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Questo articolo è stato aggiornato il Maggio 8, 2019
Quando si pensa all’Altopiano di Navelli, automaticamente la mente corre ad un bel piatto di risotto allo zafferano.
L’Altopiano di Navelli è compreso tra i comuni di Barisciano, Caporciano, Fognano Alto, Fontecchio, L’Aquila, Molina Aterno, Navelli, Poggio Picenze, Prata d’Ansidonia, San Demetrio Ne’ Vestini, S. Pio delle Camere, Tione degli Abruzzi e Villa S. Angelo.
La culla dello zafferano
È proprio in questa zona che viene prodotto lo zafferano de L’Aquila D.O.P., le cui origini risalgono addirittura al periodo dell’Inquisizione.
Un monaco domenicano appartenente alla famiglia dei Santucci ne portò una pianta dall’Asia e la coltivò nella piana trovando condizioni a dir poco favorevoli.
1. Barisciano, comune ricco di storia
Definita “la terra di mezzo di cinematografica memoria“, la piana di Navelli ospita alcuni tra i più suggestivi borghi abruzzesi.
Uno di questi è Barisciano, crocevia tra l’altopiano di Campo Imperatore e la Piana di Navelli. Potreste iniziare la vostra visita proprio da questo comune che dista poco meno di venti chilometri dalla città de L’Aquila.
Di origini antiche, prima dell’anno Mille, sembra essere la sua edificazione. Si narra che gli abitanti contribuirono alla costruzione de L’Aquila. Particolari sono i festeggiamenti di San Giovanni Battista, il 24 giugno, per il quale viene acceso un grande focolare, che i giovani dovrebbero attraversare come atto di virilità.
2. Fontecchio e S. Demetrio Ne’ Vestini
Di notevole interesse sono anche Fontecchio, che è parzialmente cinto dalle mura e ricco di viuzze e scalinate.
S. Demetrio Ne’ Vestini, dove sorgono le Grotte Stiffe, create da un corso d’acqua sotterraneo proveniente dall’altopiano di Rocca di Mezzo.
3. Il borgo fantasma
Definito il borgo fantasma, Castel Camponeschi, all’interno del comune di Prata d’Ansidonia.
Questo piccolo borgo sorge nascosto dalla sua cinta muraria: cosa poco usuale, perché di solito le normali cinte murarie coincidono con le pareti esterne delle abitazioni.
È definito fantasma perché disabitato dagli anni Sessanta. Inoltre, a causa del terremoto del 2009, si sono interrotti i lavori di ristrutturazione che avrebbero ridato lustro a questa perla nascosta, al seicentosettantanovesimo posto della classifica del FAI, dei luoghi da non dimenticare.
I borghi sopra citati sono solo alcuni di quelli che popolano la Piana, piccole suggestioni per iniziare a programmare la vostra visita ideale in un luogo che meriterebbe davvero le attenzioni del turismo.
Nel post vi proponiamo un’idea di tragitto partendo da Barisciano, passando per L’Aquila e ridiscendendo verso San Demetrio ne Vestini, S. Pio delle Camere, Navelli e Prata d’Ansidonia.
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