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Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 11, 2021
Ci sono luoghi, nella nostra bella penisola, avvolti da un alone di mistero, infarcito spesso da leggende, antiche o nuove, che offrono però al visitatore, meravigliose sorprese. Uno di questi, sicuramente il Parco nazionale dell’Aspromonte, nel sud più profondo dello Stivale, uno degli angoli più intatti, meno esplorati e meno conosciuti della Calabria. Ovviamente sono di parte, essendo calabrese, ma negli ultimi anni, ho avuto il piacere di riscoprire la mia regione e scoprire angoli che prima non conoscevo affatto e che credo non abbiano niente da invidiare a quelli più conosciuti e promossi in altre zone d’Italia.
Uno dei modi secondo me più interessanti di andare alla scoperta dell’Aspromonte è seguire l’itinerario dei suoi borghi-fantasma, alcuni dei quali strappati al degrado e all’abusivismo edilizio e diventati oggi, luoghi estremamente suggestivi. Ce ne sono diversi e consentono oltretutto di godere la vista di spettacolari scenari naturalistici. Se siete degli amanti delle camminate, della natura e dell’avventura, eccovi qui una mini guida alla ricerca dei borghi abbandonati.
Ovviamente, i borghi sono raggiungibili anche in macchina, per chi è invece meno sportivo!
Roghudi
Iniziamo con Roghudi, abbandonato in seguito a un’alluvione, che si raggiunge partendo da Bova, in circa sei ore di cammino. Il sentiero costeggia una fiumara chiamata “Amendolea” che col suo tortuoso percorso, si fa largo fra le montagne per giungere al mare.
Africo Vecchio
Africo Vecchio, la cui storia è fortemente legata alla ‘ndrangheta, venne abbandonato a causa di una frana negli anni ’50 e si presenta oggi come un groviglio suggestivo di casupole immerse fra maestosi scenari naturalistici.
Pentedattilo
Il borgo più spettacolare e conosciuto è però, Pentedattilo è aggrappato a una spettacolare roccia a forma di mano ed è l’esempio perfetto della rinascita di questi luoghi abbandonati. Gli abitanti di Pentedattilo infatti, hanno lottato negli anni affinchè il borgo non venisse distrutto e attualmente da alcune delle abitazioni abbandonate, sono stati ricavati atelier di artigiani, o deliziosi B&B dove è possibile pernottare e che richiamano ad atmosfere d’altri tempi. Esistono inoltre diverse manifestazioni che sono state create per attrarre i visitatori come per esempio il Pentedattilo Film Festival (Agosto) e campi di lavoro chiamati i “Campi del Sole” che si realizzano su terreni confiscati alla mafia e che sono promossi dall’associazione Pro Pentedattilo, l’organizzazione impegnata nella promozione della cultura della legalità e della lotta contro le mafie.
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