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Questo articolo è stato aggiornato il Aprile 30, 2019
Una particolare attrazione del Lago di Como che mi sento di consigliarvi, soprattutto se avete bambini, è il Castello di Vezio: si trova pochi minuti d’auto sopra Varenna, 25 km da Lecco e circa 90 km da Milano.
Come raggiungere il Castello di Vezio
Pur essendo di proprietà privata, è visitabile e aperto al pubblico per la maggior parte dell’anno, di solito da marzo a novembre. Potete salire in auto (15 minuti circa) seguendo le indicazioni per il Castello di Vezio: noi abbiamo parcheggiato gratuitamente al “Parcheggio del Viandante” da dove abbiamo proseguito a piedi per circa 10/15 minuti, percorrendo la strada asfaltata fino a trovare il tipico ristorante “Il Portichetto“; da lì si prosegue verso destra e, seguendo le indicazioni, vi troverete in Piazza della Chiesa con il cimitero sulla destra.
Dove acquistare i biglietti
Oltre il cimitero prendete la strada a destra che prosegue verso l’alto e al termine di questa strada troverete un piccolo chiosco dove rifocillarsi con semplici panini o toast caldi, le toilettes e il bar dove si acquistano i biglietti d’ingresso (adulti 4 Euro, la metà per i bambini fino a 12 anni non compiuti).
NB: per chi avesse il passeggino non è il massimo: meglio portarsi il bimbo a spalla o nel marsupio.
Esperienza adatta a bambine e bambini
Tra gufi, falconieri, armature nel castello e fantasmi, i bambini verranno proiettati in un mondo magico e fantastico, dal sapore antico. All’inizio del viale in ghiaia, troveranno subito alla loro destra il gufo reale di nome Artù, uno fra i più singolari e magnifici rapaci del mondo, che possono fotografare ma senza flash.
Proseguendo lungo il viale vedranno alcune strane statue in legno, opera di un artista locale, mentre più avanti ancora si aprirà uno degli scenari più belli della nostra zona: un panorama sul Lago di Como con la Penisola di Ossuccio. La particolarità di questo luogo sta nella presenza di una balaustra che vi farà accorgere di essere a strapiombo su Varenna, ma non solo!
A fare da modelli, i vostri bimbi troveranno dei simpaticissimi fantasmini in posa che, con lo sfondo del lago, contribuiscono a dare un senso di mistero al luogo. Si tratta di sculture bianche realizzate grazie ai turisti che si prestano a mettersi in posa, rimanendo immobili per circa un’ora, dopo essere stati coperti di garza e gesso. La scultura viene poi sfilata loro, rimanendo a fare da cornice al luogo fino a quando la neve invernale non la distrugge.
Sempre restando immersi nella natura, troverete aiuole di piante aromatiche a fianco della scalinata che vi porterà nel Giardino degli olivi, dove vengono tenuti i rapaci durante il giorno: li vedrete ognuno sul proprio trespolo, davvero carini, ma fate attenzione a non fare rumori, a non urlare, a non correre e a non compiere atti troppo bruschi.
È proprio su questa piazzetta fronte lago che i falconieri vi faranno conoscere uno ad uno i falchi e le loro caratteristiche: vi spiegheranno la storia della falconeria e vi mostreranno da vicino i vari esemplari in tutto il loro splendore, prima di lanciarli in volo. Il castello da qualche anno ospita un centro di cura e addestramento degli stessi, nati e cresciuti in cattività.
L’antico Castello
Di fronte al Giardino degli olivi, si trova l’antico castello: subito a sinistra troverete un piccolo ponte levatoio, dove di solito i bambini fanno le gare per salire ed essere fotografati, e che conduce all’interno della torre, dove si trova un’esposizione del Lariosauro, rettile marino preistorico rinvenuto a pochi metri dal castello stesso, e alcuni utensili che venivano usati in passato.
Tramite delle scale si può salire in alto alla torre per godere di un ulteriore magnifico panorama sul lago, mentre in un’altra torretta di fronte, si possono ammirare alcune armature dell’epoca.
Fondato secondo la leggenda dalla Regina Teodolinda, il castello è insediato in posizione strategica, in un luogo già abitato nell’Età del Ferro. L’origine della fortificazione è probabilmente tardo-romana, collocata per difendere la strada che da Bellano risaliva la Val di Esino.
Consigli pratici
Il luogo in sè non è molto grande, quindi riuscirete a cavarvela anche in mezza giornata tra la visita al castello e le dimostrazioni di Falconeria. Per queste ultime dovete sempre consultare il sito ufficiale perché vengono fatte solo in determinati giorni e in determinate ore, condizioni meteo permettendo.
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