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Questo articolo è stato aggiornato il Febbraio 20, 2015
Chi visita la Cina, anche solo per pochi giorni, non torna a casa nello stesso modo in cui è partito. È un Paese in cui la cultura millenaria e l’innovazione s’incontrano di continuo, creando ambiguità e contraddizioni estreme. Ma è anche un Paese in cui le persone sorridono molto più di noi perché “quando smetti di sorridere è la fine”, mi ha confidato la guida più cinese che si può avere, il “Mario Rossi” italiano, il mitico Ming.
Il mio itinerario prevedeva partenza da Roma e 10 giorni in Cina (gli ultimi di luglio, pessima idea) per visitare le città principali con spostamenti aerei interni: Pechino, Xi’an e Shanghai.
La temperatura media a Pechino era di 30° con il 90% di umidità, praticamente come camminare facendo la doccia. In 4 giorni non sono mai riuscita a vedere il sole per la cappa di smog, ma questa metropoli con più di 20 milioni di abitanti rappresenta la vera essenza della Cina.
È incredibile come proprio dietro Piazza Tien An Men, nel cuore di Pechino, ci sia un parco immenso in cui non si sente nemmeno un rumore. È un luogo dove decine di persone all’alba praticano kung fu, yoga e danza al ritmo delle musiche orientali. Sarà anche la città più urbanizzata della Cina, ma nessuno tocchi ai pechinesi la meditazione.
A Xi’an la storia si percepisce in ogni mattone. Un intero esercito la protegge: vicino Xi’an, infatti, è stato ritrovato poco più di 30 anni fa l’unico esercito di terracotta al mondo, risalente al III secolo a.C. Gli scavi hanno riportato alla luce circa 500 riproduzioni in terracotta di guerrieri armati, 18 carri in legno e 100 cavalli. Si stima che le statue siano più di 6000. Uno spettacolo incredibile.
Prima di arrivare alla tecnologica Shanghai, tappa d’obbligo è la Muraglia Cinese. Questo monumento che attraversa la Cina per migliaia di chilometri, di cui non si riesce a vedere l’inizio né la fine, aiuta a scrollarsi di dosso tutti i problemi e a ridimensionare quello che ci succede. Soprattutto se lo vedi immerso nella nebbia.
Ultima tappa Shanghai, dove le strade sopraelevate s’intersecano come se fossero un gomitolo perfettamente organizzato, creato apposta per far defluire il traffico (ci sono anche autostrade sotterranee). Da Shanghai parte il treno più veloce al mondo, ma puoi anche venire sorpassato da un uomo che ha legato al suo motorino 6 carcasse di pollo da portare al mercato.
Se ancora non vi ho convinto a fare una vacanza in Cina e a scoprire questo bellissimo e interessante paese, ecco i 5 motivi per visitare la Cina che secondo me possono essere decisivi.
Il traffico, dopo questo viaggio, non ti sembrerà più un problema.
Potrai ballare, fare kung-fu e yoga nei parchi con persone che sorridono sempre.
Potrai bere il vero thè cinese e, insieme, assistere a una delle più antiche tradizioni al mondo.
Potrai vedere un monaco buddista che interrompe la meditazione per rispondere a un messaggio sull’ Iphone
Quando sarai in piedi sulla muraglia cinese in mezzo alla nebbia tutti i tuoi problemi svaniranno.
Foto di Jonathan Kos-Read, Steve Cadman, Dino Quinzani, alina gnerre, Luciano, Jakob Montrasio
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