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Questo articolo è stato aggiornato il Gennaio 29, 2019
Una domenica di qualche mese fa sono stata a Milano per visitare il Binario 21, la Fondazione Memoriale della Shoah, situata negli spazi sottostanti alla Stazione Centrale.
Il posto non è stato scelto a caso, in quanto, è proprio lì che tra il 1943 e il 1945, furono caricati su vagoni merci migliaia di ebrei ed oppositori e fatti partire per vari campi di sterminio come Auschwitz- Birkenau o verso campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e Bolzano.
Proverete delle emozioni molto forti, probabilmente sgomento, rabbia e tristezza.
Questo memoriale è stato voluto fortemente da Liliana Segre, una donna di 88 anni che fu catturata a soli 13 anni e, purtroppo, perse il suo amatissimo padre.
Vi consiglio di fare la visita guidata, le guide sono molto brave e vi racconteranno questo brutto pezzo della nostra storia.
Come funziona il tour guidato
La prima cosa che vi accoglie è un muro con la parola “INDIFFERENZA” scritto a grandi lettere, per ricordarci che, tra il 1943 e il 1945, l’indifferenza della gente aveva permesso che partissero da quel binario quindici carri diretti alle camere a gas.
La parte più dura, appunto, è stata quando la guida ci ha fatto salire su uno dei vagoni che veniva utilizzato per trasportare le persone e ci ha spiegato che lì tutti erano stipati, che il viaggio durava giorni, che qualcuno non riusciva a sopravvivere per le terribili condizioni.
Pensate che il 30 gennaio 1944 partì un convoglio diretto ad Auschwitz-Birkenau e, quel giorno, soltanto 22 delle 605 persone deportate sopravvisse.
Quello che ho provato è indescrivibile.
Il Muro dei Nomi
Appena usciti dal vagone, vedrete una serie di nomi sul muro: quello è il “Muro dei Nomi”
I nomi segnati appartengono alle persone caricate sui convogli il 6 dicembre 1943 e il 30 gennaio 1944; i 27 nomi evidenziati sono quelli delle uniche persone sopravvissute.
Un altro momento molto toccante è stato quando abbiamo visto i video di chi si è salvato, persone che in questi campi hanno perso famiglie intere, uomini e donne che si portano dietro questo dolore da anni. Sentire i loro racconti è stato molto commovente.
Il Binario 21
Il Binario 21 è il solo luogo teatro di deportazioni in Europa, ad essere rimasto intatto. Visitarlo è un modo per non dimenticare MAI l’orrore che in troppi hanno vissuto.
Per conoscere i costi, vedere gli orari di accesso e prenotare, visitate questo sito.
Come raggiungerlo
Raggiungerlo è semplice: uscite dalla stazione, costeggiate piazzale Luigi di Savoia, oltrepassate il sottopasso e percorrete via Ferrante Aporti.
Per concludere, vi riporto un piccolo stralcio preso dal sito web che descrive perfettamente questo luogo:
“Il Memoriale rende omaggio alle vittime dello sterminio e rappresenta un contesto vivo e dialettico in cui rielaborare attivamente la tragedia della Shoah. Un luogo di commemorazione, quindi, ma anche uno spazio per costruire il futuro e favorire la convivenza civile. Il Memoriale vuole essere, infatti, un luogo di studio, ricerca e confronto: un memoriale per chi c’era, per chi c’è ora ma soprattutto per chi verrà.”
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