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Questo articolo è stato aggiornato il Ottobre 9, 2012
A Barcellona un luogo dove trascorrere ore piacevoli in tutto il periodo dell’anno, lontano dalla pressione urbana, godendo dell’aria pulita, dei boschi, degli spazi verdi, dei punti panoramici, delle viste prospettiche suggestive, delle istituzioni culturali e delle strutture sportive e e poi della natura è decisamente Montjuic e tutto questo è possibile con Barcellona Slow.
Il Parco di Montjuic è uno dei luoghi più caratteristici di Barcellona, dove i cambiamenti avvengono costantemente. Il Montjuic si innalza a pochi metri dal porto fino a 173 mt. di altezza e domina l’intera città. Fin dall’età antica, per la sua privilegiata localizzazione e le sue caratteristiche naturali e ambientali che lo rendono un luogo incantevole e singolare, è stato utilizzato come punto strategico e sede di eventi socio-culturali importanti. È un luogo di importanza paesaggistica e di incontro, per cultura, sport e tempo libero a contatto con la natura. La topografia e la vegetazione costutiscono un paesaggio di per sè attrattivo, a questo si aggiunge l’offerta di servizi socio-culturali e sportivi. L’integrazione di artificialità e natura, architettura e paesaggio, nell’atmosfera che il visitatore percepisce passeggiando nella natura spontanea e ordinata, donano al parco una coinvolgente armonia e un particolare fascino. Inoltre, dagli innumerevoli punti panoramici è possibile esplorare la città dall’alto, così come le montagne e il mare fino a perdere la vista all’orizzonte.Tutto questo rende il Montjuïc una destinazione imperdibile se si è di passaggio a Barcellona.
Il Tour di Barcellona Slow propone una passeggiata per il parco, senza fretta, prendendosi tutto il tempo che serve per visitare alcuni dei luoghi più noti del Montjuïc, ma anche e soprattutto per scoprire ed esplorare quelli più insoliti e meno frequentati, godendo della tranquillità del luogo, della bellezza del paesaggio naturale e della panoramica sulla città, percependo gli odori, riposando all’ombra degli alberi, conoscendo e scoprendo la storia del luogo e delle sue trasformazioni. La visita comincia dai Giardini di Joan Brossa, all’uscita della funicolare del Montjuïc, di fronte alle piscine Picornell, sede delle competizioni acquatiche durante le Olimpiadi del 1992, da cui si può godere di una vista panoramica unica, e termina al Padiglione di Ludwig Mies van der Rohe, in prossimità di Plaza de Espanya, passando per il Mirador de l’Alcalde e il Passeig dels Cims, che conduce al punto più alto del Montjuïc. Da lì comincia una lenta, piacevole e dolce discesa verso il versante nord ovest del parco, passando per il Giardino Botanico, l’Anello Olimpico, la Fondazione Mirò e il MNAC (Museo d’Arte Nazionale di Catalunya).
Dai Giardini di Joan Brossa ha inizio la passeggiata verso la cima del Montjuïc, inerpicandosi per i sentieri in terra battuta, le rampe e le scalinate di pietra, all’ombra di un bosco di macchia mediterranea (pini, piante aromatiche, come lavanda e rosmarino), e attraversando sedute e spazi intimi, aree attrezzate, zone gioco per bambini e punti panoramici. Salendo, è possibile contemplare dall’alto il paesaggio naturale dei Giardini, la città e le montagne. Ma soprattutto è da assoporare il silenzio e la mescolanza degli odori della natura rigogliosa. Questi Giardini sono un esempio eccellente di recupero paesaggistico e ambientale di uno spazio precedentemente occupato da un parco di attrazione, attraverso il consolidamento del paesaggio vegetale esistente e il potenziamento dell’aspetto naturale e selvaggio del luogo.
All’uscita dei Giardini di Joan Brossa si trova il Mirador de l’Alcalde, un punto panoramico eccellente per osservare la città dall’alto e la sua metamorfosi costante, così come il paesaggio naturale costiero e montuoso che la delimita. Questo belvedere è caratteristico per la pavimentazione, un mosaico di ceramica, pezzi di ferro e pezzi di bottiglia di vetro, così come per le vasche d’acqua e le fontane, che rendono il luogo piacevole, sia a livello microclimatico che sensoriale.
Dal belvedere de l’Alcalde la passeggiata continua sotto l’ombra della piacevole pineta del Camí dels Cims, un sentiero che si snoda lungo il versante nord orientale del Montjuïc, quello dal profilo più scosceso e che costeggia il mare. Percorrendolo affiora la sensazione di trovarsi in un paesaggio mediterraneo di costa. Il sentiero conduce alla sommita del Montjuïc, dove si trova il Castello, costruito nel 1640 sui resti di un’antica torre di avvistamento. Il Castello, sede del carcere politico durante la dittatura di Franco, nel 2007 viene nominato sede del Centro Internazionale per la Pace ed è oggi luogo di organizzazione di eventi socio-culturali aggreganti e interessanti.
