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Questo articolo è stato aggiornato il Marzo 10, 2016
Solitamente quando si pensa a Bari si pensa al mare, a San Nicola – sia nel senso del Patrono, che dello stadio ad egli intitolato – e alle orecchiette, la tradizionale pasta spesso associata nel pensiero comune alle rape o al ragù.
Ma, oltre a questo? Ovviamente c’è tanto altro. Mettiamo che si voglia fare un giro artistico, andare alla scoperta di qualche luogo d’arte che faccia scoprire la città? In questo articolo vi propongo almeno cinque luoghi d’arte, tra i tanti, da visitare e ammirare, naturalmente low cost.
Iniziamo dalla suggestiva Pinacoteca Corrado Giaquinto, situata nel Palazzo della Provincia di Bari in via Spalato, proprio di fronte al panoramico Lungomare Nazario Sauro. La struttura – dedicata al pittore pugliese originario di Molfetta, Corrado Giaquinto, che si distinse con le sue opere durante il periodo settecentesco – sorse ufficialmente nel 1928 per accogliere i dipinti presenti nel Museo Archeologico Provinciale oltre ad altre opere provenienti da chiese pugliesi, donazioni ed acquisti.
Tra mostre temporanee e sezioni permanenti, al suo interno è possibile visitare diverse collezioni tra cui preziosi dipinti di scuola veneta che vanno dal XV al XVI secolo oltre ad una documentazione dell’arte pugliese dall’XI al XIX secolo unica nel panorama regionale, e poi la collezione di ceramiche, opere di scuola napoletana, la Collezione Grieco, e molto altro. Il biglietto d’ingresso costa € 2,58 (comprensivo di riduzioni per determinate categorie, in tal caso leggere qui) ma ci sono occasioni in cui è possibile accedervi gratuitamente, per esempio ogni prima domenica del mese.
Il secondo luogo che vi propongo è il Museo Civico, situato in Strada Sagges nelle vicinanze di Piazza Chiurlia, alla quale si può accedere da una delle vie principali della città quale C.so Vittorio Emanuele. Il Museo – risalente al 1913 – dopo varie vicissitudini è ritornato in auge giusto prima che finisse il 2015 con un nuovo progetto di allestimento ed un rinnovato percorso espositivo, arricchito da installazioni multimediali, ad implementare le testimonianze storiche del capoluogo.
Il Museo Civico è suddiviso su due piani dove è possibile visitare le principali collezioni in esso presenti, oltre alle eventuali mostre in corso, in un percorso che porta lo spettatore a cogliere lo storia della città dal Rinascimento fino ai giorni nostri passando attraverso fotografie, dipinti, cimeli, oggetti d’epoca, disegni e sculture. Biglietto d’ingresso: € 2,50 (ridotto: € 1,50).
Rimanendo nei paraggi, andando verso Strada Lamberti, è possibile visitare un altro luogo storico di Bari quale Palazzo Simi, risalente all’epoca rinascimentale e sede dal 2000 del Centro Operativo di Archeologia. Palazzo Simi, il cui nome deriva dalla famiglia Simi de Burgis – antica famiglia patrizia di origini lucchesi – che dalla fine del XVII secolo diventò proprietaria dell’edificio, ospita un museo nel quale vengono esposti reperti archeologici risalenti ad epoche antiche. Ma non finisce qui, scendendo nei sotterranei del Palazzo si possono osservare un forno medievale utilizzato per la cottura di pietanze, i resti di una chiesa bizantina e strutture murarie di epoche diverse ad attestare il graduale innalzamento di livello della Città Vecchia nel corso dei secoli. L’ingresso al Palazzo è gratuito.
Lateralmente a Piazza del Ferrarese, l’accesso centrale per il centro storico, vi è il Teatro Margherita, che si appresta a diventare – insieme all’ex Mercato del Pesce e alla Sala Murat – una delle strutture facenti capo al Polo delle Arti Contemporanee di Bari. Il teatro, uno dei più celebri del capoluogo oltre al Teatro Petruzzelli, costruito verso gli inizi del ventesimo secolo, è situato nell’ansa del vecchio porto su pilastri fondati nel mare.
Edificato in Stile Liberty sostituì il Varietà Margherita, un teatro di legno risalente al 1910. Dal 1919 la struttura ospitò il Museo Storico (fino alla fine della seconda guerra mondiale) e dal 1921 furono proiettate al suo interno anche delle opere cinematografiche. Nel 1943, ormai occupato dall’esercito angloamericano il teatro Margherita cambiò nome e diventò Garrison Theatre, un luogo per intrattenere le truppe alleate, fino al 1946, data in cui la struttura fu modificata ulteriormente per diventare esclusivamente un luogo di cinema. Dopo numerosi anni in totale disuso e in abbandono, il Teatro è stato riaperto nel 2009 in seguito ad un lungo restauro interno e esterno. Attualmente è sede di eventi culturali sia gratuiti che a pagamento.
Uscendo dal Teatro Margherita e inoltrandovi nella Bari vecchia dalla sopra citata Piazza del Ferrarese, proseguendo a sinistra vi è Piazza Mercantile dove imboccando sempre una strada laterale vi è la Via Fragigena. Fermandovi al civico 11 potete fare una visita all’atelier artigianale Malta di Geris, spazio dell’artista Maria Pierno, una signora molto affabile e gentile che sarà lieta di aprire la porta della sua casa-bottega di arte e design mostrandovi le sue speciali creazioni, che sono tra l’altro anche acquistabili: vasi, statue, lampade, pannelli decorativi, tavoli, e altri oggetti raffinati. Tutti modellati con Malta di Geris, un composto eco-compatibile creato e sperimentato dalla stessa Pierno. Vi si può accedere il pomeriggio dalle 18 alle 20 o anche la mattina su appuntamento.
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