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Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 14, 2016
Bologna. Si sanno tante cose di Bologna, la città dei portici, ma pochi sanno che esiste anche una Bologna sotterranea, una città di canali nascosti, di acqua che scorre e di finestre che sembrano portare in un’altra città.
Ed è proprio di una di queste finestre nascoste ciò di cui qui voglio parlare, la Finestra sul Canale di Via Piella. Via Piella, piccola via parallela alla ben più famosa Via Indipendenza, potrebbe sembrare una via qualunque di Bologna, quasi una via un po’ spoglia e uguale a tutte le altre, ma così non è.
Se vi avvicenderete oltrepassando il Torresotto di Via Piella, detta anche Porta Giovese, prima dell’incrocio con via Marsala, sulla destra, giungerete a questa inaspettata finestra, che volge lo sguardo sul Canale delle Moline e, un po’ più in là, al ponte sullo stesso canale.
Questo particolare scorcio è noto a Bologna anche come “la piccola Venezia” infatti, affacciandosi tra i palazzi si vedrà un corso d’acqua, il Canale delle Moline appunto, che si riversa poi nel Canale del Reno, facendo un tortuoso percorso fra le abitazioni. Questo angolo di Bologna permette di vedere uno dei pochi tratti d’acqua che non furono ricoperti nella prima metà del ‘900.
Durante il periodo medioevale il sistema dei canali di Bologna era stato realizzato con il fine di collegare il fiume Po al capoluogo emiliano per poter così fornire non solo acqua ma anche energia meccanica. Basta ricordare che solo il Canale delle Moline riusciva a produrre energia a sufficienza per la movimentazione di 15 mulini ad acqua. Inoltre alcuni dei canali di Bologna era persino navigabili.
Fu più precisamente tra il XII e il XVI secolo che si iniziò a creare e poi sviluppare la rete idrica della città di Bologna. I canali principali di questa rete, ad oggi esistenti anche se quasi interrati per la loro totalità, sono appunto il Canale delle Moline, il Canale del Reno, il Canale del Navile, il Canale del Savena e il Canale delle Moline.
Vale la pena ricordare che di recente sono stati aperti altri due affacci sui Canali, uno in via oberdan e uno su via Malcontenti.
Oltre a questi canali così detti “artificiali” vi è poi il famoso torrente naturale Aposa che scorre nel sottosuolo della città. In particolare, se volte fare un’esperienza davvero suggestiva, in certi periodi dell’anno è possibile visitare con una guida la Bologna sotterranea, un sottosuolo ricco di storia e sconosciuto ai più.
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