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Trekking nella Giungla di Chiang Mai

2 minuti di lettura
Un trekking impegnativo, un'esperienza autentica nella giungla di Chiang Mai in Thailandia, alla scoperta di villaggi locali, risaie e piantagioni di tè Oolong.

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Questo articolo è stato aggiornato il Luglio 25, 2018

Avevo previsto numerosi trekking per il mio viaggio in Thailandia ma il migliore, nonché il primo di una lunga serie, è stato quello fatto al Mae Wong National Park nei pressi di Chiang Mai con la “Pooh Eco Trekking”, agenzia trovata dopo molte ricerche su internet, la quale mi ha permesso di andare al di fuori dei classici itinerari turistici, immergendomi nella giungla e nelle risaie del Doi Inthanton.

Che dire, è stata un’esperienza unica e che non dimenticherò mai.

Pooh Eco Trekking, come funziona

Eravamo solamente io e mia sorella con il signor P, una simpatica guida locale che abita presso uno dei paesini che si trovano all’interno della giungla.

Il signor P è venuto direttamente a prenderci al nostro alloggio alle 7.30 del mattino con il pick-up dell’agenzia e dopo una breve sosta presso un mercato locale – più o meno a metà strada tra Chiang Mai e il parco in cui P ha comprato il cibo per il nostro pranzo – abbiamo raggiunto il villaggio dal quale siamo poi partiti a piedi.

Un trekking impegnativo

Da lì abbiamo iniziato a camminare e camminare per l’intera giornata, tra sentieri battuti e non, attraversando fiumi, arrampicandoci su per le rocce, destreggiandoci tra i rami. Fortunatamente eravamo ben attrezzate con delle ottime scarpe da trekking e dei “bastoni” fatti con rami di bamboo che il signor P ci aveva gentilmente intagliato.

Fortunatamente io e mia sorella  abbiamo un buon livello di preparazione fisica e perciò siamo riuscite a sostenere il ritmo dell’escursione, sapevamo con anticipo che sarebbe stata dura perché il giorno precedente, al momento della prenotazione, ci avevano segnalato che sarebbe stato un trekking riservato a soli escursionisti esperti.

Durante il trekking P, che parlava molto bene inglese, ci ha raccontato numerosi aneddoti circa la cultura Thailandese e quella del suo villaggio, in particolare.

Ci ha raccontato, ad esempio, della sua particolare alimentazione – che segue per motivi religiosi – caratterizzata da un’abbondante colazione e solamente da banane durante la giornata.

Ci ha addirittura fatto assaggiare la corteccia della pianta della cannella e ci ha mostrato una pianta dalla quale si ricava il paracetamolo.

È stata una giornata davvero istruttiva, oltre che paesaggisticamente emozionante.

Peccato però che il tempo non sia stato dalla nostra parte…

Agosto infatti è nel bel mezzo della stagione delle piogge e, in Thailandia quando piove, piove seriamente!

Non ho mai visto e preso tanta acqua in tutta la mia vita come in quell’occasione!

Fortunatamente io e mia sorella eravamo provviste di una bella giacca kway che ci copriva dalla testa ai piedi e ci permetteva di proteggere anche lo zaino, a differenza di P che aveva invece un solo sacco della spazzatura come impermeabile.

Mangiare nella giungla

Il momento del pranzo è stato sensazionale, una delle esperienze più belle e autentiche della mia vita.

Abbiamo pranzato nel bel mezzo della giungla, sedute a terra con dell’ottimo pollo cotto sul fuoco che P aveva acceso con dei ramoscelli e una squisita zuppa di funghi che aveva preparato all’interno di una foglia di banano… mai visto nulla di simile!

Durante il trekking abbiamo avuto modo di ammirare risaie, piantagioni di tè Oolong, dei villaggi locali e tantissime specie e varietà di piante e uccelli.

Nonostante la pioggia che non ci ha dato un minuto di tregua, nonostante la fatica, la stanchezza e le gambe doloranti posso dire con certezza che è stato il trekking più bello della mia vita, lo ripeterei all’istante così com’è stato, anche con la pioggia che ha reso tutto un po’ più “wild”.

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Informazioni sull'autore
Emanuela è nata e cresciuta a Bormio, in Alta Valtellina, ha 24 anni ed è laureata in Economia e gestione aziendale. Dopo la laurea ha fatto un master presso il Sole24ore Business School in “management della ristorazione” ed è diventata Sommelier. Ama viaggiare, vorrebbe poterlo fare più spesso, ha una forte passione per lo sport e lo stile di vita sano. E’ una grande amante della natura e degli animali e sogna di poter vedere, un giorno, tutto il mondo.
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