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Questo articolo è stato aggiornato il Ottobre 21, 2014
Il Castello di Neuschwanstein si trova a circa 130 chilometri a sud di Monaco di Baviera, quasi al confine con l’Austria. Tra i castelli della Baviera è sicuramente il più rinomato e quello che attira più visitatori da ogni parte del mondo.
Ma non si può raccontare del Castello di Neuschwanstein senza parlare di Re Ludwig II. Alto, bello, appassionato d’arte musica e letteratura, mecenate, spendaccione, omosessuale e schizofrenico (forse sì o forse no). Grande amico di sua cognatala la principessa Sissi, con la quale per un po’ ha rischiato anche di imparentarsi. Ludwig era infatti fidanzato con la sorella di Sissi: le nozze, prima fissate e successivamente rimandate, furono infine annullate a causa della omosessualità più o meno dichiarata di lui.
Grande estimatore di Wagner, finanziò molte delle sue opere mandando quasi in rosso le casse reali. L’amicizia e l’ammirazione per il famoso compositore tedesco trovano spazio nelle sale del Castello di Neuschwanstein, sulle cui pareti non mancano affreschi ispirati a “Tristano e Isotta” ed alle altre opere di Wagner. Dalla personalità irruenta e fragile al tempo stesso, Ludwig II fece costruire, per se stesso e per amore dell’architettura medievale, numerosi castelli di cui quello di Neuschwanstein è ad oggi sicuramente quello più degno di nota. Reso celebre in tutto il mondo da Walt Disney in “La Bella Addormentata nel Bosco”, Neuschwanstein sarebbe dovuto essere riparo e rifugio per Ludwig, uomo cupo e solitario.
Così non fu, visto che, a castello non ancora ultimato, Ludwig fu dichiarato malato di mente da una commissione di medici che non l’avevano neanche visitato ma si erano basati per fare diagnosi sulle testimonianze di chi per un motivo o per l’altro aveva avuto rapporti con il re. Fu così che, prelevato con la forza da Neuschwanstein, Ludwig fu portato e rinchiuso nel castello di Berg, sua prigione fino al giorno della scomparsa avvenuta in circostanze ancora oggi non del tutto chiare. Pare infatti che al re fosse stata accordata la possibilità di fare una passeggiata da solo nel parco e che, dopo alcune ore, il suo corpo e il corpo del suo medico curante fossero stati ritrovati senza vita nelle acque del lago di Starnberg. Incidente? Omicidio? Non ci è dato saperlo. In vita come in morte, la personalità controversa di Ludwig II ha fatto e continua a far parlare di sé.
La visita al Castello di Neuschwanstein è una sorta di viaggio nella vita del sovrano, nella sua anima e nelle sue passioni. Dall’amicizia con Wagner alla passione per le grotte, dalla voglia di isolamento all’amore per il medioevo e l’arte barocca: tutto racchiuso in quelle stanze in cui l’anima di Ludwig sembra aleggiare serena, a protezione della sua dimora. Ciò che più mi ha colpita durante la visita è stato l’imbattermi in una finta grotta, con tanto di stalattiti e stalagmiti, che fa da corridoio tra le camere da letto e il soggiorno. Una atmosfera suggestiva e surreale, come salire su una macchina del tempo, essere catapultata altrove per un attimo, quasi fosse un’illusione ottica, per poi ritrovarmi in una immensa sala dorata, un tempo illuminata da seicento candele. Davvero un’esperienza unica nel suo genere.
Altra peculiarità di Neuschwanstein è che ogni stanza del castello è diversa dall’altra: ha un proprio stile, una propria ambientazione, una specifica localizzazione nel tempo e nello spazio. Come se fosse stata espiantata da luoghi remoti e collocata lì, a comporre il mosaico perfetto. A sentirlo raccontare quasi non ci si crede, eppure è reale.
Emozioni contrastanti, dunque, quelle evocate dalla visita a Neuschwanstein. Molto rilassante la salita a piedi sulla collinetta su cui svetta il castello. Circa venti minuti di cammino, dolce e intervallato dal rumore delle acque di una piccola cascata. Romantica e fiabesca la vista del castello dall’esterno, riporta a galla ricordi bambini. Cupa e wagneriana, barocca e arabesca, glaciale e invernale la visita delle stanze. Infine godereccia e turistica, con l’immersione nel negozietto di souvenir all’interno del Castello stesso, quasi come a svegliarci da un sogno per riportarci dolcemente alla realtà.
Il mio consiglio è quello di prenotare i biglietti online un paio di giorni prima della visita al castello, onde evitare code chilometriche o, peggio ancora, rischiare di non fare in tempo ad entrare.
Il prezzo del biglietto è di 12 euro, compreso di audioguida in italiano. Il tour dura circa 30 minuti e i bambini e i ragazzi al di sotto dei 18 anni entrano gratis.
Foto di ビッグアップジャパン, Kevin Poh, Jiuguang Wang, xiquinhosilva
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