Il cammino prosegue lungo il Cami del Mar, un sentiero tranquillo, poco frequentato, che costeggia da un lato il Castello e dall’altro il mare. La vegetazione è tipicamente mediterranea, pini e macchia mediterranea sul pendio scosceso sul lato mare, fichi d’india e alberi di fichi. Lungo questo percorso è possibile godere di panorami spattacolari e della piacevole brezzolina di mare. Le caratteristiche naturali e ambientali donano la sensazione di percorrere un sentiero di un paesaggio costiero romantico e selvaggio. Il cammino termina in un bosco di querce, frassini e pini. Qui si può godere dell’ombra di un’incantevole pineta, sorseggiando una caña (birretta) in un piccolo bar allestito, dove si ascolta sempre buona musica di sottofondo.
Una volta raggiunta la cima, comincia la lenta e dolce discesa verso il lato nord ovest del Montjuïc, in direzione del Giardino Botanico, un centro di referenza per la conservazione della flora mediterranea. Il Giardino Botanico, inaugurato nel 1999, si estende su una superficie di 14 ettari, ed è uno dei grandi spazi verdi della città. Ubicato su un luogo di grande complessità ambientale e paesaggistica per la presenza di antiche cave estrattive, pronunciate pendenze e dislivelli, il progetto è basato sul disegno di una maglia triangolare, che si adatta al terreno e che organizza gli itinerari e permette la distribuzione armonica delle unità di vegetazione. Offre magnifici viste sul delta del fiume Llobregat, l’Anello Olimpico e gran parte dell’area metropolitana di Barcellona e delle montagne sullo sfondo.
Lasciato il Giardino Botanico, la passeggiata prosegue per l’Anello Olimpico, che accoglie differenti strutture sportive, alcune di queste di grande interesse architettonico. Questa stuttura è il risultato di opere di ristrutturazione e di nuova costruzione realizzate in occasione delle Olimpiadi del 1992. È uno dei simboli della rinascita architettonica di Barcellona avvenuta in seno alle Olimpiadi, dopo un lungo periodo di decadenza politica urbana e architettonica sotto il governo franchista. Questa installazione è facilmente localizzabile da tutto il Montjuïc, per l’alta ed elegante struttura della Torre Calatrava, diventata ormai simbolo inconfondibile del Montjuïc. Durante la passeggiata si può ammirare dall’esterno la prima istituzione pubblica di Barcellona, aperta nel 1975, con la volontà di diffondere la cultura rispetto all’arte contemporanea.
Dalla Fondazione Mirò, il percorso continua per i Giardini de Labiral, un parco di due ettari trasformato dall’architetto paesaggista francese Claude Nicolas Forestier nel 1915 da terrazzamento agricolo in un bellissimo giardino che ha mantenuto questa caratteristica agro-romantica. Un luogo eccezionale, realizzato in stile moresco, pieno di fiori, di diverse specie vegetali, di cascate, pergolati, sedute policrome in pietra e ceramica, che donano a questo luogo un carattere intimo e piacevole. Le cascate d’acqua, che è l’elemento predominante, contribuisce a creare un microclima perfetto e un ambiente sonoro gradevole. Anche da qui si può godere della panoramica sulle montagne, sulla vegetazione rigogliosissima dei livelli inferiori, e sul MNAC.
All’uscita dai Giardini de Laboral, una scala mobile curiosa, ma che a questo punto della passeggiata potrebbe risultare anche di conforto, conduce all’opera più importante dell’Esposizione Internazionale del 1929, il Palazzo Nazionale, al tempo sede principale dell’Esposizione. Monumentale, ornato, un pastiche di stili diversi. Ristrutturato nel 1985 dall’architetto italiano Gae Aulenti, è oggi sede del museo di arte catalana (MNAC). Di particolare interesse è la panoramica sulla città e il Tibidabo. Scendendo per la scalinata monumentale si raggiunge il Padiglione tedesco di Ludwid Mies van der Rohe.
Il tour termina qui, di fronte a uno degli edifici fondamentali dell’architettura moderna, costruito nel 1929 per l’Esposizione Internazionale di Barcellona, smontato l’anno successivo e ricostruito tra il 1983 e il 1986. Anche per coloro che non sono appassionati di architettura, sarà impossibile non rimanere affascinati dall’eleganza delle forme e dall’incanto dei giochi di luce che si creano tra le superfici di marmo e travertino.
Barcelona Slow è un progetto di turismo sostenibile per visitare la città attraverso degli itinerari guidati.
Ogni itinerario viene proposto come un’esperienza per scoprire Barcellona a piedi, senza fretta o alcun tipo di pressione, relazionandosi con gli spazi e i ritmi urbani. La passeggiata urbana è un’opportunità per immergersi nell’architettura e negli spazi verdi, per appropriarsi dell’identità, della memoria e della storia dei luoghi, e per scoprire tutte quelle cose che ci permettono di capire a fondo una città nuova.
È un’attività che fa bene alla mente, al fisico e anche al paesaggio urbano, perché permette di decongestionare le zone attraversate dai flussi turistici tradizionali. È una pratica flessibile e libera, perché nonostante gli itinerari siano strutturati, possono essere personalizzati in base agli interessi del visitatore, e soprattutto, è economicamente sostenibile.
Per una visita guidata vengono chiesti 4€ o 8€ in relazione all’itinerario proposto
Rachele Bonadio architetto
rachele.bonadio@virgilio.it
0034.676670224
0039.6506784
https://www.facebook.com/barcelonaslow.viaggiurbani.1
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