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Questo articolo è stato aggiornato il Luglio 10, 2013
Se Amsterdam è chiamata la Venezia del Nord, la città di Groningen, sempre in Olanda, è a sua volta chiamata la Amsterdam del Nord. In effetti, in questa città del nord dell’Olanda, un tempo parte della lega anseatica, si ritrovano gli stessi tratti somatici di Amsterdam: le bici, i canali, i famosi coffee shop e anche la zona “hot”, quella a luci rosse.
Dei quasi 200.000 abitanti residenti, circa 65.000 sono studenti che frequentano la famosa e antica università fondata nel 1614; questo fatto contribuisce a far sì che il centro offra al visitatore sia cultura che divertimento, rendendo una visita qui conveniente anche al viaggiatore low-cost.
In uno dei 160 pub del centro storico, ad esempio, mezzo litro di birra costa circa 2 euro, una cena completa al ristorante circa 20-25 euro e una camera singola si aggira intorno ai 40-50 euro a notte, mentre in dormitorio si riesce anche a strappare un posto letto per 10 euro a notte. Groningen è inoltre una delle varie mete raggiungibili tramite viaggio low-cost dall’aeroporto di Orio al Serio.
Il centro storico della città, tipico delle ex cittadine appartenenti alla lega anseatica, è molto raccolto e lo si può attraversare tutto in 15 minuti a piedi, passando ad esempio per Grote Markt, Peperstraat, Poelestraat fino a Vismarkt, notando la fusione che avviene tra l’architettura del XVII secolo e quella contemporanea, come si evince osservando il Waagstraatcomplex (un complesso commerciale in vetro e tubi), progettato dall’archiettetto Natalini, che si trova a ridosso del municipio antico e del Palazzo Dorato datato 1635.
Sulla Grote Markt spicca inoltre la torre di Martin, risalente alla fine del XV secolo, affiancata dalla relativa chiesa, la più antica in città, esempio di archittettura gotica del XIII secolo. Proseguendo nel centro storico, oltre all’università e agli edifici circostanti risalenti al sei-settecento, facilmente si arriva anche nel quartiere ebraico in Folkingenstraat, nel quale sono celate testimonianze in memoria delle persone deportate durante la seconda guerra mondiale. Girato l’angolo in fondo alla Fokingenstraat si arriva al quartiere a luci rosse, nel quale anche di giorno si può avere un assaggio della vivacità della vita notturna di Groningen, che si svolge prevalentemente nelle vie precedentemente citate.
Da non dimenticare, naturalmente, sono i coffee-shop. L’applicazione della Carta della Cannabis in alcune zone d’Olanda sta sostanzialmente spostando il turismo verso il nord, Groningen compresa, dove il divieto di consumare marijuana per i non olandesi non vige ancora. Una visita in un coffee shop, anche per chi non è abitualmente interessato al consumo di erba e non frequenta o compra sui growshop online rivolti agli addetti ai lavori e agli appassionati delle tecniche di coltivazione della cannabis, ovvero portali come questo, è comunque interessante per capire cosa si faccia in uno di questi locali, che con i loro colori accendono il centro di questa splendida città tutta da scoprire.
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