo ponte di ferro che divide il Portogallo dalla Spagna: da Valencia a Tui due città, due Stati diversi separati da poche centinaia di metri…

Cosa aspetti a fare lo zaino e partire per questa splendida avventura?

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Informazioni sull'autore
Veronica è una trentacinquenne che conserva la voglia di sognare di una ventenne. Nella vita è riuscita a realizzare molti dei suoi desideri grazie alla determinazione e all'ambizione che la tengono sempre in movimento e la stimolano a migliorare. Oggi è un'imprenditrice di successo, un'attività che le permette di coltivare il suo sogno più grande: scrivere dei suoi viaggi in giro per il mondo. E' creativa ed energica (è anche insegnante di fitness nella sua palestra) ma se si ferma si sente vuota e triste. Ha un bisogno vitale, come i bambini, di scoprire, conoscere e crescere perchè per lei la vita è un viaggio in cui non si smette mai di imparare. Ha viaggiato molto in Europa, Indonesia, Africa (Kenya), Mauritius, Seychelles, Maldive, Canarie, Mar Rosso, Grecia (ha un debole per le isole ma non solo spiagge devono avere rilievi montuosi perchè Veronica ama scovare i punti più panoramici arrampicandosi sulle montagne più alte). I viaggi che le hanno regalato più emozioni in assoluto sono state le due tratte di 900 e 700km a piedi in solitaria in Spagna e Portogallo. Paradossalmente sono stati quelli in cui ha speso meno e di più lunga durata (un mese). Come rendere felice Veronica? Chiedetele un reportage fotografico e un articolo da scrivere su luoghi ancora sconosciuti.
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