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Questo articolo è stato aggiornato il Novembre 28, 2012
Una nota canzone della tradizione classica napoletana menziona il Monastero di Santa Chiara, come simbolo di quella Napoli antica oggetto di malinconia da parte dell’autore del testo, perché lontano dalla terra natia. E di certo il Monastero di Santa Chiara è un complesso da non dimenticare così facilmente: la struttura sovrasta il centro storico e si pone come meta consueta di turisti ed amanti dell’arte.
Fu innalzato tra il 1310 ed il 1328 per volere del re Roberto D’Angiò e sua moglie Sancia Maiorca che, essendo fortemente devoti a San Francesco e Santa Chiara, decisero di far costruire il grosso complesso per ospitare le Clarisse ed i Frati Minori: per questo motivo il Monastero venne costruito con una struttura “doppia” approvata dal consiglio papale nel 1317. L’attuale composizione della struttura interna della chiesa riprende le originarie forme gotiche, con una facciata a larga cuspide che ospita l’antico rosone traforato ed il pronao degli archi a sesto acuto e l’intero con un’unica navata da cui si aprono dieci cappelle per lato. Giusto alle spalle dell’altare è situato il Coro della clarisse, composto da solo tre navate. Volgendo lo sguardo su una delle pareti è possibile scorgere dei frammenti di un affresco raffigurante la Crocifissione ad opera del Maestro Giotto.
Le prime modifiche alla Chiesa si ebbero nel 1742 ad opera dell’architetto Vaccaro: i rivestimenti interni assunsero toni barocchi, dando spazio a marmi policromi, stucchi e cornici decorate. Durante il secondo conflitto mondiale, la chiesa venne distrutta da un bombardamento aereo e riaperta solo dieci anni dopo, esattamente il 4 agosto 1953.
La vera particolarità del Complesso è il Chiostro Maiolicato: è composto da 66 archi a sesto acuto poggianti su 66 pilastrini in piperno ed è l’unica parte che è rimasta inalterata nel tempo, mentre il giardino è stato modificato sempre dal Vaccaro che realizzò due viali che incrociandosi dividono il giardino in quattro settori. Le decorazioni delle maioliche si devono agli artigiani Donato e Giuseppe Massa, che hanno armonizzato la policromia del Chiostro, tra elementi architettonici e naturali. Le maioliche danno spazio a rappresentazioni di santi, allegorie e scene dell’Antico Testamento.
Se vi trovate da queste parti durate il periodo di Natale, non perdetevi l’opportunità di visitare il Monastero di Santa Chiara: all’intero è possibile ammirare anche il Presepe del primo 700 Napoletano, con statuine artigianali dell’epoca. Inoltre nei giorni 2 e 3 Dicembre il Complesso farà da Cornice al Napoli Wine Time: un percorso all’insegna della scoperta della tradizioni vinicola nostrana e straniera, con accesso al complesso monumentale. Il costo del biglietto è di solo 10 euro.
E’ possibile visitare la Chiesa tutti i giorni dalle 7.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 20; il Complesso Monumentale è disponibile per le visite nei giorni feriali dalle 9:30 alle 17:30, mentre per i festivi dalle 10:30 alle 14:30. Il costo del biglietto intero è di 6 €, ridotto a 3,50€ per gli studenti con età inferiore a 30 anni, over 65 e gli insegnanti.
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