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Questo articolo è stato aggiornato il Febbraio 3, 2015
Renè Magritte è, secondo me, l’artista che meglio rappresenta il Belgio: è ironico, un po’naif, semplice. I suoi dipinti hanno un impatto immediato, ma dietro al chiaro significato visivo si nasconde un mondo di significati nascosti. Non per niente, Magritte è uno dei più importanti esponenti del surrealismo e Bruxelles gli ha dedicato un museo, proprio nella Place Royale.
Il palazzo che ospita la collezione permanente è un imponente edificio in stile neoclassico, nel quale un tempo c’era un elegante hotel. Il contrasto con le opere dell’artista appare evidente ancor prima di entrare. E’aperto dalle 11 alle 18, dal martedì alla domenica e il biglietto intero costa 8€. Si possono anche acquistare ticket combinati con il vicino Museo delle Belle Arti.
Di quest’ultimo ho visto solo l’atrio, dove si trova la biglietteria comune. L’edificio è molto elegante e custodisce più di 20000 opere: è infatti uno dei principali musei del Belgio. La pittura fiamminga è il punto di forza della collezione: Bruegel e Van Dyck sono tra i nomi più quotati e un’intera stanza è riservata a Rubens. Peccato non aver avuto tempo per visitarlo!
Le sale del Museo Magritte sono molto ampie e occupano i piani interi dell’edificio. Per chi non conosce bene l’artista, ci sono dei pannelli esplicativi all’inizio di ogni percorso tematico, suddiviso in maniera cronologica, con la storia di Magritte e alcune citazioni famose. Consiglio comunque l’audioguida per rendere la visita più comprensibile.
La collezione permanente è ovviamente vasta e la fascia temporale più recente è forse la più interessante, perchè rappresenta quel Magritte della pipa e delle nuvole bianche che siamo abituati a riconoscere sui libri di scuola. La combinazione tra quadri figurativi e statue è ben allestita e sebbene ci fosse molta gente, sono riuscita ad osservare le opere in maniera adeguata, prendendomi i miei tempi.
Mi aspettavo un’esposizione più interattiva e accattivante, visto lo stile di Magritte. Le sue opere permetterebbero un coinvolgimento maggiore dello spettatore, soprattutto dei bambini. In questo modo, invece, si rimane su uno stile museale tradizionale, che seppur interessante, non coinvolge molto il visitatore.
Non perdetevi lo shop a tema: i souvenir insoliti sono tanti! Dagli specchi con cappelli integrati a tazzine con pesci e altre stampe tipiche della produzione dell’artista, che tanto piaceranno a grandi e piccini. I prezzi sono un po’altini, ma gli oggetti sono davvero insoliti e vi accaparrerete un ricordo del vostro soggiorno a Bruxelles del tutto unico.
Vale la pena visitarlo? Se avete tempo o siete affascinati dall’artista, sì. Altrimenti, è un museo che potete lasciare indietro nel vostro tour a Bruxelles. Non perdetevi invece i dintorni: dal palazzo reale allo strano edificio del Museo degli Strumenti Musicali. Con una breve passeggiata arriverete alla deliziosa chiesetta di Notre Dame, che si trova proprio di fronte al giardino di Place du Petit Sablon, nel quale 48 statuette poste su altrettante colonne riproducono i mestieri principali della città.
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