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Questo articolo è stato aggiornato il Agosto 12, 2019
L’estate a Bologna è rovente, si sa, proprio per questo l’ideale la sera è rilassarsi in alcuni spazi un po’ più freschi del centro città. Ma non si tratta di spazi qualunque, si tratta di parchi, veri e propri spazi all’aperto, che sono però anche dei bellissimi locali alla moda.
In particolare, e parlo dei miei preferiti, si tratta delle Serre dei Giardini Margherita e del Parco del Cavaticcio.
Le Serre dei Giardini Margherita
Nell’angolo che dà su via Castiglione, Le Serre dei Giardini Margherita sono ora un piacevolissimo spazio a cielo aperto, gestito dall’associazione Kilowatt che lo ha riqualificato a partire dal 2015. Kilowatt, più che un’associazione, è una cooperativa e un incubatore di idee, operante nei settori del sociale, dell’economia circolare e della comunicazione.
Di fatto non sono sempre state quello che sono ora ma, fino a pochi anni fa, erano uno spazio pubblico abbandonato ormai da tempo. Ora sono diventate uno spazio polifunzionale super cool, nonché un luogo di aggregazione e divertimento per i bolognesi.
Innanzitutto, il motivo principale per andare alle Serre, come vengono chiamate dai bolognesi in breve, è la bellezza e la particolarità dei suoi spazi, immersi nel cuore dei Giardini Margherita, principale parco bolognese, che costeggia il centro cittadino. Come vedrete al suo interno si tratta davvero di una ex-Serra, piena di piante particolari e tavolini immersi tra queste.
Inoltre, cosa molto importante nelle serate estive roventi, si tratta di un punto dove, miracolosamente, pur essendo praticamente in centro, la temperatura scende e la sera si gode di una piacevole brezza.
Le Serre, oltre al classico bar dove potete ordinare ottimi drink e qualche specialità bio della casa, dispone di un ristorante a sé stante: Vetro, che punta tutto sulla sostenibilità, sul cibo sano e, ovviamente essendo in un orto/serra, sul cibo vegetariano. E, anche se non siete da cibo vegetariano (io non lo sarei), rimarrete stupiti dalla bontà di alcuni loro particolari piatti. Le dosi non sono abbondantissime, quindi ordinate più di una cosa, ma la qualità della cucina è alta.
Uno spazio polifunzionale
Oltre alla sua natura di locale da aperitivo, ristorante e sede di eventi pubblici molto differenti tra loro, Le Serre sono altresì uno spazio dedicato al coworking, con una sezione dedicata ai servizi educativi chiamata Kilowatt Baby, una community denominata gArten che gestisce l’orto, un particolare spazio eventi all’interno della Gabbia del Leone e una rassegna estiva ormai stabile chiamata Kilowatt Summer.
Una curiosità. La così detta Gabbia del Leone è una struttura storica che si trova nei Giardini Margherita, proprio all’entrata delle Serre. Il nome, che può sembrare particolare, deriva dal fatto che, fino agli anni 80, questo ambiente ospitava un mini zoo che aveva, al suo interno, non uno bensì due leoni.
Attualmente Le Serre hanno un calendario di eventi culturali che dura tutto l’anno, con il culmine estivo della già citata Kilowatt Summer. E tra le altre cose vi capiterà di trovare spettacoli dal vivo, concerti, proiezione di film e documentari, mercatini dedicati al vintage e all’artigianato (vedi il Capsula Design Market), Festival dedicati a tematiche sociali e molto altro.
Tuttavia per me la cosa più bella delle Serre è che, indipendentemente dalla loro natura di locale o ristorante, rimangono un open space dove si può andare, anche senza ordinare nulla, e rimanere lì a leggere, studiare o semplicemente rilassarsi su una delle sdraiette da mare in stile Bibione.
Le Serre hanno due porte di accesso, una direttamente dall’interno dei Giardini Margherita in via Polisci 9 e una esterma da via Castiglione 136.
Il Parco del Cavaticcio
E se Le Serre sono ormai un locale vero e proprio, il Parco del Cavaticcio è qualcosa di diverso, qualcosa di molto più temporaneo e in divenire.
Il Cavaticcio, in breve, è stato inaugurato nel giugno del 2011, frutto di un progetto che si inserisce nell’ambito degli interventi di riqualificazione di alcune aree cittadine che ha coinvolto l’area della Manifattura delle Arti.
La Manifattura delle Arti è un’area bolognese che si estende su circa 100mila mq nel cuore della città e che, dall’epoca del Rinascimento e fino all’Ottocento, si è costituita come la zona portuale della città, nonché epicentro mercantile e manifatturiero.
Si tratta ora di un distretto culturale, che ha visto il suo completamenteo proprio nel 2011 con il recupero del Parco del Cavaticcio.
Il parco si trova sul retro del Mambo, il Museo d’Arte Moderna di Bologna e a due passi dallo spazio culturale della Cineteca. Il progetto di riqualificazione ha portato a ripristinare il Parco con la configurazione del vecchio Porto bolognese e quindi con la scopertura del Canale Cavaticcio. Parallelamente è stato ridisegnato lo spazio verde.
In poco tempo il Cavaticcio è quindi diventato uno spazio culturale aperto nonché un ritrovo per le giornate e serate estive dei bolognesi.
Rassegne e Festival nel Parco
Il momento clou di questo spazio è il Biografilm Festival che si svolge nel mese di giugno, promuovendo il cinema indipendente, con l’accompagnamento di dj set, musica elettronica, indie e chioschetti di sfiziosità culinarie.
Parallelamente c’è anche il Biografilm Park: questa rassegna racchiude diversi eventi e spettacoli, soprattutto musicali, proprio presso il Cavaticcio. Questa rassegna musicale ogni anno offre svariati concerti che uniscono il meglio delle band indipendenti e alternative italiane e internazionali.
Dopo alcuni anni di successo, oggi è praticamente un luogo cult dell’estate, un parco dove rilassarsi che è al contempo uno spazio ideale per l’aperitivo, per assaggiare cibi particolari e per ascoltare un piacevole concerto. Tutte le estati ormai offre un programma ricco di eventi serali, uno spazio dedicato ai food truck, ovvero container che propongono deliziosi cibi da tutta Italia (ma anche da altri paesi) e molte attività pomeridiane, anche per bambini e ragazzi.
Il Parco del Cavaticcio si trova in fondo a Via Azzo Gardino.
Sia le Serre che il Cavaticcio, sono per me le due mete imprescindibili dell’estate bolognese, fra aperitivi, cibo e relax.
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